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Aston Martin DBX: nessuna sinergia, nessun compromesso

Il primo SUV nella storia della Casa di Gaydon ha una linea particolare, allestimenti ultra lussuosi e performance best in class. L’ Aston Martin DBX è una vettura poliedrica, capace di affrontare le strade di tutti i giorni, così come tracciati off road.

Aston Martin DBX: nessuna sinergia, nessun compromesso

Pianale completamente inedito

L’Aston Martin DBX, primo SUV della storia, è sviluppata su una piattaforma completamente inedita che abbina robustezza a contenimento dei pesi. La linea è inconfondibilmente Aston Martin, nonostante una certa altezza da terra com’è ovvio.

In altre parole si ammirano forme sensuali, di bellezza drammatica e addirittura sexy se vogliamo. Qualcosa che ti conquista al primo sguardo e di cui è veramente difficile non innamorarsi. La guardi, la osservi da ogni angolazione e ogni criterio razionale va automaticamente in secondo piano: la DBX “parla al cuore” ma non dimentica la ragione in virtù di una fruibilità quotidiana sconosciuta alle “sorelle sportive”.

Gli interni, poi, sono un vero e proprio trionfo di pellami pregiati e finiture d’altissimo artigianato e il cockpit è orientato verso il guidatore, così come sono perfettamente a portata di mano tutti i comandi. Infine, non si era mai vista un’Aston Martin così spaziosa sia anteriormente che posteriormente, per non parlare del vano bagagli che parte da una capacità di 632 litri.

Cuore teutonico

Per quanto concerne il propulsore, Aston Martin si è impossessata dello straordinario V8 biturbo di 4 litri di origini AMG- Mercedes. Unità personalizzata su misura del SUV di Gaydon con tanto di sound molto accordato che ricorda i V8 Aston Martin del passato. Quanto ai freddi ma eloquenti numeri, la potenza massima è di 550 CV a fronte di un picco di coppia pari a 700 Nm. Conseguentemente, lo 0-100 km/h si compie in 4”5/10 a fronte della velocità massima pari a 291 km/h.

Trazione tuttofare

Sul fronte della trasmissione, l’Aston Martin DBX adotta una trazione integrale che normalmente invia la maggior parte della coppia al retrotreno restituendo il piacere di guidare una trazione posteriore classica, senza peraltro gli svantaggi. Quando l’aderenza posteriore si approssima a ridursi, allora aumenta la percentuale di trazione all’avantreno fino a un massimo del 47%.

Tutto questo rende la DBX una vettura poliedrica, capace di affrontare tranquillamente le strade di tutti i giorni, così come tracciati off road di un certo impegno. Senza dimenticare che è possibile scendere in pista e guidare la DBX quasi come se fosse una granturismo. Non per niente è stata premiata come “miglior Suv di lusso”.

Trazione e sospensioni raffinate, ottima distribuzione dei pesi sui due assali e un’elettronica di controllo molto ben calibrata fanno in modo che i 22 quintali di peso non si sentano in mezzo alle curve. Così l’Aston Martin DBX è capace di divertire anche i piloti più sportivi. Parecchio per giunta.

Gian Marco Barzan

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