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Renault Koleos dCi 190 X-Tronic 4×4 Executive – TEST

Se alla parola SUV serve dare un senso il Koleos lo sa fare, anche piuttosto bene. Tutto quello che vorreste conoscere sul nuovo Koleos di Renault, messo sotto analisi nel suo carattere poliedrico da “comfort sport-utility”. Come può intrigare o dove può inciampare. Con il motore più moderno adottato e la trazione All-Mode.

 Ecco un SUV che merita di portare tale acronimo e renderlo credibile. Giusto per cominciare a dare un senso del veicolo, almeno rispetto ad altri modelli per i quali spesso la definizione SUV pare un eccesso modaiolo e andrebbero invece interpretati come crossover. 

Questa differenza sostanziale, o di sostanza, a MotorAge continueremo a sottolinearla (anzi, è ora di tornare a palesarla con un servizio specifico). 

Le caratteristiche dello Sport-Utility Vehicle la Renault Koleos le possiede e le fa risaltare. Ciò a cominciare dal pianale realizzato sulla piattaforma CLF che condivide con la Nissan X-Trail. I vantaggi dell’”Alleanza” tra brand, Renault l’ha ben sfruttata in vari particolari, incluso il sistema di trazione 4WD All-Mode 4×4-i, frutto di un know-how evoluto e ripetutamente affinato. Dall’esemplare di Koleos della Prova che ne è equipaggiato ce lo siamo fatto confermare: i vantaggi in svariate situazioni di guida sono enormi. 

Forme su misura, con firma Full LED

Nell’estetica delle forme però non ci sono somiglianze tra i modelli. Il più nuovo stile Renault viene fuori tutto nella personalità del Koleos, che effettivamente non si confonde. 

I 471 cm di lunghezza, oltre 181 in larghezza (206 con i retrovisori) e 167 d’altezza sono già una bella imponenza. In uno stile complessivamente molto pulito nelle forme, Koleos non mostra “muscolarizzazioni”, ma fa risaltare i dettagli. Tipo le costole sul cofano o le ricercate firme dei gruppi ottici con rispettivi Led. Nel frontale questi, nel perimetro dei fari, si prolungano in forma boomerang sui paraurti. Paiono quasi dei tatoo stile guerriero post-atomico. 

La soglia di carico del vano bagagli è (a vuoto) a 75,9 cm dal suolo, e l’ampio portellone non è certo un fuscello. Di fatto, con i numerosissimi equipaggiamenti presenti si è avvertita un po’ l’assenza del sistema “mani libere” con il portellone a comando elettrico. Viene adottato di serie per la versione Iniziale Paris, mentre per la Executive è un opzionale da 600 Euro. Vedere per più dettagli il Box in fondo “Valutazioni e Guida all’Acquisto”.

 Atmosfere a bordo tecnologica e rassicurante

L’ambientazione a bordo ha conquistato parecchi punti, specie per quel senso di accuratezza e quel comfort moderno che fa sentire un palmo oltre la norma. Messi al volante, la grafica a effetto tridimensionale del cockpit digitale parla già di attenzione alle tecnologie. 

All’inizio sembrava quasi ci fosse troppo sul cruscotto; invece si prendono presto le misure alle grafiche delle informazioni da selezionare e relative personalizzazioni. Anche se i “nei” a cercarli non mancano. Per esempio questo allestimento ha il cruise control ma non di tipo attivo, e a certe informazioni in tempo reale a cui siamo abituati ai livelli della categoria Koleos (ma anche più in basso) pare strano rinunciare. 

Ma l’impronta da oggetto di livello Premium è evidente; l’alta qualità percepita si avverte nel carattere come in tanti sistemi di bordo. Un ruolo dominante ce l’ha lo schermo centrale, gradevolmente ampio nella moderna configurazione da 8,7”, e a sviluppo verticale (con utilizzo delle funzioni in doppia visualizzazione). La navigazione è veloce, piacevole in 3D. Il display offre comunque una marea di info. A iniziare dal controllo perimetrale del veicolo per la distanza dagli ostacoli, o i risultati in consumi e percorrenze secondo la guida adottata. fino alle avanzate funzioni multimediali del sistema R-Link 2. 

  Mancanze che si pagano

Le scenografie grafiche hanno insomma il loro buon effetto, come del resto la sezione digitale del cruscotto. 

Spazio, cura insonorizzazione e comfort valgono grossi “+” nel taccuino valutazioni, la visuale posteriore e di 3/4 non altrettanto, ma ci sono le ottime viste dalla retrocamera a facilitare parecchio le manovre.  

Può lasciare un po’ “spiazzati” la mancanza del servocomando elettrizzato per regolare in altezza (e nel supporto lombare) il sedile guida. Non perché sia indispensabile, ma in un abitacolo così accogliente parrebbe cosa scontata, anziché essere soggetta a un sovrapprezzo (500 Euro su Executive).          

