Debutterà il prossimo mese la seconda generazione del compatto crossover di casa Nissan. La nuova Nissan Juke attualmente è nella fase finale dei test su strada
Condannata al successo
Nell’attuale panorama automobilistico mondiale, per tutta una serie di circostanze che vanno dalle normative di sicurezza al contenimento dei costi di produzione, diventa sempre più difficile per i designer creare una vettura originale. Con la Nissan Juke, presentata nel 2010, tutto questo è avvenuto. Merito del suo look sbarazzino, anticonvenzionale e d’impronta fortemente giovanile è uno dei suoi assi nella manica.
Ora, dopo una notevole carriera a livello internazionale, la Juke sta per essere presentata nella sua seconda generazione. L’appuntamento è a settembre e, anche se nulla trapela dalla Nissan in proposito, l’obiettivo è di ripetere e perché no implementare l’alto indice di gradimento della versione precedente.
C’è tantissima Europa in lei
Impegnata in una serie di sessioni finali di test sul circuito di Millbrok, a nord di Londra, la Juke con camuflage lascia un po’ spazio alla fantasia. Ma neppure troppo se vogliamo, poiché “sotto la veste” si riconoscono le linee originali (debitamente ridisegnate) tipiche del modello. Sviluppata in Europa, Nissan Juke è il frutto di una proficua collaborazione tra diversi progettisti talentuosi. Progettisti che hanno lavorato in stretta sinergia per creare una vettura fortemente competitiva.
Infatti il modello è stato pensato e realizzato per soddisfare le esigenze dei clienti B-SUV in termini di design distintivo, nuove tecnologie e migliori performance per un maggiore piacere di guida. Tra le dotazioni tecnologiche anticipate dalla casa, spiccano ProPILOT, il sistema di assistenza alla guida già presente su Qashquai e Leaf, nonché un avanzato dispositivo di connettività.
Quanto alle dimensioni, queste aumentano per offrire maggiore spazio e comfort a guidatore e passeggeri. Il tutto senza intaccare minimamente l’agilità che da sempre caratterizza la vettura. Perché la Nissan Juke è anche molto molto divertente da guidare.
Gianmarco Barzan
