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Noleggio auto: la scelta che cresce sempre più


 Sia tra le aziende sia tra i privati crescono le scelte per il noleggio a lungo termine. In aumento quindi, anche nel primo semestre 2019, la mobilità pay-per-use, soluzione alternativa al classico acquisto dell’auto. L’incertezza economica e politica ha però influenzato le tendenze, portando a immatricolare vetture meno costose. Cala il Diesel, ma rimane in testa alle preferenze.

 Un fenomeno che cresce, anche più di quanto ci si aspettasse, pur trattando quantità ancora contenute rispetto al globale. Se rispetto al primo semestre dello scorso anno le immatricolazioni segnano -1%, la flotta delle auto a noleggio a lungo termine va invece in crescita e si avvicina al milione di veicoli (+13%). In questo pesa anche il clima di incertezza economica e politica, con un’altra spintarella data dalle campagne che vorrebbero contrastare i Diesel. 

Di fatto, ecco le aziende prolungare i contratti in essere  (ben oltre i classici 36 mesi) piuttosto che rinnovare il parco auto, scegliere più del solito le utilitarie e un po’ meno di prima i veicoli a gasolio (dal 75% al 66% delle vetture immatricolate dal noleggio a lungo termine), da qualcuno ritenuto erroneamente più impattante. Ad ereditare questa fetta della torta sono però tanti veicoli a benzina (con l’effetto paradossale dell’aumento delle emissioni di CO2). 

Del resto, interventi a livello locale e nazionale come “l’eco-bonus/malus” non hanno prodotto le fughe attese verso le alimentazioni alternative.

Queste le tendenze secondo i dati della ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore deiservizi di mobilità.

Il noleggio a lungo termine nei primi sei mesi del 2019 ha oramai quasi raggiunto quota 1 milione di veicoli in flotta (944.000 unità) e per la prima volta nei sei mesi iniziali dell’anno ha superato i 3 miliardi di euro di giro d’affari. 

Anche i privati verso una nuova mobilità

Nel primo semestre 2019 si è confermato il trend in crescita dei privati che, al posto dell’acquisto dell’auto, scelgono di prenderla in noleggio a lungo termine. Secondo stime dell’Associazione, è già stata superata quota 52.000 contratti. Si tratta di numeri ancora contenuti, ma lo sviluppo di questa soluzione è sempre più evidente. 

Le preferenze per il noleggio a lungo termine sono già più che raddoppiate negli ultimi due anni (da 25.000 nel 2017) e i margini di espansione sono enormi. Costo fisso e pacchetti “all inclusive” piacciono a tanti. 

L’incertezza economica e politica del momento ha portato tuttavia anche a dei controsensi di fatto. E’ il caso dell’aumento delle utilitarie nelle preferenze: 42.000 veicoli (+17% per una quota che oltrepassa il 25% del totale immatricolato a noleggio), a fronte di un calo degli altri segmenti, in particolare delle medie-superiori (35.000 e -13%). 

 I Diesel pagano dazio, ma restano al comando

 Le campagne “eseguite” contro i Diesel e relative limitazioni alla circolazione decise a livello locale, hanno provocato un certo calo nelle scelte di queste motorizzazioni anche nelle flotte aziendali a noleggio. 

Nei primi sei mesi dell’anno infatti, il gasolio ha perso complessivamente quasi 10 punti percentuali. Dal 75,5% è passato al 66,2% del totale immatricolato. Parecchio, ma come si vede anche così rimane saldamente in testa alle preferenze. 

I motori a benzina ne hanno guadagnato, passando dal 16,4% al 25%. Quasi tutte in crescita anche le alimentazioni alternative: 8.300 le vetture ibride (+9% rispetto allo stesso periodo del 2018), 3.400 le GPL (+19%), e la propulsione elettrica (quasi 1.500 auto per un +42%) ha ormai superato il metano, che va in calo (1.000 unità con -32%). 

Nella top ten delle vetture più noleggiate a lungo termine in testa si è confermata la Fiat Panda, seguita da Renault Clio, Lancia Ypsilon, Fiat 500X e Jeep Renegade. 

MotorAge.it – Redazione

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