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Decreto fiscale auto e moto: cosa cambia

Via libera al decreto fiscale. Novità per l’Rc auto: a tutti i veicoli del nucleo familiare, auto e moto, potrà essere attribuita la classe unica di merito. Rinviate le sanzioni per chi non si dota di seggiolini anti-abbandono. E dal 2020 il bollo auto si paga online.

Rc auto familiare, stretta sugli evasori del bollo e slittamento dei seggiolini antiabbandono. Sono queste le principali novità previste dal decreto fiscale, collegato alla Legge di bilancio 2020.

Il provvedimento dovrà essere approvato entro il 25 dicembre. Andiamo quindi a conoscere i contenuti che riguardano il settore automotive.

Due o quattro ruote? Non fa differenza: arriva la classe unica di merito

Per inciso, la norma più importante riguarda la cosiddetta assicurazione “familiare” che permetterà a tutti i membri del nucleo di assicurare tutti i veicoli, indipendentemente che si tratti di un’auto o una moto.

Si tratta di una svolta rispetto alla legge Bersani del 2007 che permette di ereditare la classe di merito più favorevole sulla stessa vettura (quindi auto con auto o moto con moto). L’adeguamento scatterà a partire dal rinnovo della polizza.

In pratica se c’è un veicolo in prima classe (che sia auto, moto, scooter o quad), gli altri veicoli aggiuntivi saranno assicurati con la stessa classe (in questo caso la prima). Potranno quindi trasferire la Certificazione Unica migliore maturata sulle quattro ruote alle due ruote esibendo un certificato di stato della famiglia alla compagnia assicurativa. Questo è un documento autocertificabile che si può scaricare anche online.

Questo, a conti fatti, dovrebbe comportare un grande risparmio per le spese sulle assicurazioni dei veicoli in famiglia (si parla di un 53% in meno), variabile a seconda delle città.

Vita più dura per gli evasori con “PagoPA”

D’ora in poi per i “furbetti”, evadere il bollo auto sarà più complicato. Già, perché dal primo gennaio 2020 il pagamento della tassa di circolazione, come per tutte le altre imposte, si potrà effettuare soltanto tramite “PagoPA”, il portale di pagamento elettronico della Pubblica amministrazione.

Non più bollettini postali o utilizzo delle agenzie di pratiche auto. Tutto sarà svolto per via telematica, o sul sito o sull’applicazione mobile dell’ente.

In alternativa è possibile rivolgersi alle banche, attraverso i consueti sportelli oppure l’home banking, i punti vendita Sisal, Lottomatica, Banca 5, gli sportelli ATM abilitati e gli uffici postali.

I dati relativi alle tasse automobilistiche confluiranno inoltre in un sistema del Pubblico registro amministrativo (Pra) gestito dall’Aci.

Si tratta di un registro digitale che permette di incrociare i dati dei pagamenti del bollo auto con la banca dati del Pra cosicché le Regioni possano effettuare controlli più rapidi per scovare gli evasori.

Seggiolini anti-abbandono: lo stop dopo le polemiche

Aveva poi fatto discutere la legge che impone l’obbligo di installazione dei seggiolini anti-abbandono per i bambini con età inferiori ai quattro anni, di cui avevamo già trattato.
Soprattutto per il discorso delle multe previste per chi non li installasse.

In sostanza si riteneva necessario prevedere un periodo di transizione sia per permettere ai produttori di portare questi dispositivi sul mercato sia per informare i cittadini con apposite campagne.

Nel decreto fiscale è stato quindi concordato una moratoria delle sanzioni fino al 6 marzo 2020 in modo da dare tempo a tutte le parti di adeguarsi ai nuovi obblighi. Dopodiché non ci saranno più scuse che tengano.

Documento unico di circolazione: se ne riparla a novembre 2020

Mentre, ancora una volta, si assiste a un rinvio per il documento unico di circolazione che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2020. Rimarranno così ancora separati la carta di circolazione e il certificato di proprietà.

Una svolta attesa da anni ma che dovrà ancora aspettare. La riforma, varata nel 2017, con il decreto legislativo n. 98/17, aveva già subìto infatti diversi slittamenti.

L’ultimo in ordine di tempo comporterà l’avvio del nuovo regime al 1° novembre 2020. A meno di ulteriori sorprese, a questo punto facilmente prevedibili.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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