BMW Vision Next 100 : sguardo al futuro celebrando la storia
Un secolo di storia va celebrato, e un brand innovatore deve farlo “vedendo” e raccontando i suoi ideali rivoluzionari. Evoluti e visionari. Ed ecco Vision Next 100 di BMW. Il marchio ha festeggiato il suo 100° compleanno a Monaco presentando l’auto del futuro secondo le sue concezioni e le tecnologie che ci si può razionalmente aspettare. Celebrazioni che si replicheranno a Maggio a Pechino, a Giugno a Londra e Ottobre a Los Angeles. Obiettivo assoluto mettere in risalto lo spirito del marchio. E la propensione all’evoluzione continua. Costantemente futuristica.
Esempio emblematico, la Vision Next 100 . Come lascia intendere il nome, una visione del domani, rappresentazione di berlina sportiva di dimensioni medie con tecnologie deicamente all’avanguardia. Gloria di chip e sistemi attivi, equipaggiamenti per la sicurezza e comodità da concepire con una nuova testa. Perché si vuole far capire che saranno parecchie e importanti le sorprese nei prossimi anni.
La tendenza all’impiego di gruppi motopropulsivi ” green “, variabilmente elettrificati, è scontata. La guida autonoma deve entrare nella stessa prospettiva di concreta dotazione tecnologica. Approntata per realizzarsi su vari step nel mondo della commercializzazione. A partire da impianti intelligenti con funzioni parzialmente autonome, poi perfino capaci di apprendere. BMW si sta preparando da tempo a debuttare sul mercato con intelligenze per azioni attive sul pilotaggio.
Ma su una cosa vuole insistere la filosofia della Casa tedesca: il fatto che voglia privilegiare il “gusto della guida”, il gusto di sentire che puoi gestire il tuo veicolo al di là dei possibili automatismi. La sicurezza si persegue in molti modi. Radar, sensori, connettività, persino modificando alcuni elementi estetici per farti riconoscere dagli utenti della strada e la sonorità per avvisare.
Vision Next 100 ha particelle della carrozzeria (in collegamento digitale con i sistemi di sicurezza) che riconoscono ostacoli o situazioni di pericolo; si muovono come scaglie lasciando in evidenza firme colorate differenti. Una specie di carrozzeria “mutante“. E la silenziosità, finalmente si ammette che non è poi un gran valore aggiunto per la mobilità elettrificata. Anzi, può diventare pericolo, e dare una voce al veicolo, pur trattata e controllata, diventerà un obbligo.
Il guidatore può prendere il controllo dell’auto quando lo desidererà. La Vision Next 100 assume al compito a suo modo. Al posto di guida, utilizza un cockpit di comando orizzontale e tunnel mobile; tutto si plasma seconndo le modalità di utilizzo, mentre il volante emerge dalla plancia per rientrarvi quando si chiama in azione l’impianto autopilota.
La superficie davanti agli occhi non si può neppure più definire parabrezza: diventa come un enorme head-up display che riflette i dati sul funzionamento dell’auto e al contempo funge da lettore gestuale. Oltre che al contatto, i comandi rispondono a determinati movimenti delle mani. Anche la navigazione adotta concetti nuovi, differenti da quanto si è abituati. Nel caso dello studio BMW, le traiettorie da seguire diventano tracce luminose, sempre legate ai controlli informatici “in rete”, legati a radar e sensori, traffico in tempo reale e rilevamento ostacoli altrimenti difficilmente percepibili o preventivabili dal guidatore umanoide. L’interfaccia a bordo lavoro in sincronia con strutture digitali, per un interconnessione permanente.
L’estetica per quanto avveniristica, secondo la Casa vuole comunque dare una traccia di alcune idee in sviluppo per le BMW del futuro prossimo, nemmeno lontano. Le quattro portiere hanno l’apertura verso l’alto, e scompare ovviamente il montante centrale, il che favorisce enormemente l’accesso a bordo. La firma frontale con i gruppi ottici a doppia feritoia sono, del resto, già nelle corde dei concept più avanzati del marchio.
Le ruote completamente nascoste e incastrate nelle carenature non sono neppure una novità di design che osa fino all’eccesso, ma viste così rimangono difficili da digerire, poso credibili, anche se per le anteriori si dice siano trattate con materiali che non ostacolano la sterzata. Ma non sono molto convincenti.
Di fatto, anche questo azzardo servirebbe all’aerodinamica, per ottenere un coefficiente di penetrazione da primato: Cx solamente 0,18.
Per celebrare il suo secolo di storia, il Gruppo BMW ha in serbo almeno altri tre prototipi da affiancare alla Vision Next 100 per rappresentare gli ideali di mobilità del futuro. Allo scopo, per il prossimo autunno è prevista anche una moto frutto del reparto ingegneristico di BMW Motorrad.
Una risposta
[…] i gloriosi marchi britannici parte del gruppo tedesco. Arrivano a seguire il concept della BMW Vision Next 100, espressione avanzata del piacere di guida nel futuro. Con la sua carrozzeria a scaglie che muta […]