Brexit e auto inglesi : il mercato
La notizia che ha fatto più discutere nelle ultime settimane, riguarda sicuramente la Brexit. La vittoria del “leave” nel Regno Unito avrà delle ripercussioni nell’industria automobilistica, a livello mondiale. Viene calcolata una vendita di circa 2,8 milioni di auto in meno fino al 2018 (fonte Automotive News Europe).
Quest’anno le vendite nel mondo di veicoli leggeri dovrebbero toccare quota 89,92 milioni, ovvero circa 200.000 unità in meno rispetto a quelle previste prima dell’esito del referendum inglese. Poi, nel 2017 e nel 2018 si stimano flessioni rispettivamente di 1,25 e 1,38 milioni di auto legate direttamente all’uscita dall’Unione Europea dello United Kingdom. Per quest’anno il mercato locale britannico crescerà di appena l’1% (le previsioni precedenti davano il 3,2%) per arrivare addirittura a regredire nel prossimo biennio.
Un’altra conseguenza determinante della Brexit è legata al deprezzamento della sterlina (che già nei recenti periodi non se la passava benissimo). Ciò, in parte, sfavorirà le importazioni di componentistica.
Per i costruttori inglesi si prospettano due possibilità. Per alcuni risentiranno dei più bassi ricavi, per altri invece potrebbero sfruttare competitività data dall’indebolimento della loro valuta. Se così fosse si potrebbe andare incontro a un fenomeno di emulazione in altri Paesi, alimentando “l’idea” che uscire dall’UE non sia poi così pericoloso.
Dobbiamo ricordare, tuttavia, che diversi marchi “british” appartengono a gruppi stranieri: Mini e Rolls-Royce a BMW, Jaguar e Land Rover a Tata Motors, Bentley a VW.
Superando gli ottimi risultati del 2015, JLR – Jaguar Land Rover – può intanto mettere in cassaforte un primo semestre 2016 da record, con incrementi di vendite in tutte le principali regioni: 35% in Europa, 21% nel Regno Unito, 21% in Nord America, 19% in Cina e 11% nei mercati oltremare.
Nel corso di questo memorabile semestre Jaguar Land Rover ha lanciato nuovi modelli quali la Range Rover Evoque Convertibile e la Jaguar F-PACE. Rispetto a Jaguar, la domanda di Land Rover è di oltre tre volte e mezzo superiore, con la forte complicità della Discovery Sport, oggi best seller del Brand. A Giugno confermata la tendenza positiva, anche se la Brexit cominciava già a scombussolare le carte.
Nei primi sei mesi 2016 Jaguar ha venduto 61.651 veicoli (+64% sullo stesso periodo dell’anno precedente) e 13.171 in giugno (+84%); Land Rover ha consegnato 229.905 unità nel semestre (+14%) e 33.285 in Giugno (+3%).
In tutto ciò, abbiamo provato a seguire i dati che ci ha proposto Autouncle.it dando uno sguardo all’andamento delle auto inglesi sul portale.
Tra i marchi, a farla da padrone sono ovviamente Mini e Land Rover con, rispettivamente, 18.800 e 12.600 esemplari in questi giorni in vendita sul web. Tra le auto usate con meno esemplari, in vendita compaiono anche Rolls Royce (una cinquantina) e Triumph.
Per ogni modello, oltre al prezzo di vendita è indicata la quotazione, cioè il valore dell’auto in base alle caratteristiche globali e parametri di confronto. Cinque esempi:
Mini (18834) occasioni Cooper 2007 4.200 Prezzo Valutaz. 6.900 Km 114 mila
Land Rover (12611) occasioni Discovery 2014 Prezzo 43.900 Valutaz. 48.500 Km 28 mila
Jaguar (3734) occasioni F-Type 2015 Prezzo 73.900 Valutaz. 82.800 Km 17 mila
Lotus (222) occasioni Elise SC 2015 Prezzo 32.800 Valutaz. 39.100 Km 23 mila
Bentley (176) occasioni Continental GT Speed 2013 Prezzo 169.000 Valutaz. 179.700 Km 33 mila
Redazione MotorAge.it