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Bimbi in auto: obbligatori i seggiolini anti-abbandono

Firmato il decreto che prevede l’obbligo di dotarsi dei seggiolini anti-abbandono per i seggiolini dei bambini con età inferiore ai quattro anni. Multe da 81 euro a 326 euro per chi non rispetterà la legge.

Bimbi in auto, obbligatori i seggiolini anti-abbandono

Mai più bambini dimenticati in auto

Questa legge era attesa da tempo, ma abbiamo dovuto aspettare che si compissero tante tragedie. Infatti dal 1998 in Italia sono state nove le morti di bambini dimenticati in auto. Sull’onda emotiva delle morti dei piccoli innocenti dimenticati, una legge era stata proposta a ottobre 2018: l’obbligo di un allarme antiabbandono sui seggiolini. La legge avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° luglio di quest’anno per tutti i bimbi sotto i 4 anni, invece il decreto attuativo non arrivò mai.

Ma questa volta ci siamo. L’obbligo di installazione dei seggiolini anti-abbandono sarà operativo verso la fine di febbraio, 15 giorni dopo che il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dove saranno descritte anche le caratteristiche tecniche dei dispositivi.

In attesa dei dettagli tecnici

I dispositivi anti-abbandono sui seggiolini dovrebbero ricordare al genitore alla guida la presenza dei figli piccoli nell’abitacolo dell’auto. Si basano su sensori applicati al cuscino del bebè che rilevano i movimenti, o le variazioni di peso, che tramite una app inviano notifiche via smartphone o fanno scattare un allarme.

Esistono in commercio sensori universali applicabili ai seggiolini già in possesso, oppure prodotti con il dispositivo già integrato all’interno, più pratici ma anche di durata limitata. Infatti batteria e software rischiano di diventare obsoleti dopo pochi anni. Per questo motivo le aziende in attesa dei dettagli tecnici, avranno un po’ più di tempo per adeguarsi alle disposizioni indicate nel decreto e garantire agli acquirenti che il prodotto possieda le caratteristiche tecniche stabilite. La tendenza è quella di ampliare il più possibile il numero di dispositivi, oltre a quelli già in commercio.

Un nodo importante da risolvere è il collegamento automatico a un sistema di comunicazione per l’invio di messaggi o di chiamate. Nel caso si tratti di un cellulare, questo potrebbe avere la batteria scarica o trovarsi in una zona non coperta da segnale, con conseguente impossibilità di funzionamento del sistema di comunicazione. Per ora si sa che il sistema dovrà attivarsi automaticamente e segnalare al conducente che sta funzionando correttamente. In più, in caso di necessità, l’allarme dovrà tradursi in segnali acustici e visivi che possano essere percepiti tanto nell’abitacolo quanto all’estero.

Quanto si dovrà spendere

Il prezzo per il dispositivo attualmente parte da 50 auro per arrivare ai 100 euro. Per incentivarne l’acquisto la Legge n. 117/2018 prevede dei contributi statali, ma per sapere effettivamente il loro ammontare e i soggetti che ne potranno beneficiare, occorre attendere la legge di Bilancio.
“In considerazione dell’importanza di questi dispositivi volti a scongiurare eventi tragici come quelli accaduti negli ultimi anni – descrive la nota del ministero – sono allo studio modalità per attuare l’agevolazione fiscale prevista per favorirne l’acquisto ed incrementare le relative risorse”.

La misura varata nell’ottica di evitare morti di bimbi come quelle che si sono verificate negli scorsi anni, prevede anche sanzioni amministrative. Chi non rispetterà la legge dovrà pagare una multa che parte da 81 euro per arrivare fino a 326 euro. A questi importi si aggiunge una decurtazione di 5 punti sulla patente.

Motorage.it – La redazione

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