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Alfa Romeo Giulia e Stelvio 2020: confermato il restyling

l debutto a novembre. Per Giulia e Stelvio 2020 è previsto il potenziamento dei motori e inediti sistemi di assistenza alla guida. Il motore V6 2.9 bi-turbo passa da 510 a 520 CV.

Alfa Romeo Giulia e Stelvio 2020

Piccoli ritocchi estetici

Lo si sapeva da un po’ ma ora è arrivata la conferma ufficiale: leggero maquillage per Alfa Romeo Giulia e Stelvio, nel segno della continuità stilistica. Il Model Year 2020 delle vetture, infatti, porterà in dote piccole modifiche a livello dei gruppi ottici, colori della carrozzeria che si rifaranno alle tinte delle Alfa Anni 60 (tra cui il Verde Visconti già visto sulla Giulietta e, molto probabilmente, il Giallo Ocra) e allestimenti interni.

Il debutto è previsto a novembre e la presentazione internazionale avverrà, come ormai secondo tradizione, al Museo Storico Alfa Romeo di Arese. All’interno non mancheranno inediti allestimenti, mentre tra le novità più sostanziali figureranno diversi sistemi ADAS. Al riguardo, con l’arrivo di concorrenti come la nuova BMW Serie 3, in Alfa Romeo c’è una gran voglia di stare al passo con i tempi anche sotto questo profilo.

Motori potenziati

Stando a indiscrezioni, i motori a benzina di Giulia e Stelvio saranno potenziati. Il 2.0 Turbo passerebbe da 200 a 210 CV nella configurazione “base” e da 280 a 300 CV “secchi” riguardo l’allestimento Veloce. Inoltre nella Giulia quest’ultimo potrebbe essere associato anche alla trazione posteriore.

Il motore V6 2.9 bi-turbo di origini Ferrari destinato alle versioni Quadrifoglio, invece, avrà 520 CV invece degli attuali 510. In pratica verrebbero adottate le medesime modifiche delle serie speciali Alfa Romeo Racing, impianto di scarico Akrapovic compreso.

Non è ancora prevista una motorizzazione ibrida plug-in (anche se i tecnici Alfa Romeo starebbero lavorando sulla base del 2.0 Turbo Benzina per una potenza di sistema all’incirca di 350 CV), così come non dovrebbero esserci potenziamenti riguardo le unità 2.2 Diesel.

ESP disinseribile

Quadrifoglio a parte, una delle critiche rivolte a Giulia e Stelvio da parte di molti appassionati è l’impossibilità di disattivare il controllo elettronico di stabilità. Con buona pace di chi sosteneva che difficilmente con auto del genere ci si reca in autodromo, finalmente comparirà la possibilità di disinserire completamente ogni controllo elettronico dell’assetto.

Soprattutto per gli Alfisti d’antan, sarà un piacere in pista gestire un bel sovrasterzo di potenza al volante della propria Giulia o Stelvio a trazione posteriore. Con un telaio così riuscito, tanto da diventare il punto di riferimento assoluto nei rispettivi segmenti, era un peccato non poter sfruttare l’assetto al 100% in prima persona.

Aspettando il Tonale

Considerando i numeri di vendita attuali non propriamente entusiasmanti delle Alfa Romeo, USA a parte, sembrerebbe che il Tonale abbia subito un importante accelerazione nella fase di sviluppo. Compreso lo stanziamento di quasi 1 miliardo di euro per la produzione nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Non è da escludere che il suo debutto avvenga verso la fine dell’anno prossimo, anziché nel 2021 inoltrato. Che si sia deciso di utilizzare la piattaforma al 100% Alfa Romeo di Giulia e Stelvio?

Gian Marco Barzan

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