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Rossi e Yamaha: matrimonio finito

Rossi e Yamaha: è finita. La casa giapponese ha reso nota la line up titolare per il Mondiale MotoGP 2021. Con Vinales non ci sarà più Valentino Rossi ma Fabio Quartararo. Incerto il futuro del Dottore: o la Petronas o il ritiro. La decisione a metà 2020.

rossi yamaha

Il Mondiale MotoGP deve ancora ripartire ma di certo non si può dire che in questo inizio di 2020 siano mancati i primi fuochi d’artificio. Per la precisione, da Iwata. Tra Valentino Rossi e la Yamaha è divorzio. Una decisione per certi versi storica, che rischia di chiudere un’epoca nella categoria. Da 2021, Rossi non farà più parte della line up titolare. Il contratto del Dottore, in scadenza a fine anno, non sarà rinnovato.

Valentino, 41 anni il prossimo 16 febbraio, sarà sostituito da Fabio Quartararo, del team satellite Yamaha Petronas, che tanto bene ha impressionato lo scorso anno nella sua annata da “rookie”. Un taglio netto con il passato. Lo dimostra anche la scelta della scuderia giapponese di prolungare fino al 2022 l’accordo con Maverick Vinales che sarà dunque affiancato da Quartararo.

Due piloti giovani e in rampa di lancio (25 anni lo spagnolo, 20 il francese) per riscattare le ultime deludenti annate della M1. Quel che è certo è che la Yamaha non ha voluto farsi trovare impreparata per il futuro mettendo sotto contratto uno dei piloti di maggior talento e sottrarlo alla concorrenza di altri team. Il presente è però ancora tutto da scrivere.

E Rossi che cosa farà? La scelta sarà fatta di comune accordo con il team verso la metà del 2020. Per lui è pronta la M1 della Petronas. A meno che Vale non decida di ritirarsi dalle corse. Si vedrà.

Rossi con le spalle al muro

Si dice che lo stesso Rossi sia rimasto spiazzato da questa decisione che, per quanto condivisibile, fa discutere per le tempistiche. Recentemente Valentino aveva affermato che si sarebbe preso del tempo, le prime gare del 2020, per riflettere sul suo futuro.

La Yamaha ha voluto anticiparlo. Che non ci sia stata condivisione nella scelta appare evidente dal comunicato ufficiale del Dottore.

Queste le sue parole: “Per ragioni dettate dal mercato piloti la Yamaha mi ha chiesto di prendere subito una decisione sul mio futuro. Io ho confermato che non ho intenzione di prendere decisioni affrettate e che avevo bisogno di più tempo. Yamaha ha agito di conseguenza e concluso le negoziazioni in corso. È chiaro che dopo gli ultimi cambiamenti tecnici e con l’arrivo del mio nuovo capo tecnico il mio primo obiettivo è essere competitivo e continuare la mia carriera anche nel 2021. Prima, però, devo avere delle risposte che solo la pista e le prime gare mi possono dare. Sono felice che, se decidessi di continuare, Yamaha sia pronta a supportarmi con una moto factory e un contratto factory”.

Prendere o lasciare, dunque. Questo il dilemma dei prossimi mesi. È risaputo che Rossi non ne faccia una questione economica ma che voglia essere ancora competitivo e divertirsi. Come non ha fatto, se non per pochi tratti, nelle ultime due annate, chiuse senza successi (era accaduto soltanto nel biennio Ducati).

Quartararo alla prova del nove

Grande ovviamente la soddisfazione di Quartararo per la sfida professionale più importante della sua carriera. Ancora giovane ma già in grado di far intravedere cosa potrebbe fare con una moto più competitiva.

I risultati parlano chiaro: nella sua annata da debuttante, sei pole position, sette podi (per cinque volte è finito in seconda posizione) e 5° posto finale.

“Lavorerò sodo, come ho fatto l’anno scorso –ha detto il francese – e sono estremamente motivato a ottenere grandi prestazioni. Ringrazio la Yamaha per questa opportunità, darò il massimo per renderla orgogliosa. Non è stato semplice, ma ora un piano chiaro per i prossimi tre anni e sono davvero felice”.

Una coppia potenzialmente esplosiva

Soddisfatti anche i dirigenti della Yamaha per essersi assicurati quello che ha l’aria di essere un potenziale crack. Facile prevedere che almeno all’inizio Vinales sia il pilota di punta, in virtù di un’esperienza più consolidata nella categoria (3° nel 2019, la sua annata migliore in MotoGP).

Ma le gerarchie potrebbero cambiare se Quartararo saprà confermare quanto visto e magari migliorarsi in pista. Sapranno andare d’amore e d’accordo o prevarrà lo spirito agonistico?

“Fabio ha solo 20 anni – questa la benedizione del Managing Director, Lin Jarvisma sta già mostrando grande maturità in pista e fuori e siamo eccitati dal fatto che si unirà a noi nel 2021. Fabio e Maverick ci forniranno un grande stimolo per continuare a sviluppare la nostra moto e dare il massimo nella nostra ricerca di vittorie nel Motomondiale”.

Nel frattempo c’è ancora un Mondiale da disputare e una storia tutta da scrivere. Con Rossi ancora nei box in attesa di sistemazione.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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