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GP d’Italia: delirio Leclerc! Ferrari torna a vincere a Monza

 Monza torna a colorarsi di rosso Ferrari dopo nove anni. Charles Leclerc, dopo la vittoria in Belgio, concede il bis anche nel GP d’Italia conducendo la gara dalla prima all’ultima curva. Battute le Mercedes di Bottas e Hamilton. Si conclude così una settimana da ricordare per il Cavallino che festeggia al meglio i suoi 90 anni. 
Leclerc davanti a Bottas, GP d'Italia

 Come si suol dire, la classica settimana perfetta. Quella della Ferrari che, dopo aver festeggiato i 90 anni, scopre di avere in casa colui che è stato ormai ribattezzato da tutti come il “predestinato”. 

È la settimana perfetta, dunque, anche di Charles Leclerc che dopo la vittoria in Belgio riporta la Rossa sul gradino più alto del podio a Monza, nell’atteso GP d’Italia. Nove anni dopo Fernando Alonso

Le Mercedes sono state nuovamente battute, un inedito quest’anno. Per rivedere una doppietta Ferrari bisogna tornare all’inizio del Mondiale F1 2018, quando Sebastian Vettel s’impose nelle prime due gare. 

Sembra una vita: adesso l’uomo del momento nel circus è il monegasco, Charles Leclerc, il presente e il futuro della scuderia di Maranello. In soli sette giorni è stato restituito ai tifosi il senso di una stagione al di sotto delle aspettative. Che però non è ancora finita. 

Le Frecce d’argento salgono sul podio con Valtteri Bottas, 2°, davanti al compagno di team Lewis Hamilton che vede assottigliarsi di tre punti il margine in testa alla classifica (ora a +63). 

 Gerarchie ribaltate a Maranello

 La cronaca però impone di partire da Leclerc, perfetto in questi tre giorni in cui è stato per distacco il pilota più veloce in pista. Lo si vedeva già dalle prove libere, si è avuta la conferma nelle qualifiche chiuse davanti alle Mercedes di Hamilton e Bottas. 

In gara Charles fin dall’inizio ha saputo soffrire nei momenti topici e resistere all’assalto dei rivali anche quando ne avevano di più. Se qualcuno avesse avuto ancora dubbi prima del via, in questo momento è l’ex Alfa Romeo la prima guida del team di Maranello. 

Anche per la crisi conclamata di Vettel, ancora una volta disastroso. Finito in testacoda in avvio, il tedesco è stato penalizzato di 10” per aver colpito la Racing Point di Lance Stroll, una volta rientrato in pista. Di questo passo anche il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2020, non è più qualcosa di scontato. Anzi (si aspetta Verstappen ?).

Ma per una volta val la pena scacciare premonitori pensieri dopo una giornata come quella all’autodromo e godersi il momento. 

La Ferrari può ritenere a ragione di avere con sé un pilota dal sicuro avvenire, 22 anni da compiere il prossimo 16 ottobre. Nel cuore degli appassionati si dice già che può diventare come Villeneuve (con maggior fortuna, ovviamente).

Mercedes per i titoli, Ferrari per rilanciare la sfida

 Come detto, c’è nuovamente qualche motivo per assistere a un Mondiale che da tempo ha preso la direzione del team di Brackley.  

Le prossime gare sembrano sulla carta le più indicate per chiudere la partita iridate. A partire dal GP di Singapore, in programma il 22 settembre. 

Ci sono ancora da blindare i titoli piloti e costruttori mentre la Rossa punta a strappare la terza posizione in classifica a Max Verstappen, avanti di soli tre punti rispetto a Leclerc.  

Farlo significherebbe lanciare il guanto di sfida alle Mercedes in vista della prossima stagione, dove il Cavallino potrà contare su una certezza in più. Con la macchina giusta, Leclerc ha tutto per essere competitivo fin da subito.  

 Una battaglia a colpi di ruota. Con il brivido…

 La vittoria della Ferrari assume grande valore considerata la grandezza dell’avversario che ha cercato di guastare la festa, come fatto già nel recente passato. 

Ma che la musica potesse cambiare lo si era già percepito alla partenza con Charles Leclerc che tiene dietro Hamilton e Bottas

Invece, il suo compagno di team, Vettel, scattato 4°, al 6° giro  commette l’incredibile errore che lo relega in ultima posizione anche perché deve sostituire il musetto danneggiato nell’impatto con l’ignaro Stroll. Seb, al rientro in pista, viene addirittura doppiato. 

Sulla carta un problema in meno per le Frecce che possono guardare soltanto davanti. Un groppo in gola viene a tutti i tifosi ferraristi quando i due finiscono ruota a ruota ed Hamilton finisce fuori pista. 

In molti, ripensando a quanto successo in Canada con Vettel, temono per una penalizzazione ma Leclerc viene soltanto “richiamato” (per lui bandiera bianca e nera). Il Re Nero rimane comunque alle calcagna, incollato al giovane rivale. 

 Un finale al cardiopalma

 Al 36° giro Leclerc commette la prima sbavatura taglia alla Prima Variante ma anche in questo caso i giudici di gara non procedono ad investigazione. 

Destino vuole che nello stesso punto, sette tornate dopo, sbagli pure Hamilton, che perde così la posizione a vantaggio di Bottas. 

Ora il ferrarista può contare su 2” di vantaggio ma ancora non è detta l’ultima parola. Perché il finlandese ha gomme più fresche e a poco a poco si riporta sotto. 

Gli ultimi giri non sono adatti ai deboli di cuore. Di fatto Leclerc non si scompone e riesce ad involarsi verso la bandiera a scacchi più bella della sua vita. 

 Brillano anche Renault e Giovinazzi

Tra gli altri, da segnalare l’ottima prestazione delle Renault, 4° e 5° con Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg.  In tono minore le Red Bull: il migliore è Alexander Albon, 6°. 

Due posizioni più indietro troviamo Verstappen, incapace di superare Sergio Perez (7° con la Racing Point). Ottima invece la performance di Antonio Giovinazzi, 9° sull’Alfa Romeo. Chiude la top 10 Lando Norris (McLaren). 

  MotorAge.it  –  Andrea Sicuro

 

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