Cadillac Escalade Hybrid
Americana verace a scuola di saggezza
In Europa, se il SUV sale di cavalli aumentano le prestazioni e la sete fino a livelli tecnicamente “imbarazzanti” (fino a che si tratta di andare a 250 sul dritto va bene. Ma poi?).
Il gusto di un’auto americana sta però, spesso, nell’esagerazione dimensionale a tutti i livelli: ingrombro, spazio (7-8 posti veri e un mega baule), motore. Senza che questo debba per fora impegnarsi a scattare da 0 a 100 orari come un Corvette.
L’Escalade, nel suo status di SUV, è un inno alla americanità automobilistica: immensa e con un grande motore, aperò ccompagnato in questo caso da un buon modulo ibrido, con il quale, in circa un centinaio di chilometri “misti” di tangenziale o città siamo riusciti a leggere 12,1 l/100 km nel ciclo medio.
Mastodontica salottiera – Per salire ti devi arrampicare (la pedana è elettrica, compare e poi scompare sotto la carrozzeria: prodigio del “superfluo” made in USA). Poi “affondi” nelle poltrone, ove devi saltellare un po’ prima di trovare la comodità definitiva. Dietro al volante, la classicissima leva del cambio grande come il manico di un badile. La plancia è enorme, come smisurato il tunnel con mega box. La plancia al centro ospita un grande schermo touch-screen per interagire con i controlli di bordo, compresa la scenografica schermata del modulo ibrido.
E’ il regno della massima fruizione dei sistemi al servizio del comfort: sedili, volante, pedaliera, tetto, specchi esterni, regolatore di velocità, clima, stereo (con digital sound processing). Dall’alto si domina la strada, come un maraja indiano a bordo del suo elefante. Solo che questo “pachiderma” può contare sul vigore di un grande motore.
Multifunzionale – Nel cofano, un 8 cilindri a V di 6 litri con compressore Vortec da 409 CV (funziona a benzina o con E85, miscela di benzina ed etanolo) abbinato a un sistema ibrido bimodale composto da una trasmissione elettrica variabile (EVT) e da un sistema di accumulo energia (ESS) da 300 Volt al nichel-metallo idruro..
La sua particolarità è di poter funzionare, in presenza di carico parziale, anche con 4 cilindri. Oltre questo il V8 riceve l’aiuto (nelle accelerazioni in cui è richiesta molta coppia) del modulo elettrico per una spinta ulteriore. Infine l’Escalade Hybrid sa procedere con il solo motore elettrico (per gli incontentabili, i concessionari Cadillac possono montare anche l’impianto a GPL).
Si nuove a trazione solo posteriore o trazione integrale (capacità di trasferimento della coppia al 100% tra ruote anteriori e posteriori a seconda delle condizioni della strada), con disponibilità di riduttore per la marcia su terreni impervi. Sistema di sospensioni con ammortizzatori a controllo magnetoreologico che “leggono”, grazie all’elettronica, le condizioni del fondo stradale regolando lo smorzamento. L’Escalade da 2.729 chili (dichiarati) scatta da 0 a 100 in 8”4 e tocca 170 km/h.
Al volante – E’ certo un piacere riuscire a spostare due tonnellate e settecento chili anche con il solo ausilio della potenza elettrica. Con il giusto apporto di carica elettrica siamo riusciti a percorrere un tragitto cittadino (in una trafficatissima Monza mattiniera) di qualche chilometro con comfort di marcia premium.
Su strada normale l’Escalade Hybrid è un classicissimo yacht su quattro ruote: un colpetto di gas e lui, per inerzia, va. Si guida facilmente a dispetto delle dimensioni generose. Ingombri e angoli morti non sono un problema grazie all’altezza del posto guida, agli ampi specchi e alla telecamera posteriore. Snza avere pretese di velocità.
In curva, del resto, il rollio si avverte e la frenata va dosata e gestita con sapienza prendendo prima un po’ di confidenza con la corsa del pedale. A 130 orari peròl il comfort acustico è perfetto, qualcosa che i SUV moderni, cercando di assomigliare sempre più ai coupé, stanno dimenticando. In sostanza, è un po’ come il fratello buono (e virtuoso) dell’Hummer.