 Cambio sequenziale per 190 CV al di sopra del comfort

 Il Koleos si presenta col motore Diesel dCi nella versione aggiornatissima da 190 CV. L’efficienza del cambio automatico X-Tronic, i comandi, i freni, creano un complesso che istintivamente va al di sopra del banale comfort. C’è quella scioltezza in movimento e sintonia globale che traveste la guida con un effetto rassicurante. Dimensioni e stazza sembrano nascondere le loro realtà, mentre con la leva del cambio in Drive pare di gestire una potenza intelligente. Con buon merito della fluida ma decisa erogazione di coppia motrice, con i 380 Nm che si esprimono prontamente. Il picco arriva a 1.750 giri.  

Un comportamento raffinato anche quando si è bruschi con lo sterzo. A qualcuno potrebbe servire qualche attimo per adeguare il piede alla sensibilità frenante, ma poi la capacità di decelerazione dell’impianto si fa ammirare.  

Forzando l’accelerazione la piacevolezza si conferma, anche perché questa partnership motore-cambio del Koleos non ha mostrato tentennamenti o minime “strozzature” di potenza. Nemmeno nell’”attacco in curva” con pedale acceleratore fortemente sollecitato si sono riscontrati “vuoti” di potenza, in situazioni che invece hanno fatto cedere alle incertezze altri vari modelli in prova. 

 Variazione continua con forza flessibile

 In pratica i progettisti sono riusciti a nascondere i nei più tipici dei cambi a variazione continua affinando i vantaggi in reattività. Quando per esempio è in azione in una decisa ripresa con selettore in “D” (utilizzo standard) va pure a realizzare l’effetto scalata. 

Oltre che gradevolmente fluido nella gestione delle traiettorie, il Koleos mostra anche un assetto solido considerata la massa in gioco. Non facile a sbavature “per deriva”, concede riallineamenti in sovrasterzo, tantopiù se si usa il cambio in posizione manuale-sequenziale (che emula 7 rapporti). 

Di fatto, mantiene il rapporto impostato senza disturbi dalla gestione elettronica, è adeguatamente veloce e si adatta alla doppia scalata fintanto i giri motore lo consentono. La seconda, terza e quarta marcia sanno mantenere la decisa progressione con brillante costanza. Uno sterzo un po’ più rigido potrebbe talvolta incrementare la fruibilità dei 190 CV. 

Con l’utilizzo in manuale-sequenziale c’è anche il freno motore da poter sfruttare a vantaggio. Non ha convinto pienamente l’intervento dell’ESP, quasi fosse da risvegliare nei tempi d’intervento. Ma la sua taratura attardata è concessa dal lavoro costante del sistema di trazione integrale.      

 Scelte di trazione per cambiare volto al movimento 

 In modalità “4WD Auto” è la tecnologia a “dosare” la quantità di forza motrice trasmessa al retrotreno. La reattività ormai raggiunta dal sistema All-Mode 4×4 (ora All-Mode 4×4-i con anni e anni di evoluzione di Nissan) ha la sensibilità per favorire la direzionalità anche su strada, ed aumentare così la sensazione di controllo del veicolo. 

I controlli dell’elettronica gestiscono velocemente la trazione su ogni tipo di fondo.

Sui percorsi di sterrato, anche parecchio rovinosi, la trazione e l’assetto del Koleos hanno digerito benissimo anche delle andature a velocità sostenuta. Condizioni di scarsa aderenza in cui invece non ho trovato eccellere gli spazi di frenata (ABS in crisi per saltellanti, insomma). 

Le qualità da “vero SUV”, con relativa solidità tecnica, si palesano lontano dall’asfalto, ma non sono tuttavia il “pass” per il fuoristrada estremo. Oltre certi limiti, le sospensioni cedono al peso del veicolo, e gli sbalzi dei possenti parafanghi vanno a litigare col terreno. L’anteriore ancor più facilmente. 

Con il blocco della ripartizione nascono nuove possibilità di movimento

Selezionato il “4WD Lock” per il 4×4 fisso (ovvero ripartitore bloccato) con trazione divisa sui due assali, sono diventate più evidenti le doti che danno al Koleos la patente di vero SUV. In questa modalità gli slittamenti delle ruote manifestati su determinate pendenze e vari ostacoli sono terminati. Quindi, l’evidente maggiore aderenza delle ruote si è trasformato in efficiente motricità. Con la differenza di riuscire ad andare avanti e procedere sul percorso. 

Il cambio automatico anche in queste situazioni agevola, sia usato in Drive (per la gestione della coppia) sia utilizzato in manuale, con una prima marcia abbastanza corta.     

Nel capitolo consumi meglio evitare meriti o demeriti. Intanto ricordiamo che il veicolo è provvisto del sistema “Stop&Start”, utile specie in situazioni di traffico. Per potenza e stazza del SUV Renault siamo nello standard, con l’uso dell’acceleratore che fa da sensibile ago della bilancia. La media nella prova si può segnare con un 10,0 litri/100 Km secco. Per il resto, dare uno sguardo alla scheda che segue in fondo.     

