Auto connesse: più semplice recuperarle in caso di furto
Il mercato delle auto connesse è in costante crescita. Ecco come la tecnologia aiuta i proprietari a recuperare le auto in caso di furto.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a progressi tecnologici che sembrano tratti da scenari di film di fantascienza: comandi vocali per accendere e spegnere le luci, aspirapolveri che puliscono in autonomia e… auto che si guidano da sole! Il boom delle auto connesse nel 2021 muove un mercato di oltre 1,2 miliardi di euro ed è in costante crescita. Ma cosa sono le auto connesse? E soprattutto, come possono aiutare i proprietari a recuperarle in caso di furto?
Le connected car sono già tra noi
A partire dal 2022 tutte le auto dovranno essere dotate di un dispositivo ADAS in grado di chiamare autonomamente i soccorsi in caso di incidente grave. Non è certo però l’obbligo di legge ad aver alimentato il mercato di questa tipologia di veicoli.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Smart & Connected Car della School of Management del Politecnico di Milano, il 63% dei veicoli in circolazione dispone di un sistema di tracciamento GPS/GPRS da attivare in caso di furto. I più diffusi sono quelli installati dalle assicurazioni, che ne permettono non solo la localizzazione in caso di furto ma anche, grazie al collegamento con la centralina, il monitoraggio dello stile di guida.
Antifurto di ultima generazione
Con il progredire della tecnologia, sempre più aziende e case automobilistiche hanno lavorato in questa direzione. Pensate per esempio a LoJack Go, un dispositivo grande quanto un pacchetto di sigarette molto semplice da installare (e anche da rimuovere, purtroppo) che offre funzioni avanzate come l’invio di soccorsi in caso di incidente. Senza dimenticare la localizzazione del veicolo, il monitoraggio dello stile di guida o il raggiungimento di una data località.
Nel settore delle case automobilistiche invece è Ford a lavorare tra le prime a questa nuova tecnologia. Infatti ha dotato alcuni nuovi modelli di FordPass un servizio in abbonamento attivo 24 ore che protegge le auto dal furto. Inoltre fornisce assistenza al conducente e rileva eventuali manomissioni. Questo le è valso la certificazione Thatcham S7 relativa agli antifurti connessi di ultima generazione.
Dobbiamo ricordare infatti che dietro a tanta tecnologia si celano anche dei pericoli. Non parliamo solo di quelli legati alla questione della privacy, davvero difficile da gestire vista la massiccia quantità di dati raccolta da questi dispositivi, ma anche quelli connessi a eventuali hackeraggi del sistema. In fin dei conti, anche questo si vede nei film fantascientifici!
Beatrice Piselli | Motorage.it