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Ferrari Portofino M: più potenza con il V8 turbo da 620 CV

La rinnovata spider GT 2+ del Cavallino Rampante ha importanti contenuti tecnici: il Manettino a 5 posizioni con modalità “Race”, il nuovo cambio F1 a 8 rapporti e il gruppo motopropulsore. Le prime consegne della Ferrari Portofino M sono previste nel secondo trimestre 2021, con prezzo a partire da 206 mila euro.

Ferrari Portofino M: ancora più potenza con il V8 turbo da 620 CV

Evoluzione sostanziale

E’ stata appena presentata la Ferrari Portofino M, evoluzione della spider GT 2 + di Maranello, la Ferrari Portofino. Si tratta della prima Ferrari a debuttare a seguito del periodo di chiusura aziendale dovuto alla diffusione del Covid 19. La vettura è, quindi, anche un simbolo dell’inizio di un viaggio di riscoperta, secondo la tradizionale e inarrestabile corsa all’innovazione del Cavallino Rampante. Corsa che avviene nel pieno rispetto della lunga storia Ferrari ricca di successi, passione e costante evoluzione.

Tutti valori che si integrano alla perfezione con la nuova Portofino M, la cui sigla “M” è acronimo di modificata che, nel gergo Ferrari, significa la codificazione dei progetti sottoposti a un’evoluzione che abbia contribuito a migliorarne le performance.

Tra le novità tecniche spiccano il rinnovato gruppo motopropulsore, il nuovissimo cambio doppia frizione F1 a 8 rapporti. Senza dimenticare il Manettino con l’inedita (per le spider GT della Casa di Maranello) modalità Race. In virtù di questi e molti altri accorgimenti, la Portofino M associa prestazioni da vera GT, emozioni di guida, agilità e grande versatilità di utilizzo nella guida quotidiana.

In sintesi, questo gioiello di design e di tecnica costituisce il progresso ideale della Ferrari Portofino originaria. Si differenzia per le maggiori doti di handling e il carattere più sportivo, enfatizzando al tempo stesso il comfort di bordo grazie anche ad alcuni sistemi ADAS.

Doppia anima unica e inimitabile

La Ferrari Portofino M conferma quindi la doppia anima dell’auto da cui deriva. L’unica a potersi definire una vera coupé a tetto chiuso e una vera spider a tetto aperto, grazie alla tecnologia Retractable Hard Top (RHT), vero e proprio marchio di fabbrica delle attuali decapottabili del Cavallino Rampante. Inoltre, le dimensioni compatte la rendono adatta all’utilizzo in ogni contesto.

Propulsore pluripremiato

Il motore 3855 cm3 della Ferrari Portofino M appartiene alla famiglia di turbo 8 cilindri a V del Cavallino Rampante. Proprio quello che ha vinto il premio “International Engine of the Year” per quattro anni consecutivi (2016-2019). Il propulsore eroga 620 CV a 7.500 giri/min., ossia venti cavalli in più rispetto alla Ferrari Portofino.

Per raggiungere questi livelli sono stati impiegati nuovi profili degli alberi a camme, volti a ottimizzare il processo di ricambio della carica all’interno dei cilindri. Inoltre, è stato introdotto sul gruppo turbocompressore un sensore di velocità per misurare i giri di rotazione della turbina. Il gruppo ha consentito di aumentare il regime massimo di rotazione di quest’ultima di 5.000 giri/min.

Infine, per rispettare i più restrittivi vincoli normativi sulle emissioni inquinanti è stato introdotto sul sistema di scarico il filtro antiparticolato. L’adozione del Gasoline Particulate Filter (GPF), infatti, consente di rispettare la più restrittiva normativa antinquinamento europea Euro 6D, senza mai compromettere il piacere di guida.

Più si sale di marcia, maggiore è la coppia erogata

Il cambio, completamente riprogettato rispetto alla precedente trasmissione a sette marce, si basa su un’architettura a doppia frizione in bagno d’olio. Rispetto al cambio a otto rapporti della SF90 Stradale ha una rapportatura più lunga, nonché l’implementazione della retromarcia meccanica.

La sua impostazione e l’integrazione degli elementi ha consentito di ottimizzarne gli ingombri e l’installazione in vettura. Naturalmente i passaggi di marcia sono velocissimi sia a salire di rapporto, sia in fase di scalata. La fase può essere multipla tenendo tirato il paddle di sinistra. Come per tutte le altre Ferrari turbo, la Portofino M ha una risposta immediata del motore agli input dell’acceleratore secondo il concetto “zero turbo lag”.

In altre parole, a qualunque regime in ognuna delle otto marce non vi è il benché minimo ritardo di risposta della sovralimentazione. Ennesima caratteristica di gran valore che solamente le Ferrari riescono a garantire. Inoltre, anche la Portofino M ha il Variable Boost Management, software di controllo motore sviluppato internamente che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata.

Grazie a questa tecnologia la vettura fruisce di una spinta sempre crescente ottimizzando i consumi. Al salire delle marce (dalla terza all’ottava), infatti, viene aumentata la quantità di coppia disponibile fino a raggiungere i 760 Nm in settima e ottava. In altre parole, più si sale di marcia e maggiore è la spinta a disposizione. Ciò ha consentito di utilizzare rapporti più lunghi del cambio, utili al contenimento di consumi ed emissioni.

“Sound d’autore” e performance straordinarie

Nel pieno rispetto della tradizione Ferrari, ogni motore ha un timbro che lo rende unico e inconfondibile. Tanto è vero che anche la Ferrari Portofino M è caratterizzata da un sound specifico. Oltre all’albero motore piatto tipico dei V8 Ferrari, è stata realizzata una nuova geometria della linea di scarico. A partire dall’eliminazione dei silenziatori posteriori (che, oltre a esaltare il suono, ha permesso di ridurre sensibilmente la contropressione alle code) e dalla nuova geometria delle valvole di by-pass a forma ovale.

Questa modifica consente di ridurre notevolmente la contropressione e di ottenere un miglioramento della qualità sonora. Da notare, inoltre, il controllo di tipo “proporzionale” delle valvole di by-pass, effettuato in modo continuo e progressivo a seconda della situazione di guida. La Ferrari Portofino M accelera da 0 a 100 km/h in 3,45 secondi, da 0 a 200 km/h in 9,8 secondi e raggiunge 320 km/h di velocità massima. Performance straordinarie, assecondate da quella perfetta interazione tra meccanica ed elettronica che solo ed esclusivamente le Ferrari riescono a garantire.

Gian Marco Barzan

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