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Nuova BMW Serie 1 118i: rivoluzione tecnica

TEST DRIVE della berlina del Segmento C della Casa di Monaco. Con la nuova BMW Serie 1 118 si passa dalla trazione posteriore alle ruote motrici anteriori. Il piacere alla guida sarà lo stesso di sempre? Lo scopriremo solo guidando.

Nuova BMW Serie 1 118i 2019

Nelle curve la risposta

La precedente BMW Serie 1, al pari dell’omonima prima generazione, adottava la trazione posteriore, il motore longitudinale ed era caratterizzata dalla perfetta distribuzione dei pesi sui due assali pari a 50:50. Tutto questo comportava doti eccellenti in termini di tenuta di strada e stabilità, ma anche il divertimento alla guida nelle curve tanto apprezzato dai piloti più sportivi, complice il sovrasterzo di potenza.

L’attuale BMW Serie 1 è passata a uno schema tecnico molto più convenzionale, ossia alla trazione anteriore e al motore trasversale. Ciò comporta, inevitabilmente, la maggior parte della distribuzione del peso all’avantreno (anche se alla BMW non dichiarano in quale percentuale), nonché l’aumento di lavoro per lo sterzo che deve gestire le ruote anteriori al contempo direttrici e motrici.

BMW Serie 1 è promossa a pieni voti

Il dubbio è quindi se l’ultima nata sia in grado di garantire lo straordinario piacere di guida dell’omonima progenitrice, tanto è vero che per scoprirlo abbiamo provato la versione 118i a benzina da 140 CV su un percorso ricco di curve. Innanzitutto i tecnici di Monaco hanno giocato “un asso nella manica”, creando il sistema ARB che, svincolato dal DSC, limita al massimo il sottosterzo di potenza tipico delle trazioni anteriori.

In effetti percorrendo allegramente curve di vario genere il comportamento è sostanzialmente neutro, rimanendo tale anche disinserendo il DSC e provando a “giocare” con i trasferimenti di carico. In altre parole, anche in questo caso la vettura non “smusa” e non c’è verso di far partire il retrotreno.

LMotorage.ito a nuova BMW Serie 1 è promossa a pieni voti in termini di tenuta di strada e stabilità, ma non riesce a coinvolgere il guidatore sportivo come avveniva con le precedenti edizioni a trazione posteriore. In altre parole, si dimostra più intuitiva e sicura ma meno divertente.

Abitabilità rivoluzionata in meglio

Il rovescio positivo della medaglia del layout motore trasversale-trazione anteriore è rappresentato dall’ottima abitabilità, decisamente superiore alle precedenti generazioni di Serie 1. Infatti si apprezza un notevole guadagno di spazio sia anteriormente che posteriormente. Ttanto che quattro persone viaggiano comodissime anche sui lunghi tratti (il quinto passeggero un po’ meno, ma abbiamo visto di peggio). Anche il comfort di marcia segna parecchi punti in più, grazie alle sospensioni che assorbono bene le asperità stradali. Senza peraltro cedere a eccessivi fenomeni di rollio e beccheggio) e alla buona insonorizzazione.

Motore: un 3 cilindri che non sembra tale

La BMW 118i della nostra prova è equipaggiata dal motore 3 cilindri a iniezione diretta di benzina, 1.499 cc con sovralimentazione BMW TwinPower Turbo, doppia fasatura variabile Vanos e Valvetronic. Si tratta di un motore assolutamente privo di vibrazioni, tanto è vero che si stenta a credere sia un 3 cilindri. La spinta è buona lungo un ampio arco di regimi. Le prestazioni prevedono l’accelerazione 0-100 km/h in 8”5/10, a fronte della velocità massima di 213 km/h.

Un motore degno del blasone BMW, insomma. Al pari del cambio automatico doppia frizione a sette rapporti (optional e presente sull’esemplare provato) sempre puntuale sia a salire di rapporto che nelle scalate. Senza dimenticare il comfort. Comfort che rappresenta, assieme alla massima sicurezza, una delle carte vincenti della nuova BMW Serie 1.

Gian Marco Barzan

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