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Sbarco sulla Luna: Goodyear ci ritorna

Goodyear lancerà la navicella Space X CRS-18 il prossimo 21 luglio, nella settimana della ricorrenza del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. L’azienda diede un contributo alla missione del 1969. Intanto spunta proprio a Cape Canaveral una Corvette blu usata da Neil Armstrong, autore di quell’impresa.

Tornare sulla Luna cinquant’anni dopo il celebre sbarco. È quanto farà Goodyear che testerà alcuni pneumatici nello spazio nell’ambito di un progetto lanciato dal Laboratorio nazionale statunitense della Stazione spaziale internazionale (Iss).

Il lancio dello Space X CRS-18 è previsto per il 21 luglio, il giorno dopo il cinquantesimo anniversario dello sbarco dell’Apollo 11 sul suolo lunare.

Il contributo dato all’impresa

Tutti, soprattutto i più anziani, si ricordano l’impresa di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, che entrarono nella storia insieme alla loro navicella che per l’occasione aveva anche alcuni componenti Goodyear.

I freni permisero ai veicoli che li trasportavano di posizionare i missili sulle rampe di lancio. Un sistema di pulizia e condizionamento fornito dall’azienda diede modo ai motori di fare circolare azoto, ossigeno e idrogeno.

A completare la dotazione il telaio del finestrino del modulo di comando e il pannello su cui erano equipaggiati gli strumenti di atterraggio.

Quando l’Apollo 11 realizzò l’ammaraggio nell’oceano al suo ritorno sulla Terra, la capsula fu mantenuta in posizione verticale dalle sacche di galleggiamento per permettere agli astronauti di entrare nelle zattere di recupero.

Negli anni successivi, gli astronauti di altre missioni Apollo usarono un carrello per trasportare le attrezzature fotografiche, gli utensili per lo scavo e 35 sacche che avevano riempito di rocce lunari.

Il contributo alla ricerca

Dunque, Goodyear vuole chiudere un cerchio cominciato cinque decenni fa. L’azienda si dirigerà verso l’Iss e studierà la formazione delle componenti di silice, un materiale utilizzato per la produzione di gomme di serie.

Come spiega il Chief Technology Officer, Chris Helsel: «Goodyear è letteralmente andata sulla Luna e tornerà per portare a un altro livello le prestazioni dei pneumatici per i consumatori. L’esplorazione spaziale è stata fonte di ispirazione per moltissime innovazioni. Noi di Goodyear siamo orgogliosi dell’eredità della nostra partecipazione, che continua con questo esperimento in microgravità».

L’esperimento nello spazio sarà condotto grazie a un accordo siglato con l’Iss, in collaborazione con la Nasa, per sfruttare il laboratorio in orbita con dimostrazioni scientifiche e tecnologiche innovative in grado di portare vantaggi alla vita sulla Terra.

Gli astronauti condurranno l’esperimento sulla silice. Gli scienziati Goodyear effettueranno lo stesso esperimento nei laboratori dell’azienda e sulla Terra, per confrontare e analizzare i risultati ottenuti.

Armstrong e la sua Corvette blu: ora è un pezzo da collezione

Un altro particolare rende ancora più significativa la ricorrenza dello sbarco sulla Luna. Armstrong, prima ancora di salire sull’Apollo 11, era infatti diventato famoso per avere guidato due anni prima, nel 1967, una Corvette Sting Ray Coupé blu metallizzata.

La vettura, equipaggiata con un V8 da 390 CV e trasmissione a quattro rapporti, fu utilizzata fino al 1968, quando gli fu proposto un altro modello. Tutto questo in virtù di un contratto di comodato d’uso firmato dagli astronauti con la concessionaria.

La Corvette blu venne quindi ritirata e venduta a un dipendente della Nasa. Questi la conservò fino al 2012 quando fu acquistata dal collezionista Joe Crosby, ex ufficiale della polizia della contea di Brevard.

Quest’ultimo si è quindi dedicato al restauro dell’automobile. Ora si trova esposta in bella mostra al Kennedy Space Center Visitor Complex di Cape Canaveral.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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