PREZZI Renault KOLEOS Blue dCi 190 X-Tronic 4×4

Koleos Blue dCi 190 X-Tronic 4×4 Business        39.500 Euro

Koleos Blue dCi 190 X-Tronic 4×4 Executive       41.650 Euro

Koleos Blue dCi 190 X-Tronic 4×4 Initiale Paris   46.350 Euro

 Valutazioni e Guida all’Acquisto 

Con tre allestimenti previsti, Koleos parte di base con un pregevole equipaggiamento, anche in ambito di tecnologie per l’assistenza alla guida. Il sistema di frenata d’emergenza non si è riusciti (pur provandoci) a vederlo all’opera. Di solito verificare l’intervento di tali sistemi è più semplice, ma nella prova già di tanto non si può rischiare, quindi confidiamo nella sua operatività in casi estremi. Lo stesso vale per il rilevatore di stanchezza. Presente di base anche il riconoscimento della segnaletica. 

Executive è allo stato attuale l’allestimento intermedio di Koleos. Ad aiutare nelle manovre ci sono sensori anche anteriori e grafica per il controllo perimetrale e la retrocamera. Le ruote, poi, passano a 19”.  

Tra le altre dotazioni integrate interessanti, i fari Full LED, il servocomando per ripiegamento dei retrovisori, e ovviamente il Touchscreen più grande, da 8,7”. Evito pensieri sull’Easy Park Assist; ci sarà qualcuno già bravo a utilizzarlo. 

 Per desideri ulteriori

Peccato per l’assenza su questa versione del sistema “mani libere” con portellone a comando elettrico. E’ presente di serie sull’allestimento Iniziale Paris, mentre per la Executive (e non altri) è un opzionale da 600 Euro. Un po’ come avviene per avere i comandi elettrici di regolazione in altezza e lombare del sedile guidatore (400 Euro).   

Il Cruise Control che è di serie sulla Executive non è però “adattativo”: per completarlo di questa tecnologia serve un plus di ben 500 Euro (oppure si deve scegliere la Initiale Paris). 

Le scelte obbligate (ma il 4WD è doveroso)  

Il Listino attuale prevede per tutta la gamma il cambio automatico X-Tronic. Differenza basilare è che il motore Blue dCi 150 è abbinato alla trazione anteriore, e il Koleos con il Blue dCi 190 alla trazione integrale All-Mode 4×4-i. Scelta obbligata, insomma. 

Di fatto, la trazione 4WD è la più naturale combinazione pensabile per il Koleos, se si vuole “percepirne” le reali e migliori potenzialità. Piuttosto, rinunciare al tetto panoramico, che costerebbe non poco, ben 1.500 Euro, oppure alla selleria in pelle (peccato però) da 1.300 Euro. . 

La scritta Blue che precede dCi sottolinea l’impiego di nuovi sistemi di “pretrattamento”, tra iniezione e scarico, per adeguare i veicoli ai parametri antinquinamento.  

 MotorAge.it – Fabrizio Romano

SCHEDA TECNICA Renault KOLEOS 2.0 dCi X-Tronic 

Dimensioni

Lunghezza: 467,2 cm 
Larghezza: 181,3 cm (206,3 cm con retrovisori)
Altezza: 167 cm 
Passo: 270 cm 

Ruote : 19” . pneumatici 225/55R19 99V 

Altezza libera da terra: 18,9 cm

Angolo Attacco/Uscita: 18,4” – 24,7”
Raggio di sterzata min. tra marciapiedi: 5,7 metri

Bagagliaio: 498 – 1706 litri

Massa a vuoto: 1.770 Kg

Motore

Tipo:  Diesel Turbo – 4 cilindri 16v – iniezione diretta Common-Rail

Alimentazione: gasolio 
Cilindrata: 1.995 cc 
Potenza: 140 Kw – 190 CV a 3.500 giri/min. 
Coppia massima: 380 Nm a 1.750 giri/min.

Post trattamento antinquinante:   SCR+FAP

Emissioni CO2 medie dichiarate:  150 g/Km

Omologazione:  Euro6 d Temp

Trasmissione

Cambio:  X-Tronic Automatico cvt + funzione manuale sequenziale

Trazione: All-Mode 4×4-i (con funzioni per trazione solo anteriore, 4WD a controllo automatico, 4WD permanente con blocco ripartitore)

Freni

Dischi ant. ventilati (Ø 320 mm) – Dischi post. pieni (Ø 292 mm)

Prestazioni

Velocità massima: 192 Km/h 
Scatto 0-100 Km/h (in D): 9,5 secondi 

70 – 120 Km/h (in D):  10,3 secondi

Frenata da 100 Km/h su asfalto (miglior risultato):   44,3 metri

Consumi

Consumi dichiarati

Urbano: 7,5 litri/100 Km 
Extraurbano: 6,5 litri/100 Km 
Ciclo Misto: 7,4 litri/100 Km

Consumi rilevati

Urbano – media: 9,3 litri/100 Km 
Extraurbano: 8,3 litri/100 Km 
A 130 Km/h : 8,2 litri/100 Km

Media finale complessiva: 9,2 litri/100 Km

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