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McLaren con Mercedes: le ragioni della scelta

È stato reso noto il divorzio, a partire dal 2021, tra McLaren e Renault per la fornitura di motori. La casa di Woking tornerà ad avere le power unit Mercedes, come ai tempi delle vittorie. Ma sul futuro predominano le incognite.

mclaren

La notizia era nell’aria da tempo e di certo getta qualche ombra sul futuro prossimo dei due team.

Renault e McLaren si separano e non rinnoveranno l’accordo di fornitura motori nel campionato di Formula 1, in scadenza dopo la stagione 2020.

La decisione, ufficializzata dai due team, è stata presa di comune accordo in quanto, come recita il comunicato diffuso dalla casa francese, «proiettandosi oltre il contratto attuale, nel 2021, è emerso che Renault e McLaren hanno ambizioni diverse per il futuro».

Ambizioni che per la McLaren sembrerebbero concretizzarsi nella volontà di tornare ai fasti di un tempo.

In tal senso, si può leggere la partnership, già confermata con Mercedes, che dal 2021 al 2024 fornirà la power unit alla casa britannica. Ma andiamo con ordine.

Una scuderia più performante

A conti fatti il bilancio può definirsi positivo. E i risultati in pista si sono visti tutti, soprattutto in questa stagione.

«Dall’inizio della nostra collaborazione – queste le dichiarazioni di Cyril Abiteboul, direttore generale di Renault Sport RacingMcLaren è passata dal 9° al 4° posto del campionato costruttori. Per diverse settimane, tutti gli elementi che rientrano in questa decisione sono stati sviscerati e soppesati nella misura in cui il 2021 sarà una stagione chiave per tutte le scuderie ed è importante avere oggi una visione più precisa delle forze e degli obiettivi che si dovranno affrontare. Questa decisione è in linea con la scelta di Renault di essere una scuderia completa mossa dall’obiettivo ambizioso di tornare in primo piano. Renault continuerà nel corso della prossima stagione ad onorare gli impegni assunti con McLaren Racing».

Attualmente McLaren occupa la quarta piazza nel Mondiale F1, seguita appunto da Renault, segno che la partnership sembra abbia fatto bene a entrambe.

Precedenti beneauguranti

L’interrogativo sorge allora spontaneo sui motivi della rottura. Pacifico che entrambi i team vogliano tornare a vincere.

In casa McLaren il titolo manca dal 2008, quando a trionfare fu un certo Lewis Hamilton (prossimo alla conquista del sesto Mondiale).

Più indietro bisogna andare per assistere all’ultimo successo della Renault, campione con Fernando Alonso nel 2005 e 2006.

In quest’ottica va letta la mossa di McLaren che, scegliendo le power unit Mercedes, può coltivare qualche speranza di entrare nel novero delle scuderie con chance di vittoria.

Il precedente è beneaugurante per la casa di Woking. Quando ha avuto i motori Mercedes, ha portato a casa i titoli (oltre a Hamilton, ci sono anche i precedenti di Mika Hakkinen nel 1998 e 1999).

A parole tutti amici

Che ci riesca ancora è tutto da vedere. Ma oggi i commenti positivi si sprecano. «La Mercedes è il riferimento come team e come costruttore di power unit – ha motivato così la scelta il direttore esecutivo della McLaren, Zak Brown. – Dunque è normale ci volessimo assicurare la relazione con loro. È un importante messaggio agli investitori, ai nostri dipendenti ai partners e ai tifosi sul nostro desiderio di tornare a lottare per le prime posizioni».

Soddisfazione anche sul versante Mercedes. Al momento le Frecce argentate non sembrano temere il peso di una concorrenza che possa arrivare dall’interno.

«Siamo felici del ritorno della McLaren all’interno della famiglia Mercedes. – questo il commento del team principal, Toto WolffÈ un accordo che guarda al futuro e all’inizio di una nuova era di fornitura di motori negli anni a venire. La McLaren sta rimettendo in piedi una struttura per tornare a vincere come in passato, speriamo di essere una pietra miliare per il loro ritorno alla competitività».

Difficile dire cosa succederà ora con Renault

Per il momento dunque sembra regnare la concordia tra i due team anche se prima che il matrimonio si possa celebrare, bisognerà attendere ancora un anno. L’ultimo con Renault.

E chissà con quale stato d’animo i due team collaboreranno. La professionalità impone appunto di onorare i propri impegni fino in fondo.

L’opportunità nell’aiutare una scuderia che potrebbe diventare presto ben più competitiva suggerirebbe altro.

Forse, a conti fatti, sarebbe stato meglio aspettare ancora un po’ di tempo prima di ufficializzare tutte le decisioni del caso.

Ma, come si suol dire, business è business. E spesso non conosce ragioni.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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