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Salone auto 2020 a Milano: motivi e scenari

Ha fatto scalpore la decisione di traslocare il Salone dell’Auto 2020 da Torino a Milano. In piazza Castello ci saranno gli eventi dedicati alle auto elettriche. Citylife potrebbe invece ospitare alcuni appuntamenti in programma.

Ogni giorno che passa emergono sempre più particolari sulla decisione del trasloco, arrivata come un fulmine a ciel sereno, da parte degli organizzatori del Salone dell’auto che nel 2020 non si terrà più a Torino ma a Milano.

L’annuncio, ricordiamo, era stato dato da Andrea Levy, presidente di Parco Valentino dove si è tenuta l’esposizione negli ultimi cinque anni. «Seguendo la nostra vocazione innovativa, abbiamo scelto per il 2020 di organizzare la sesta edizione in Lombardia in collaborazione con Aci – ha detto Levy -. Sarà un grande evento internazionale, all’aperto e con una spettacolare inaugurazione dinamica a Milano nella giornata di mercoledì 10 giugno 2020. Ringraziamo la città di Torino per aver collaborato in questi cinque anni alla creazione di un evento di grande successo, capace di accendere sulla città i riflettori internazionali».

La manifestazione si terrà quindi dal 17 al 21 giugno 2020. Al momento si sa solo che gli avvenimenti relativi alle auto elettriche si svolgeranno in piazza Castello. Per le altre zone ci sono diverse opzioni. Citylife, il quartiere Fiera di Milano, è una delle zone papabili per ospitare alcuni degli eventi.

I dettagli del nuovo progetto e il nuovo logo saranno comunque svelati a settembre in una conferenza stampa ufficiale congiunta con le amministrazioni dei Comuni coinvolti.

A Torino volano gli stracci in giunta

La decisione, per certi versi inattesa visti anche i numeri positivi dell’ultima edizione (54 case automobilistiche, 700mila visitatori e oltre 2mila vetture speciali), ha inevitabilmente comportato alcuni strascichi polemici.

Dura la reazione del sindaco di Torino, Chiara Appendino, che, a caldo, si è detta «furiosa per la decisione del comitato organizzatore» aggiungendo che si tratta di «una scelta che danneggia la città».

Poi è arrivata la decisione del primo cittadino di rimuovere il suo vice Guido Montanari che aveva criticato la manifestazione. «Fosse stato per me, il Salone non ci sarebbe mai stato – aveva dichiarato -. All’ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via. Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori».

Alla base della decisione, ci sarebbe la volontà di dare all’evento una “vocazione innovativa” e un “respiro internazionale”.

Come spiega ancora Levy: «In questo Milano ci può aiutare. La scelta è stata quella di cercare dove serenamente possiamo continuare a fare il nostro lavoro rispondendo alla doppia responsabilità che abbiamo».

Il presidente di Parco Valentino ha poi parlato di un «clima non sereno all’interno del Comune. Da parte nostra si è operato nella massima trasparenza».

Una decisione storica

Dunque, il futuro dice Milano. Non si tratta in verità di una prima volta. La seconda edizione del Salone dell’auto, quella del 1902, si era infatti tenuta nel capoluogo lombardo, che era stato preferito alla città sabauda anche dal 1920 al 1937 (con l’eccezione della parentesi romana nel 1929).

Dopo un’interruzione di 11 anni, Torino è stata poi la sede dal 1948 fino al 2001. A causa della crisi del settore auto, l’esposizione non fu poi organizzata per 15 lunghi anni, fino al 2015 quando si è tornati ad allestire il Salone che ha acquistato la denominazione di “Parco Valentino – Salone & Gran Premio”.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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