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Babuin inaugura la nuova era di Adria

Questo weekend si è svolta la seconda edizione di Adria Rally Show, dove gli oltre cento partecipanti hanno regalato spettacolo provando, di fatto, i lavori sul circuito ancora in fase di ultimazione.

Babuin inaugura nuova era di Adria

Sicuramente, dopo i classici mesi invernali di “pausa” per il motorsport tricolore, c’è attesa per la ripresa delle attività. Di fatto, l’elenco iscritti al Adria Rally Show 2021 ne è stato la riprova, con 112 equipaggi iscritti e tante vetture di alto profilo, tra cui una WRC Plus (i mostri del mondiale rally attuale), alcune WRC ed oltre 40 Rally2.

Il percorso si articolava su quattro prove “miste”, ricavate utilizzando due tracciati (il Karting track e l’International Raceway) collegati da un piazzale a “toboga”, con tornanti e curve strette, ed una spettacolo finale interamente all’interno del kartodromo, nella giornata di domenica, segnando così i 60km totali di gara.

Il tracciato “grande” è stato oggetto di una grande evoluzione in questi ultimi mesi, aumentando la sua lunghezza fino ai quasi 5km attuali, aggiungendo dei tornanti in mezzo ed una parte mista-veloce sul finire della pista.I lavori sono ancora in via di ultimazione, tanto che il Adria Rally Show si è corso su un tracciato “provvisorio”, ma non poco insidioso data anche la novità assoluta per tutti i partecipanti.

Battaglie Focose

Una due giorni di battaglie ha caratterizzato la kermesse rodigina. Adria Rally Show ha regalato una battaglia molto accesa soprattutto per la vittoria assoluta di Denis Babuin e Simone Gaio (Ford Fiesta RS WRC) che hanno avuto la meglio sulla “guest star” Marco Bonanomi. Al suo fianco Andrea Rossetto, a bordo di una VW Polo R5.

Solo tredici sono stati i secondi di distacco tra i due, perlopiù dovuti ad uno svarione finale dell’ex pilota Audi Sport ed ufficiale J.A.S Honda. Quest’ultimo ha provato un recupero quasi impossibile lungo l’ultima prova, finendo per andare in testacoda nelle battute finali.

Un grande successo per il friulano, che si è dichiarato estasiato al termine dell’evento. Una vittoria importante contro avversari di rilievo assoluto, coadiuvato anche da una vettura perfetta “fresca” di rialzo e ringiovanimento di M-Sport.

Rammaricato invece Bonanomi, il quale al Adria Rally Show puntava solo alla vittoria. Dopo essersi scagliato mediaticamente contro un concorrente che a suo dire gli ha ostacolato la strada, facendogli perdere circa due secondi, durante una fase di doppiaggio in pista.

Al terzo posto un altro “pistaiolo”, Luciano Linossi, il quale ha sfruttato la sua Polo R5 e Sofia d’Ambrosio alle note per chiudere a 17.9 dalla vetta, disputando una gara sorprendente viste le pochissime apparizioni del bresciano in questa specialità.

Coppa in alto

Il vincitore della Coppa Fia RGT 2020 Andrea Mabellini che ha chiuso al quarto posto. Dietro di lui il vicentino Alberto Battistolli, staccato di 29.3, entrambi a bordo di una Skoda Fabia Rally2 Evo.

Tra le due ruote motrici, successo per il bolzanino Jochen Trettl, al suo fianco Denis Piceno, trentatreesimi assoluti su Renault Clio S1600. Mentre la R2C è andata a pannaggio di Moreno Cambiaghi, con Nico Mostacchi, a bordo della Peugeot 208 Rally4 a tre cilindri.
Una gara molto interessante, seppur senza validità, quella effettuatasi sul circuito di Adria. Gara che ha aperto le porte ad una nuova era, come dichiarato dal patron Mario Altoè, e ad una stagione che si prospetta ricca di eventi.

Il nuovo tracciato

Sono 3.760 i km della nuova “Adria”, con 16 curve ed un tratto centrale e finale tutto nuovo. La prima curva infatti ora è stretta e lascia spazio ad un secondo settore che presenta tre curve strette e tre insidiosi tornantini. Poi una S mista davvero insidiosa, prima di ricongiungersi con la vecchia versione del tracciato.

A seguire, la planimetria e delle foto dopo la nuova “modifica” del tracciato veneto, in attesa della fine dei lavori e della nuova omologazione.

MotorAge.it | Luk Bortot

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