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Sebastian Vettel lascia la Ferrari. L’addio a fine 2020

L’annuncio ufficiale questa mattina: “La Scuderia Ferrari Mission Winnow e Sebastian Vettel comunicano la decisione di non prolungare il rapporto di collaborazione tecnico-sportiva oltre la sua naturale scadenza, prevista al termine della stagione sportiva 2020.

Sebastian Vettel lascia la Ferrari. L’addio a fine 2020

Quasi come un fulmine a ciel sereno

La notizia di Vettel che lascia la Ferrari non è totalmente inaspettata, Vettel ha sofferto troppo la rivalità con Leclerc e gia da un po’ di tempo stava pensando a a un piano b. Ma ora la notizia è ufficiale. E arriva in una mattina del 2020 con la stagione della Formula 1 non ancora cominciata a causa della pandemia. Sicuramente proprio il ragionare serenamente “a bocce ferme” in pieno lockdown ha portato consiglio a entrambe le parti. La decisione condivisa è quella di chiudere un importante capitolo professionale durato cinque stagioni, 111 Gran Premi, 14 vittorie e 12 pole position e che anche umanamente, ha dato tante soddisfazioni.

“Abbiamo preso questa decisione insieme a Sebastian Vettel – dichiara Mattia Binotto (Managing Director Gestione Sportiva e Team Principal Scuderia Ferrari) – e riteniamo che sia la miglior soluzione per entrambe le parti. Non è stato un passo facile da compiere, considerato il valore di Sebastian, come pilota e come persona. Non c’è stato un motivo specifico che ha determinato questa decisione, bensì la comune e amichevole constatazione che è arrivato il momento di proseguire il nostro cammino su strade diverse per inseguire i nostri rispettivi obiettivi.

Sebastian è già entrato nella storia della Scuderia- con 14 Gran Premi conquistati. E’ il terzo pilota più vittorioso ed è già quello che ha ottenuto il maggior numero di punti iridati. Nelle cinque stagioni fin qui disputate con noi è salito tre volte sul podio del Campionato Piloti, contribuendo in maniera decisiva alla costante presenza della squadra tra le prime tre della classifica Costruttori.

A nome di tutta la Ferrari voglio ringraziare Sebastian per la sua grande professionalità e l’umanità dimostrate in questi cinque anni, nei quali abbiano condiviso tanti momenti importanti. Insieme non siamo ancora a vincere un titolo iridato che per lui sarebbe il quinto, ma siamo convinti che in questa anomala stagione 2020 riusciremo a toglierci ancora tante soddisfazioni”- ha concluso Binotto.

Riflessioni sulle priorità della vita

Sebastian Vettel ha affermato: “Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020. In questo sport per riuscire a ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici. Non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai.

Quello che è accaduto in questi ultimi mesi ha portato tanti di noi a fare delle riflessioni su quelle che sono davvero le priorità della vita. C’è bisogno di immaginazione e di avere un nuovo approccio a una situazione che è mutata. Io stesso mi prenderò il tempo necessario per riflettere su cosa sia realmente essenziale per il mio futuro. La Scuderia Ferrari ha un posto speciale nella Formula 1 e le auguro tutto il successo che merita.

Infine, voglio ringraziare tutta la famiglia Ferrari e, soprattutto, i suoi tifosi sparsi in tutto il mondo per il sostegno che mi hanno dato in questi anni. Il mio immediato obiettivo sarà quello di chiudere nella miglior maniera possibile questa lunga storia con la Ferrari cercando di condividere insieme ancora dei bei momenti, come i tanti già vissuti in passato”- ha concluso Vettel.

Charles diventerà la prima guida

Anche se niente di ufficiale trapela al proposito e si tratta pur sempre di una regola non scritta, è facile prevedere come Charles Leclerc diventerà la prima guida della Scuderia Ferrari. Il giovane pilota monegasco ha un grandissimo talento. L’audacia tipica della sua età che in pista fa la differenza e un’umiltà che lo avvantaggia sia dal punto di vista professionale che nel relazionarsi (fantastico) con i tifosi della Rossa.

Ora Charles avrà solo bisogno di un ottimo gregario. Una “seconda guida” di altissimo spessore come lo era negli Anni 70 Clay Regazzoni per Niki Lauda per intenderci. Chissà, magari questo pilota potrebbe provenire dalla Ferrari Drive Academy.

Gian Marco Barzan

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