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Rc auto: segnalati altri siti fake. Come evitare la truffa

L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, Ivass, continua la sua battaglia contro le false compagnie online. Le più recenti RC auto false su cinque portali di compagnie assicurative inesistenti o non autorizzate.

Rc auto: segnalati altri siti fake. Come evitare la truffa

Un fenomeno quello della falsa assicurazione Rc auto che sembra non avere fine. L’anno scorso un indagine della Procura aveva portato all’oscuramento di oltre 220 siti web e all’identificazione di 74 persone.
Ora, solo pochi giorni fa, l’istituto la Ivass ha annunciato altri cinque siti responsabili di truffe ai danni dei cittadini, perpetrati da persone o società non iscritte negli elenchi degli intermediari abilitati.
E naturalmente i veicoli in realtà non sono affatto assicurati.

Ecco quali sono le ultime compagnie che diffondono false Rc auto segnalate da IVASS:

In primo luogo è necessario ricordare che i pagamenti dei premi Rc auto effettuati su carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari. Un sito che accetta questo genere di pagamenti dovrebbe già far venire qualche dubbio all’automobilista.
Inoltre è importante verificare, prima del pagamento del premio, che preventivi e contratti siano regolarmente riconducibili a società e intermediari autorizzati. A questo proposito è utile consultare gli elenchi delle società italiane ed estere ammesse ad operare in Italia e il registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e degli intermediari dell’Unione Europea.

Elenchi disponibili on-line

Importante consultare l’elenco delle segnalazioni relative a casi di contraffazione, dove si trovano società non autorizzate e siti web non conformi alle norme in materia di intermediazione.
Valutare attentamente la veridicità delle offerte assicurative di Rc auto è essenziale, sia quelle promosse via internet, telefonicamente e soprattutto tramite WhatsApp. Sopratutto se presentate come promozioni in scadenza.
E’ opportuno verificare anche i dati dell’intermediario riportati nella polizza Rc auto, inclusi le intestazioni e i piè di pagina, perché potrebbero essere presenti correzioni o piccole differenze. Anche se sono presenti errori che potrebbero essere interpretati come “di battitura”, è possibile essere incappati in un caso di contraffazione. Infatti a volte gli operatori abusivi utilizzano il nome di un’impresa regolarmente autorizzata (specialmente se straniera) modificando una sola lettera.

Riassumendo, ecco l’elenco dei dati da controllare:

Un fenomeno in continua crescita

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona ha definito questo fenomeno delle Rc auto false in continua crescita un “bollettino di guerra” invocando l’intervento del legislatore.
“È una cifra in crescita esponenziale – ha spiegato Dona. Rispetto ai 50 siti irregolari individuati nel 2017, il numero è salito a 103 nel 2018, il doppio di 168 nel 2019, con un aumento del 63,1% rispetto al 2018 e del 236% rispetto al 2017.

“Ebbene – prosegue Dona – nel 2020 hanno già individuato 148 siti che diffondono Rc auto false. Secondo un calcolo matematico, andando avanti con questo ritmo alla fine dell’anno potrebbero 226”.
Una truffa di cui l’automobilista spesso si accorge troppo tardi. Infatti nel 2019, per la violazione dell’art.193 del codice della strada che determina l’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile, sono state inflitte dalle forze dell’ordine 177mila multe che vanno da 849 a 3.396 euro.

La maggior parte degli automobilisti coinvolti non sapevano che il loro veicolo non era assicurato e che erano state vittime di una truffa. Ma come è noto l’art.193 non fa distinzioni tra chi decide consapevolmente di non assicurare e chi si è fidato incautamente di un sito falso.

La redazione – Motorage.it

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