Fiat esce da Confindustria
A Mirafiori la produzione di suv Jeep.
Era nellaria: la Fiat abbandona Confindustria: dopo aver perso in borsa un altro 4.6 (a parte il il 6,37 per cento per raccogliere un miliardo di euro per cento la conferma è arrivata; via lettera da Marchionne, indirizzo Emma Marcegaglia, Fiat dal 1 gennaio 2012 decide di fare gioco a parte. Motivo: la presunta instabilità dei contratti lavorativi. La risposta della Marcegaglia: “le motivazioni non stanno in piedi”.
Altra conferma, allo stabilimento di Mirafiori verranno prodotti suv marchiati Jeep dal 2012, anche se la rete distributiva è prevista per lestate del 2013.
“Questa architettura avanzata – ha detto ancora Marchionne riferendosi ai modelli Jeep che saranno prodotti a Mirafiori – ci permetterà di disporre delle più aggiornate piattaforme per lo sviluppo dei nostri marchi e, ancora più importante, di beneficiare a pieno della completa offerta di motori e trasmissioni di Fiat e Chrysler”.
Fiat quindi sembra guardare sempre di più verso Detroit. Ahia. Pericolo?
Sergio Marchionne se ne infischia anche dei rating visto che ha appena incassato per Fiat la bocciatura di Moodys – Ba2, un altro gradino in basso nella scala dei titoli con qualche problemuccio.
Ora per Marchionne diventa difficile tornare indietro: ha promesso di salvare la Fiat a suo modo, e per ora, ha ancora le carte in mano.
Rimane come suo punto di forza il merito di aver scalato il 58 per cento di Chrysler bruciando le tappe. Anche se poi il suo parere è che Fiat dovrà affrontare “la traversata del deserto”, come affermava mesi fa. Ora si è fatta anche più dura, considerata la rivisatazione del piano di lanci di nuove auto e restyling. Molti slittati in avanti di almeno un anno; la Giulia non si far arriverà prima del 2014, e lo stesso pare per il rientro dellAlfa in America.
Fabrizio Romano
03/10/2011 – 18:49