Soltanto gli ingenui potevano crederci
Sembrava cosa fatta: che il vecchio carrozzone che vedeva da una parte il Pubblico Registro automobilistico e dall’altra la Motorizzazione Civile, impegnati entrambi a fare lo stesso lavoro (profumatamente pagato dagli automobilisti), dovesse segnare la scomparsa del primo. Il PRA per intenderci. Invece ancora una volta il compromesso… storico ha prevalso.
Così nascerà un nuovo Ente denominato “Archivio unico dei veicoli” con sede presso il Ministero delle Infrastrutture, ma questo non segnerà la fine del Pra, in quanto non si vuole scontentare nessuno, che rimarrà in vita, sempre nell’ambito dell’Automobile Club d’Italia, con un compito che non cambia: “concorrerà alla formazione dei dati relativi alla proprietà dei veicoli”. Che bel Paese è l’Italia, perché si può stare lontani anche dieci anni e poi tornare senza traumi perché nulla è cambiato.
G.M