Fiat-Chrysler dopo Marchionne: le vendite sorridono
Il Gruppo FCA, tra luglio ed agosto in Italia ha visto aumentare considerevolmente il volume delle vendite. La quota di mercato è cresciuta del 2,6%, mentre le auto consegnate sono state quasi 25 mila.
I conti tornano
Il 14 settembre scorso al Duomo di Torino il mondo industriale, le istituzioni locali e le rappresentanze sindacali hanno voluto rendere omaggio all’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler. Tanto si è detto, a proposito dell’eredità lasciata dal manager italo-canadese, che ha contribuito a rendere grande un’azienda presa sull’orlo del fallimento.
A testimoniarlo ci sono anche gli ultimi dati del mercato automobilistico che in Italia hanno registrato un sensibile incremento nel numero di immatricolazioni. In tutto ad agosto sono state 24.700 le auto vendute dalla società di Detroit nel Belpaese. Un dato che certifica il momento positivo dell’azienda, che ha visto aumentare la sua quota di mercato nel confronto rispetto al 2017 (+2,6%). L’addio del manager italo-canadese non sembra aver scalfito la solidità della Fiat, il costruttore di automobili italiano anzi l’industria sembra essere ripartita ancora più forte di prima.
Jeep e Alfa Romeo sorprendenti
In tal senso la crescita è stata trainata soprattutto dai marchi Alfa Romeo e Jeep. Quest’ultimo ha consegnato ai 3.343 auto in più rispetto allo scorso anno. Parallelamente il segmento di mercato è cresciuto, con un incremento pari al 137,83%. Sorride anche il Biscione che ha aumentato le vendite del 66,6%: 3.608 le vetture immatricolate, con un’incidenza sul mercato che si aggira ora intorno al 4%. Complessivamente le acquisizioni sono 35.800, il 16,3% in più nel confronto con il 2017.
Il risultato è stato reso possibile grazie in particolare alle ottime performance dell’Alfa Romeo Giulia che nel complesso ha raggiunto il totale di 990 vetture vendute. Un dato non da sottovalutare, se si pensa che lo scorso anno furono meno di 300, meno di un terzo dunque.
A recitare la parte del leone è anche il Suv Alfa Romeo Stelvio, che è risultata la seconda auto più venduta raggiungendo ad agosto quota 760 unità vendute.
Oltreoceano si studiano nuove strategie
Ma, come era solito ragionare Marchionne, non bisogna avere paura di osare e di rompere degli schemi precostituiti. E che le sfide difficili sono quelle più belle da vincere. Ne è una riprova il fatto che, nonostante il recente calo di vendite, l’azienda punta a tornare con prepotenza anche in un mercato laddove la presenza è sempre stata tradizionalmente forte ma di recente ha subìto una contrazione a livello di vendite. Un esempio è il Messico, dove FCA nei primi otto mesi dell’anno ha venduto 58.235 automobili, in calo dell’11,3% rispetto all’anno scorso.
L’obiettivo dell’azienda, secondo quanto previsto dalla compagnia, è quello di arrivare a 100 mila vetture vendute nel Paese, più o meno sulla falsariga dei livelli toccati nel 2017. Per farlo, si punta sui modelli della gamma Jeep e Ram, pronte a fare il loro debutto in Messico. Soprattutto la nuova generazione di pick-up Ram 1500 che, se le elevate aspettative saranno ripagate, potrebbe segnare una netta inversione di tendenza a livello di marketing.
Comunque, tirando somme, c’è di che sorridere per il gruppo Fiat. Che, facendo leva sui successi di FCA, punta anche ad accrescere la fiducia dei consumatori e degli investitori.
Motorage.it
Tolta la jeep restano bruscolini altro che vendite record
Raffaele Farina se erano tedesche le andava bene?
Orazio Barbera fca spazzatura ,ho avuto 3auto del gruppo tre bagnarole. che schifo di auto.