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Alfa Romeo Tonale: cominciamo a parlare di tecnica

Quasi certa l’adozione della stessa piattaforma di Jeep Compass e Renegade per Alfa Romeo Tonale, ma con forti personalizzazioni in chiave d’assetto.

Alfa Romeo Tonale: cominciamo a parlare di tecnica

Debutto nel 2021

Se non fosse che, causa del Covid-19, il Salone di Ginevra dello scorso marzo è stato annullato, avremmo avuto già qualche anticipazione in più rispetto al modello definitivo dell’Alfa Romeo Tonale. E’ stata pluripremiata pur non essendo ancora arrivata sul mercato, ma per i dettagli occorrerà attendere fino debutto, fissato per la prima metà del 2021.

A Pomigliano d’Arco, stabilimento che vedrà prodotta un’Alfa Romeo dopo molti anni d’assenza, sono pronti ed entusiasti. Infatti, il Tonale dovrebbe saturare la produzione dell’impianto campano ed è in fase di realizzazione una linea di montaggio dedicata.

Trazione anteriore o integrale

L’Alfa Romeo Tonale quindi, salvo improbabili ripensamenti, sarà costruita sulla piattaforma di Jeep Compass e Renegade. Sono già previsti anche il motore con la disposizione anteriore longitudinale e la trazione anteriore o integrale. Quest’ultima dovrebbe essere specifica Alfa Romeo e del tipo indotto da due motori elettrici posteriori relativi alla versione plug-in hybrid.
Non è un mistero, infatti, che questa soluzione sarà uno dei fiori all’occhiello del SUV compatto Alfa Romeo come del resto evidenziato sulla concept car esposta al Salone di Ginevra 2019.

Per le sospensioni, se all’avantreno sembra confermato il convenzionale schema McPherson, al retrotreno dovrebbe comparire un’architettura multilink. In Alfa Romeo, infatti, vogliono differenziare sensibilmente il comportamento su strada rispetto alle “cugine” Jeep Compass e Renegade e questa soluzione aiuterebbe molto in tal senso.

Certo, la piattaforma Giorgio di Stelvio e Giulia con motore longitudinale, trazione posteriore o integrale classica e le raffinate sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriori Alfa Link ® sarebbe risultata ideale ragionando con il metro dell’Alfista, ma occorre fare letteralmente i conti con l’ottimizzazione dei costi di produzione. E poi, è risaputo, i progettisti Alfa Romeo sono riusciti a stupirci per l’eccellente dinamica dei loro modelli, anche partendo da basi già esistenti relativi ad altri brand.

Motori fino a 240 CV

Quasi scontata l’adozione del 4 cilindri 1.3 T4 Firefly, elaborato in chiave Alfa Romeo che eroga ben 180 CV. Questo motore potrebbe essere associato alla versione ibrida plug-in, per una potenza massima pari a 240 CV. Inoltre, come molti si aspettano, la versione top di gamma ha ottime probabilità di esibire il Quadrifoglio.

Motorage.it – La redazione

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