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L’auto elettrica conviene in Italia?

Non tutti possono trarre beneficio da un cambiamento così radicale e l' auto elettrica non risulta ancora alla portata di tutti

La scelta di acquistare un’auto elettrica deriva da una moltitudine di fattori, tra i quali spicca quello economico. Non tutti gli automobilisti, infatti, possono trarre beneficio da un cambiamento così radicale e la mobilità sostenibile non risulta ancora alla portata di tutti. Quindi l’auto elettrica conviene in Italia?

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Una determinata cerchia di clienti potrebbe trarre numerosi vantaggi dall’acquisto di un’auto elettrica mentre per altri l’investimento sarebbe solo una perdita. Tutto ciò se ragioniamo, ovviamente, in termini puramente economici. È fuori da ogni dubbio che le auto a zero emissioni abbiano numerose virtù, in primis legate alle tematiche ambientali.

L’auto elettrica può convenire a tutti gli automobilisti che si spostano prevalentemente in città, che usano l’auto per le commissioni quotidiane e per il tragitto casa-lavoro. Chi possiede un garage con una presa di corrente parte avvantaggiato ma non è impossibile adeguare il proprio cortile con una wallbox domestica. Ovviamente, considerando i costi maggiori delle ricariche presso le colonnine pubbliche, l’auto elettrica non conviene a chi non ha un ricovero notturno che permetta la ricarica delle batterie.

Acquistare un’auto elettrica conviene anche dal punto di vista delle spese di gestione e di manutenzione, a partire dal costo dei tagliandi che scende drasticamente rispetto alle controparti con motore termico; c’è da considerare una minore usura dei componenti meccanici e dei freni così come la mancanza di tutti quei classici “rabbocchi” e cambi olio che vanno sempre fatti sulle auto tradizionali. Su base regionale poi non mancano altri bonus puramente economici come l’esenzione dal pagamento del bollo auto totale o parziale per cinque anni, i parcheggi gratuiti sulle strisce blu e gli accessi alle ZTL.

Chi non dovrebbe (ancora) puntare sulle auto elettriche?

Come abbiamo accennato poco fa, le auto elettriche non sono adatte a chi non ha un box oppure un garage privato. Ma ci sono anche altre tipologie di utenti che potrebbero sperimentare disagi passando all’elettrico puro; è il caso di chi macina tantissimi km su strade extraurbane e su autostrade, così come di chi lavora spostandosi continuamente.

I tempi di ricarica, seppur rapidi, potrebbero non essere adeguati alle esigenze di rappresentanti e agenti di commercio, ma anche di altri automobilisti che non possono permettersi soste. Inoltre, le ricariche ultra-rapide sono anche parecchio costose e, a meno che non si sottoscriva un contratto flat con una tariffa ben definita e conveniente, si rischia anche di spendere di più del previsto. È bene ricordare che la ricarica domestica è sempre quella che conviene di più, nonostante i tempi di ricarica siano piuttosto lunghi.

In tutti questi casi, è decisamente più consigliata un’auto ibrida – magari plug-in hybrid – da poter usare in modalità elettrica in città e tramite carburante fuori città, che elimina il rischio di rimanere a secco e che richiede un tempo di sosta brevissimo per fare il pieno di benzina o gasolio.

Infine, acquistare l’auto elettrica non conviene a chi non ha una precisa idea sulle proprie abitudini presenti e future (per quanto sia possibile prevedere il futuro) in quanto i prezzi d’acquisto sono elevati – anche con gli ecoincentivi – e un errore di valutazione potrebbe costare caro nel corso degli anni immediatamente successivi all’acquisto di una full electric.

Con il caro energia, l’auto elettrica conviene ancora in Italia?

La situazione globale attuale impone un certo grado di allerta sui prezzi dell’energia e di svariate materie prime. Non è un segreto che ormai le bollette stanno raggiungendo cifre da record e che, in ottica mobilità, non bisogna sottovalutare questi rincari senza però farsi prendere dal panico.

Siamo da sempre abituati a guardare solo il prezzo del carburante presso i distributori ma è giusto entrare nell’ottica che l’alimentazione dell’auto elettrica si paga con la bolletta dell’energia di casa.

Se i carburanti sfiorano ormai i 2€/litro e, in alcuni casi, superano anche questi valori, il costo della sola componente energetica domestica si posiziona, attualmente, su cifre medie che vanno da 0,27€/kWh a 0,40€/kWh, esclusi gli altri costi.

Ovviamente questo dato non deve allarmare gli utenti in quanto ci sono numerose variabili da tenere a mente:

Scegliendo con attenzione il fornitore domestico, il contratto e le fasce orarie di ricarica, si può tranquillamente ricaricare l’auto senza gonfiare troppo la bolletta, già di suo particolarmente esosa in quest’ultimo periodo storico considerando tutti gli elementi che vanno a comporla.

La ricarica pubblica, invece, può arrivare anche a cifre vicine a 0,79€/kWh, soprattutto se Fast Charge in corrente continua. Il consiglio, in questo caso è di valutare un contratto fisso a prezzi convenienti e non a consumo.

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