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V2X e 5G : sfoggio di test dai sostenitori

Fazioni pro V2X e 5G e fazioni contro. Di questi tempi l’alta tecnologia della connettività, la nuova generazione della comunicazione dell’auto e nell’automotive mette in contrapposizione i gruppi dei grandi sostenitori e quelli dei contrariati. In questo scenario hi-tech, importanti brand che hanno investito a favore dei passaggi innovativi cercano di fare sfoggio dei risultati conseguiti. Tutto farà parte di una sfida storica.
V2X sistema comunicazione di nuova generazione con 5G; principi di funzionamento

Quello dei sistemi V2X e 5G è uno scenario che vede in gioco le nuove, avveniristiche frontiere della comunicazione digitale, anche e soprattutto nell’automotive.

Definirle come “innovazioni” sarebbe riduttivo e semplicistico.
La realtà cibernetica e digitale che gira attorno a V2X e 5G è da concepire come una vera rivoluzione della comunicazione. Si tratta di qualcosa che è realmente in grado di cambiare il modo di vivere e di interagire con la connettività.

Le società e i colossi industriali che hanno scelto di puntare a favore stanno esibendo le loro mosse. E fanno “gruppo”.

AUDI AG, Ericsson, Qualcomm Technologies, Inc., SWARCO Traffic Systems GmbH e l’Università di Kaiserslautern hanno annunciato il successo dell’avvio del programma C-V2X. Una road-map annunciata al mondo, a livello globale.

Iniziato a dicembre 2016, lo studio ha implementato test sul campo basati su tecnologie complementari dirette e su rete C-V2X di terza generazione (3GPP). Il passaggio verso il 5G che ovviamente riguarda anche i veicoli connessi e sistemi di trasporto intelligenti (ITS).

Serie di test per comprovare la natura complementare della comunicazione a corto raggio diretta e cellulare ad ampio raggio con C-V2X. I risultati ottenuti vorrebbero dimostrare l’affidabilità e le prestazioni della tecnologia “ vehicle-to-everything “ (in sostanza da veicolo a ogni derivazione digitale, o semplicemente V2X).

Le società in campo hanno organizzato il consorzio Connected Vehicle-to-Everything (V2X) of Tomorrow (ConVeX) nel dicembre 2016. Da allora hanno analizzato l’implementazione end-to-end con test prestazionali in condizioni di guida realistiche.

Durante il progetto determinati brand si sono concentrati sull’evoluzione di specifici settori della connettività più avanzata (almeno fino ad oggi).

I risultati sfoggiati dal Consorzio dei favorevoli

ConVeX è cofinanziato dal Ministero federale tedesco dei trasporti e delle infrastrutture digitali (BMVI) con 1,8 milioni di euro. “Incentivo” inserito nel programma “Guida automatizzata e connessa”, a enfatizzare le variabili d’uso per C-V2X. Comprende le comunicazioni dirette da veicolo a veicolo (V2V) e da veicolo a infrastruttura (V2I) che operano nelle frequenze ITS a 5,9 GHz. Poi, la comunicazione da area a veicolo (V2N).

Per questi test, i veicoli Audi e l’infrastruttura stradale intelligente di SWARCO sono stati dotati della tecnologia C-V2X basata sulla piattaforma Qualcomm 9150 C-V2X.

ConVeX dovrebbe evidenziare l’affidabilità, la portata e le prestazioni della comunicazione diretta C-V2X a 5,9 GHz tra veicoli e con infrastrutture a velocità variabili.

I risultati affermano che i test abbiano fornito una ricezione affidabile al 100% dei messaggi di sicurezza in condizioni di visibilità fino a 1,2 km.

Il test è stato condotto con velocità variabili del veicolo e tra veicoli che viaggiano in direzioni opposte. Coinvolte l’autostrada tedesca A9 e la A6 (provviste di infrastrutture digitali del Ministero e dello Stato libero di Baviera).

In condizioni urbane, con incroci “ciechi”, le prove si dice abbiano mostrato piena funzionalità a distanza di almeno 140 metri con messaggi di sicurezza consegnati al 100% di affidabilità per la comunicazione V2V. Già porta a dimostrare l’elevata efficacia della comunicazione diretta C-V2X per le moderne tecnologie di sicurezza attiva. Per esempio Intersection Movement Assist (IMA), Left Turn Assist (LTA) e Forward Collision Warning (FCW).

Avvisi e promozioni del futuro (imminente)

Ma ovviamente i sostenitori della prossima intelligenza digitale sono andati anche oltre, come nel caso del supporto da parte dell’Università tecnica di Kaiserslautern.

I test V2N hanno sfruttato una rete Ericsson che supporta applicazioni 5G come lo slicing della rete e la geo-casting per avvisi premonitori di strada ghiacciata o pericolosa.

Con le caratteristiche delle reti cellulari 5G, viene affermato, le informazioni sul traffico vengono determinati dalle esigenze dell’applicazione piuttosto che dalle capacità di rete.

Un complesso di potenzialità enormi autogestite. Chi si scontra con l’uso di queste nuove tecnologie, fa riferimento ad esempio ad un ulteriore riduzione della privacy e un aumento delle intrusioni di informazioni a bordo dei veicoli.

Per esempio, ci si potranno aspettare messaggi promozionali da negozi e catene commerciali a seconda della zona in cui si guida. Pubblicità a valanga, magari con l’autopilotaggio inserito.

Le motivazioni delle controversie tra le parti abbondano, e ci torneremo con un articolo dedicato. Del resto, è un confronto tra Paesi e grandi aziende che farà storia.

Test già transfrontalieri

Durante le prove, ConVeX ha anche voluto comprovare l’affidabilità delle nuove tecnologie di comunicazione con la prima dimostrazione transfrontaliera al mondo per la comunicazione diretta C-V2X.

I veicoli hanno dialogato tra loro e con infrastrutture attraverso tre frontiere europee. Prove tra Germania, Francia e Lussemburgo, secondo accordi già in essere dal 2017.

MotorAge.it | C. Anecchino – C. Stella

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