e-Bike: la bici che si crede un’auto elettrica
Si chiama e-Bike, e si lega a doppio filo con la propulsione elettrica automotive, tecnologia che Bosch ha voluto sfruttare per portare vanti l’idea delle elevate prestazioni per biciclette elettriche. Presentato in anteprima a Eurobike, la fiera internazionale della bicicletta elettrica (1-4 settembre, Friederichshafen, Germania), il sistema Bosch per e-Bike entrerà in produzione dal 2011 presso lo stabilimento di Reutlingen, in Germania. Tra le diverse Case costruttrici interessate a questa soluzione, Cannondale ha già deciso di far parte del gioco.
A differenza delle precedenti generazioni di biciclette elettriche con motore ausiliario, le e-Bike puntano non solo a sostituire la pedalata, ma la assistono in base allo sforzo umano e alla pendenza.
Il “cuore del sistema” è composto da un motore elettrico unito a una centralina e a dei sensori. Questi ultimi monitorano la velocità di percorrenza, la frequenza e l’intensità della pedalata, e quindi calcolano la forza motrice con cui sostenere la guida. Interessante il fatto che il livello di supporto può essere regolato selezionando fino a quattro programmi di guida: Eco, Tour, Sport e Speed.
Il sistema comprende il pacco batteria, con il suo caricatore, e il computer di controllo sul manubrio. L’autonomia di una carica di batteria va dai 35 Km agli 80 Km, in base alla tipologia di utilizzo.
La batteria agli ioni di litio si ricarica completamente in sole 2 ore e mezza e raggiunge il 50% della carica in un’ora. La velocità massima arriva fino a 25 Km/h, sopra a questa velocità il guidatore pedala a vuoto. Questo perché altrimenti non sarebbe riconosciuta legalmente come una bicicletta e occorrerebbero il casco, la patente e l’assicurazione. In Europa, l’industria della bicicletta rappresenta un importante settore economico, e la nuova generazione dell’assistenza elettrica prospetta una progressiva crescita.