Hyundai IONIQ: la sostenibilità si fa in tre
Viene presentata come un’auto curata e ad alta efficienza, con la particolarità di proporre scelte differenti in fatto di impatto sull’ambiente. In effetti Hyundai IONIQ può disporre di tre diverse motorizzazioni a basse o zero emissioni, ovvero IONIQ ibrida, IONIQ plug-in e IONIQ elettrica. Gioco commercialmente azzeccato per puntare ad una più larga fascia di clientela.
A voler essere puntigliosi verrebbe da domandarsi del perché proporre una ibrida con rigenerazione dell’energia quando si mette a disposizione la tecnologia ibrida che offre anche la ricarica plug-in, quella su cui tutti i concorrenti, o in gran parte, puntano per la mobilità della new generation. Perché l’innovazione tecnologica possa tradursi anche in semplificazione e alternative disponibili.
La filosofia della casa giapponese, “New Thinking. New Possibilities” (letteralmente “Nuovo modo di pensare. Nuove possibilità”), si sposa benissimo con i sistemi di propulsione della nuova generazione.
Del resto non si può dimenticare che Hyundai ha battuto sul tempo una nutrita concorrenza nel percorrere strade inesplorate, per esempio con la prima vettura elettrica alimentata ad idrogeno prodotta in serie, il C-SUV ix35 fuel cell, che ha fatto incetta di premi importanti.
Ma torniamo alle varianti della vettura. Sia la IONIQ ibrida sia la IONIQ Plug-in sono equipaggiate con il nuovo propulsore “Kappa”, 1.6 benzina GDI 4 cilindri ad iniezione diretta capace di 105 CV e 147 Nm di coppia massima (preparato proprio per integrarsi in sistemi elettrificati). Il motore elettrico addizionale fa da supporto e permette una guida completamente elettrica, sfruttando le batterie con polimeri agli ioni di litio. Sulla IONIQ in versione ibrida sviluppa 32 kW (43,5 CV) e coppia immediata pari a 170 Nm. In totale fanno 103,6 kW (141 CV) e fino a 265 Nm. La velocità massima è di 185 km/h, ma interessante è il fatto che la vettura possa operare in modalità elettrica fino a 120 km/h. Consumo calcolato in condizioni ottimali: 3,4 litri/100 km.
Sulla IONIQ in versione plug-in le potenzialità della batteria 8,9 kW/h salgono, e così quelle del motore elettrico: 45 kW (61 CV) e circa 50 chilometri di autonomia viaggiando a zero emissioni. Con il 1.6 GDI le emissioni di CO2 vengono calcolate in 32 g/km.
Per entrambe le Hybrid, un ruolo importante lo svolge la trasmissione, o meglio ancora il cambio 6 rapporti a doppia frizione (6 DCT) con cuscinetti a basso attrito. Il guidatore può scegliere tra modalità SPORT o ECO; la funzione sportiva mantiene più a lungo le marce basse, quella ecologica cerca il miglior utilizzo dell’energia. La strumentazione digitale mette in evadenza il tachimetro, circondato da un contagiri analogico su sfondo rosso.
Da considerare che IONIQ ibrida e plug-in adottano uno schema di sospensione posteriore multilink, e un largo utilizzo di alluminio su entrambi gli assali, mentre IONIQ elettrica prevede al posteriore una tradizionale barra torcente.
La IONIQ elettrica al 100% ha però un potenziato impianto frenante rigenerativo dell’energia, così che Hyundai stima in oltre 280 km l’autonomia, con batteria da 88 kW (120 CV). La trasmissione diretta spinge la vettura fino a 165 km/h, e dai comandi elettronici si sceglie tra le tre modalità – SPORT, NORMAL e ECO che modificano il rendimento e comportamento nella guida, e regolano la frenata rigenerativa nelle fasi di decelerazione, utilizzando le palette (paddle) dietro al volante. Per ricaricare la batteria all’80 per cento Hyundai dichiara siano sufficienti circa 24 minuti con un caricatore rapido (ovviamente ben di più dalla presa domestica).
La nuova IONIQ ha il design di una filante cinque porte simil-coupé, che in fatto di aerodinamica vale un Cx di 0.24 (più che pregevole per la categoria). Pesi contenuti, con uso di alluminio (per esempio per cofano e parte del portellone) e materiali eco-compatibili vari elementi interni.
Oltre che nella varietà delle tinte, Hyundai a giocato con le finiture sia esterne che nell’abitacolo: blu o argento caratterizzano la IONIQ ibrida e Plug-in, mentre nella variante elettrica i medesimi particolari sono invece in color rame, a richiamare l’idea della conduzione di elettricità. La parte anteriore di IONIQ Ibrida è caratterizzata dai fari Bi-xeno abbinati a luci di posizione a LED. A seconda delle versioni e gli allestimenti, i cerchi bicolori sono da 15”, 17″ e 18, con design “chiuso” che porta un altro punto di vantaggio all’aerodinamica.
Funzionalità ed esperienza di guida si avvalgono ovviamente di moderne dotazioni tecnologiche. In tema di connettività, intanto, sono disponibili i servizi Android Auto, Apple Car Play, Tom Tom Live (gratuiti per 7 anni) e la ricarica wireless a induzione dello smartphone. Con questo equipaggiamento, compresa navigazione, retrocamera e altre finezze, lo schermo base da 5″ passa ai 7 oppure 8 pollici TFT e visualizza varie info e parametri della vettura.
In tema di sicurezza attiva, si trovano l’AEB (Frenata Autonoma d’Emergenza), il Lane-Keep Assist System (LKAS), il controllo dell’angolo cieco (BSD), la visuale posteriore (Rear Cross Traffic Alert), oltre al cruise control adattivo (SCC). Insonna, siamo su elevati standard di sicurezza a guidatore e passeggeri.
La IONIQ ibrida (a cui si riferiscono le immagini) e la versione elettrica prevedono il lancio sul mercato rispettivamente da fine settembre e fine ottobre 2016. La versione ibrida plug-in di IONIQ sarà invece distribuita in Italia nella primavera 2017.
I prezzi della variante 1.6 Hybrid 6DCT : tre livelli di allestimento (Classic, Comfort, Style) a 29.900 euro, 26.500 euro, 29.000 euro.
Fabrizio Romano
Una risposta
[…] Hyundai ha introdotto per la prima volta il termine IONIQ, unione tra “ione” e “unico”, quando ha annunciato Project IONIQ, un progetto di ricerca e sviluppo a lungo termine incentrato sui veicoli a zero emissioni. Sulla base di quel progetto, ha introdotto un veicolo chiamato appunto “IONIQ” nel 2016. […]