La Casa giapponese ha preparato una Alfa 4C scelta come muletto ideale per presentare il suo powertrain al 100% elettrico, sviluppato per applicazioni su vetture.
Un’ottima base di partenza
Agli Alfisti più radicali una 4C priva del suo rombante motore 1750 Turbo Benzina da 240 CV, sostituito da un propulsore elettrico, “suonerà strano”. Altrettanto più insolito è che la realizzazione della 4C elettrica non è opera dell’Alfa Romeo ma della Yamaha.
Evidentemente i progettisti del celebre marchio giapponese hanno ritenuto adatta l’eccellente struttura in fibra di carbonio progettata da Dallara per la 4C. Infatti nel modello di serie contiene il peso ad appena 890 kg, roba da Giulia Sprint GTA d’altri tempi. Senza dimenticare il raffinato layout sospensivo a doppi triangoli sovrapposti anteriormente e il McPherson ottimizzato posteriormente, responsabili in gran parte di un comportamento su strada e su pista ineccepibile.
272 CV di potenza
La motorizzazione Yamaha installata l’ Alfa 4C si compone di due propulsori elettrici e relativa trasmissione, per una potenza massima pari a 272 CV . Eccellente, se si pensa che il 1750 Turbo Benzina si ferma a “soli” 240 CV. Questa unità, secondo la Casa giapponese, è destinata ai costruttori che vorranno realizzare un proprio modello elettrico ma che non desidereranno, per tutta una serie di fattori che vanno dal contenimento dei costi al risparmio di tempo, realizzare un propulsore proprio.
Infatti, Yamaha si occuperà della fornitura e della messa a punto specifica secondo i desideri dei clienti. Tra l’altro la casa giapponese ha diffuso anche un video in cui la 4C elettrica viene provata al banco a rulli, con tanto di sibilo dei motori elettrici che, a dire il vero, ha un suo fascino.
Nel video che potete vedere in questa pagina, si vede anche una partenza “a razzo” della stessa 4C, anche se purtroppo la Yamaha non ha diffuso i dati prestazionali.
Un anticipo di futuro
A occhio e croce, però, la vettura dovrebbe accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi, mentre la velocità massima potrebbe non discostarsi troppo dai 258 km/h del modello a benzina. Peccato che l’ Alfa 4C elettica non sia stata realizzata dall’Alfa Romeo, marchio che dovrebbe approdare in futuro a motorizzazioni quantomeno elettrificate se non al 100% elettriche.
E pensare che al Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese, chiuso da ormai un decennio, a metà Anni 90 c’era la piattaforma Vamia (veicoli a minimo impatto ambientale) che si occupava della progettazione di motori elettrici. Inutile dire che quell’esperienza dal grande potenziale si chiuse ben presto.
Peccato, perché l’Alfa Romeo avrebbe potuto “dettare legge” nei motori elettrici con largo anticipo rispetto ai competitor. Compito di cui si è occupato Elon Musk e la Tesla, con tutti gli altri all’inseguimento. Ma questa è un’altra storia.
Motorage.it -La redazione
