BMW 420D Test drive. Personalità a “muso duro”
Il “doppio rene” gigantesco da al frontale della nuova BMW 420D una personalità che continua nelle linee delle fiancate e nella parte posteriore, secondo la filosofia tipica del Marchio di Monaco della sportività elegante.
Guida eccellente
Motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, sospensioni anteriori a doppio snodo e posteriori multilink a 5 bracci e distribuzione dei pesi di 50:50 sui due assali rappresentano le peculiarità dinamiche della nuova BMW Serie 4, così come avviene per diversi altri modelli dell’elica.
Oggetto del nostro test è la BMW 420d, caratterizzata dal propulsore 4 cilindri in linea diesel 1.995 cc twin turbo, erogante 190 CV a 4.000 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 400 Nm. Picco costante da 1.750 a 2.500 giri/min.
Quanto alle prestazioni, lo 0-100 km/h si “archivia” in 7”8/10 e la velocità massima tocca i 240 km/h. Su strada le peculiarità cui accennavamo all’inizio, si traducono in un comportamento facile, lineare e anche divertente per gli aficionados della guida sportiva.
La nostra prova
La BMW 420d “gira bene”, si inserisce nelle curve con precisione mostrando solo un lievissimo sottosterzo che scompare senza alcun intervento del pilota. Avantreno e retrotreno “dialogano” alla perfezione come ci si aspetta da una BMW e gli interventi del DSC nelle curve sono più unici che rari; ulteriore conferma dell’assetto riuscito.
Il DSC (acronimo di Dynamic Stability Control) si può disinserire completamente (in pista, ovviamente) permettendo ai guidatori più smaliziati di misurarsi con il sovrasterzo di potenza. Anche con l’elettronica “off”, infatti, il comportamento è prevedibile e rassicurante e le derapate controllate sono agevolate dallo sterzo diretto al punto giusto.
Spinta lineare, forte e costante
Che alla BMW sappiano fare molto bene i motori non lo scopriamo solo adesso, però sorprende egualmente come il 4 cilindri twin turbo diesel che alberga sotto il cofano anteriore della Serie 4 si distingua per la totale mancanza di ruvidità, nonché vibrazioni varie.
Merito degli alberi controrotanti di equilibratura, ma anche delle caratteristiche intrinseche del propulsore stesso. Propulsore la cui spinta è lineare, forte e costante in tutte le situazioni. Apprezzabile nella BMW 420d anche lo Start & Stop dall’azione molto morbida, contrariamente al funzionamento piuttosto brusco di alcune BMW degli anni passati.
Il motore è ben coadiuvato dal cambio automatico Steptronic a 8 rapporti, molto confortevole e davvero veloce quando occorre nella funzionalità manuale.Ma la BMW 420d si apprezza anche per la qualità di realizzazione e per l’abitabilità ottima anche dietro, fattore tutt’altro che scontato.
Difetti? Gli strumenti digitali da 12,3” sono scenografici, ma bisogna letteralmente “farci l’occhio” prima che la loro consultazione diventi agevole.
Gian Marco Barzan | La redazione