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Rivoluzione dell’estremo: è Bandini DORA

Tre concept tra cui due anteprime mondiali: ecco che nei programmi del duo Giugiaro trovano forma lo stile e l’hi-tech della sportività estrema. Il concept più purista prende il nome di Bandini DORA, con doppio motore elettrico per alimentare 4 ruote motrici. Una Hyper Car edonista per chi crede che un’opera d’arte sia puro piacere. Per Giugiaro è la Barchetta che rende onore agli Anni 50 con il potere dell’innovazione. Per Bandini un segnale alla clientela Vip.
Bandini DORA, by GFG Style, Moncalieri, Torino, Italy

Saltato dai programmi il Salone di Ginevra, tra gli “espositori mancati” anche l’accoppiata dei Giugiaro “brandizzati” GFG Style si sono reinventati le loro presentazioni. Ovvero il debutto delle proprie Concept Car. Fabrizio e Giorgetto Giugiaro avevano in serbo 3 prototipi, due in anteprima mondiale presentati presso la sede GFG Style di Moncalieri, Torino, Italia. Variando sul tema della sportiva Vision 2030, si sono proposte al mondo la grinta da Hyper SUV di Desert Raid e, completamente diversa, la slanciatissima veste di DORA. Una creazione che riprone Bandini come produttore artigiano di auto di nicchia, molto elitarie.

Da considerare anteprima mondiale è pure il terzo modello di questa famiglia, la BANDINI DORA Barchetta, sempre provvista di 4 ruote motrici e ad alimentazione completamente elettrica, con i due motori elettrici che sui due assali mettono a disposizione complessivamente 400 kW.

Un’auto ultra sportiva che vuole essere particolare anche nei virtuosismi stilistci, senza tetto, aperta, a due posti secchissimi. Il progetto di DORA si dice rifarsi all’eccellenza delle auto sportive prodotte da Bandini negli Anni 50.

Guardare il suo profilo “stirato” come una lancia, il piccolo parabrezza senza profilo, i montanti che sbocciano dai fari e si allungano sopra le porte fino a incunearsi nelle ali in coda sembra un’esaltazione dell’edonismo, inteso come qualcosa che indica nel piacere il fine primo dell’opera d’arte.

Una “Barchetta” integrale con la scossa al fulmicotone

Viene considerata come una Barchetta a trazione integrale, e mossa elettricamente dai due motori alimentati a Watt., per la potenza di 400 kW totali. Ha un motore per ciascun assale, struttura telaio in alluminio e carrozzeria in fibra di carbonio.

“Oggi è difficile concepire una Barchetta senza considerare l’evoluzione che c’è stata nell’auto per quanto riguarda la sicurezza” – ha sottolineato Giugiaro -. “Ispirati a Halo di Formula 1, abbiamo pensato di creare un’auto che avesse un parabrezza pulito come le sportive di una volta, e senza rinforzi per essere il più lineare e leggero possibile. Per perseguire questa esigenza ho pensato a una sovrastruttura che si integrasse nello stile con un’elevata e concreta funzione strutturale e protettiva sia per il guidatore che per il passeggero ”.

Per le forme ottenute, il risultato è indubbiamente caratteristico. Fari molto grandi definiscono un cofano molto lungo, la struttura longitudinale fa da supporto all’apertura del cofano, il roll-bar diventa uno spoiler. L’insieme esalta parecchio la sensazione di aerodinamica.

Entrata a forbice

L’accesso all’interno avviene attraverso le porte a forbice completamente automatizzate.
A bordo la struttura principale divide e delimita l’area del guidatore da quella del passeggero, come un ponte tunnel rialzato.

La posizione di guida viene regolata spostando il piantone dello sterzo e il pedale tramite i comandi proprio sul tunnel centrale.
Il volante a cloche ha un display touchscreen che permette di gestire tutte le funzioni dell’auto, dalla navigazione all’infotainment.

Sopra il piantone sterzo, la strumentazione replica la visuale prodotta dalle due telecamere laterali.
I sedili in carbonio e pelle sono fissi ma è possibile regolare l’altezza e lo schienale.
Un fascio di luce continuo sottolinea il design del cruscotto creando un’illuminazione interna particolarissima.
Per molti particolari sono state impiegate fibre di carbonio, anche per alleggerire il complesso e caratterizzare l’impronta di sportività generale ricercata per questa auto. Che secondo Giugiaro, è la Barchetta del 2020.

MotorAge.it | F. R.

BANDINI DORA – Dati Tecnici

Barchetta 2 Seats
Power 400 Kw
Wheel Torque 680 Nm
Drive Wheel AWD
Accelleration 0-100 km/h 3,3 sec.
Top Speed 250 km/h limited
All Electric Range : Over 450 km
Battery Capacity 90 Kwh
Chassis : Aluminum Space Frame
Body : Carbon Fiber
Length 4800 mm
Width 2000 mm
Height 1150 mm
Wheelbase 3000 mm
Tyres 245/40 R21

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