Dodge Super Charger : la regina con 1.000 CV
Con il kit Hellephant realizzato da MOPAR la Dodge Super Charger del 1968 diventa la più potente del Gruppo FCA – Ma Chevrolet e Toyota, in fatto di tuning non sono da meno
Quasi un dragster
Alla rassegna Special Equipment Marketing Association (SEMA) di Los Angeles, la novità più interessante è senz’altro lei. Si tratta di una Dodge Charger del 1968 rielaborata completamente con un motore 7.0 litri della serie Hemi (camere di scoppio emisferiche) che sprigiona 1.000 CV a 7.000 giri/min. Per darvi un’idea, LaFerrari sviluppa 963 CV complessivi tra il motore V12 e l’unità elettrica.
Il motore dell’auto più potente mai esistita nel gruppo FCA è stato battezzato Hellephant e costituisce la massima espressione tecnologica dei classicissimi V8 americani. Tra l’altro ha il basamento in alluminio che ha soppiantato quello consueto in ghisa. Inoltre, la Dodge Charger da 1.000 CV è stata presentata in prima persona da Joe Dehner, Responsabile del design esterno dei brand Mopar e RAM.
Passi obbligati
Naturalmente per supportare alla grande i 1.000 CV (fa impressione perfino scriverlo) la Dodge Charger è stata completamente rivisitata in termini di assetto. Poche, invece, le modifiche estetiche concentrate soprattutto sulle appendici aerodinamiche. Certo,la deportanza è tutto su un’auto di questo genere. Curiosa la presenza dei doppi terminali di scarico di provenienza Alfa Romeo Giulia- Stelvio Quadrifoglio. Potrebbero essere una sorta di “megafono” per diffondere la “musica” del V8 Hemi più potente che ci sia. Molto probabilmente questa potentissima Charger rimarrà un esemplare unico, ma il motore V8 Hemi 1.000 CV si appresta a entrare nel catalogo ufficiale Mopar e quindi sarà disponibile a partire dal primo trimestre 2019. Target di clientela i preparatori.
Altre novità interessanti
Oltre alla “più pazza” delle Dodge, al SEMA ci sono altre novità interessanti. Come la Chevrolet Camaro eCOPO con motore elettrico da 700 CV dedicata principalmente alle gare d’accelerazione, territorio in cui negli USA primeggiano da sempre. Per sapere di più, leggete il nostro articolo.
In casa Toyota, invece, spicca la Corolla trasformata in trazione posteriore. Soluzione indispensabile per gestire gli 861 CV (avete letto bene) del motore 2.7 turbo. L’elaborazione in questo caso è stata curata dal team Papadakis Racing, una scuderia californiana che partecipa alle gare di drift, dove le auto si sfidano in lunghe derapate.
Ma tanto altro si è potuto apprezzare al SEMA 2018, molto di più di una semplice fiera dedicata al tuning, ma sempre di più una “vetrina” per molte case automobilistiche. Certo che quella Dodge Charger da 1.000 CV “finiremo per sognarcela di notte”.
Motorage.it – La redazione
Altro che le nostre auto europee del cazzo
Quelli sì che sono veri cavalli, non quelli nostri ‘addomesticati’…
Si peccato che la Mopar e gruppo FCA quindi fiat… chissà quando faranno qualcosa ed i nostri mezzi italiani, si pensa solo all’America
Marco Scalzini
Fanno una macchina da 1000 cv ma non sono capaci di sostituire una lampadina…