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Incidenti stradali: la situazione nell’anno del lockdown

L’obiettivo fissato dall’Unione Europea di ridurre il numero di incidenti stradali nel 2020 è stato complessivamente raggiunto. Ma la situazione in Italia varia molto in base alle zone.

Secondo i dati raccolti da Aci e Istat relativi agli incidenti stradali del 2020 si scopre che nonostante il lockdown non si è assistito a un vero decremento.

Il 2020 difficilmente si cancellerà dalle nostre menti. È l’anno in cui tutti, chi più chi meno, hanno dovuto rivedere le proprie abitudini, è l’anno del lockdown, che ha visto il mondo intero fermarsi per oltre un mese, è l’anno in cui tutto è cambiato. O almeno quasi.

Dando un’occhiata ai dati raccolti da Aci e Istat relativi agli incidenti stradali del 2020 si scopre che le cattive abitudini non passano mai di moda e in molte province non si è assistito, come invece ci si immaginava, a un decremento degli incidenti. Vediamo di scattare una fotografia dell’Italia del 2020.

Obiettivo UE raggiunto: ma gli incidenti stradali sono ancora tanti

L’Unione Europea aveva fissato un obiettivo, abbastanza utopistico se non fosse per la particolare situazione in cui ci siamo ritrovati, di arrivare a un -50% di incidenti stradali.

Il target è stato raggiunto in 27 province e 5 regioni. Rientrano tra le province virtuose Aosta, Vibo Valentia, Gorizia e Trieste. Le regioni in cui invece sono state risparmiate più vite umane sono Valle d’Aosta, un’isola felice senza decessi, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Anche alcune province lombarde hanno assistito a un calo degli incidenti stradali. Sono quelle colpite per prime dalla crisi sanitaria: Milano, Como, Monza e Brianza (-41%), Bergamo (-39%), Pavia (-38%). A queste si aggiungono Avellino (-44%), Cagliari (-40%) e Siena (-39%).

Lo spaccato però è a macchia di leopardo perché se da un lato in molte province i decessi sono diminuiti, in altrettante sono aumentati. L’indice di mortalità del Sud Sardegna, di Campobasso, Isernia, Oristano e Nuoro è davvero critico.

Nel 2020 sono stati registrati 118.298 incidenti

Oltre agli incidenti stradali con veicoli a motore, i dati hanno preso in esame quelli legati alla mobilità dolce, ossia coloro che circolano a piedi, in bici o con il monopattino elettrico. Ricordiamo infatti che proprio nel 2020 si è registrato il primo decesso a bordo di un monopattino elettrico.

I dati quindi sono tutt’altro che confortanti. Nel 2020 sono stati registrati 118.298 incidenti in cui le persone coinvolte hanno riportato lesioni (2.395 decessi e 159.248 feriti). La media giornaliera resta comunque molto alta 324 incidenti, 6,5 morti e 436 feriti. Ora non resta che attendere i dati per l’anno in corso. Ma lo stato di distrazione in cui ci troviamo spesso a viaggiare sicuramente non aiuterà i numeri a scendere.

Beatrice Piselli | Motorage.it

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