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Jean-Philippe Imparato nominato CEO dell’Alfa Romeo

La notizia testimonia la volontà di Stellantis di rilanciare la Casa di Arese riportandola al ruolo che le compete. Jean-Philippe Imparato è stato fino a pochi giorni fa a capo di Peugeot, oltre ad essere vice-presidente esecutivo del gruppo PSA.

Jean-Philippe Imparato nominato CEO dell’Alfa Rome

Un curriculum di grande prestigio

Ai vertici di PSA e numero uno di Peugeot fino a pochi giorni fa, Jean-Philippe Imparato è stato scelto in ambito Stellantis per ricoprire la carica di CEO dell’Alfa Romeo. Questa, sembrerebbe un’ottima notizia e non solo perché Imparato ha portato la Casa del Leone a grandi successi, ma anche e soprattutto in virtù del fatto che è un grande appassionato di automobili e ha tutte le carte in regola per rilanciare come si deve l’Alfa Romeo.

Glorioso Marchio la cui strada maestra per un ritorno alla ribalta era stata tracciata da Sergio Marchionne, presentando Giulia e Stelvio a trazione posteriore o integrale, piattaforma Giorgio (eccellente) dedicata, motori esclusivi e performance globali superiori a parecchie concorrenti dirette.
Se Giulia e Stelvio sono il paradigma delle vere Alfa Romeo è altrettanto assodato che sono rimaste le due uniche vetture nel listino della Casa di Arese. Infatti, l’ultimo esemplare di Giulietta (dall’impostazione fin troppo generalista, lo abbiamo detto e ridetto) ha lasciato la linea di montaggio a Cassino lo scorso dicembre e la Mito è ormai un lontano ricordo, così com’è terminata da tempo la produzione della compatta supercar 4C.

Idee ben chiare

Conoscendo Jean-Philippe Imparato siamo certi che abbia le idee ben chiare circa il futuro dell’Alfa Romeo e che sia orgoglioso di esserne al vertice. Vale la pena ricordare che negli ultimi trenta e passa anni, l’andamento della Casa del Biscione Visconteo è stato altalenante. A causa soprattutto di strategie non sempre indovinate e cambiate in modo repentino.

Fino ad arrivare addirittura al 2010 con l’intento di fare dell’Alfa Romeo un costruttore generalista concorrente di Volkswagen inteso come marchio, immaginando Giuliette bicilindriche a metano ed esasperate sinergie di gruppo. Ma soprattutto in quel 2010 che doveva essere festeggiato alla grande, essendo stato il centenario dell’Alfa, si sono chiuse tutte le attività residue in termini di progettazione, sperimentazione e Centro Stile situate ad Arese, vere e proprie eccellenze e linfe vitali per il Marchio. Tanto è vero che quando a Torino decisero di tornare a produrre vere Alfa Romeo hanno dovuto ricreare un pool specifico di progettisti, alcuni di scuola Ferrari. E i risultati sono stati eccellenti.

La strada per il rilancio passerà da Arese?

Insomma, Jean-Philippe Imparato si trova un’Alfa Romeo con una gamma risicatissima, seppur Giulia e Stelvio siano fantastiche. Ma anche e soprattutto un Marchio glorioso e dal potenziale enorme, tornato con buon successo negli USA e perfino a correre in Formula 1.

Se Imparato avrà totale autonomia nel gestire il Marchio, pur nel rispetto delle inevitabili sinergie di gruppo, allora la strada per il rilancio sarà quella giusta e definitiva. Un manager dal grande spessore professionale come lui non ha certo bisogno di consigli. Ma noi facciamo una piccola eccezione: “si ispiri al Grande Giuseppe Eugenio Luraghi”, ultimo manager di un’Alfa Romeo trionfante prima di una parabola lentamente discendente cominciata nel 1974.

Se poi Jean- Philippe Imparato deciderà, magari, di gestire l’Alfa Romeo presso l’ex Centro Direzionale di Arese, proprio come Luraghi, sarebbe un fortissimo messaggio simbolico di come l’Alfa Romeo si voglia riappropriare di se stessa, delle sue origini e tornando a essere “L’Alfa Romeo”.

Motorage.it | La redazione

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