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Ford Focus ST 2020: hatchback “travolgente”

 E’ appassionante già notare l’enfasi con cui Ford dipinge la rinnovata Focus ST; vien voglia di metterla alla frusta. Per gli appassionati della hatchback incattivita sono disponibili due motori: 2.3 turbo benzina da 280 CV e Turbodiesel da 190 CV. In Italia arriverà ora solo la cinque porte. 

 Di americano ha l’Ovale sul cofano e la filosofia “Ford Performance”, in giro per gli ingranaggi. Altrimenti la nuova Ford Focus ST ha un’un’anima completamente europea ed europeista. Ha il volto tipicamente da hatchback e il carico di cavalli che la riportano alla mitica Escort da corsa, che negli Anni 70 usciva dalle curve di sterrato rigorosamente di traverso. 

La Ford Focus ST ha un carattere da “sentire” con testa e cuore. La sua potenza va goduta, sia che nel serbatoio ci sia benzina, sia gasolio. È un animale per passeggiare in centro, o per aggredire un misto la domenica mattina presto, quando tutti si preparano per la messa e lasciano le strade deserte. 

 Dettagli che costruiscono la personalità 

 Lo stile è quello classico della Ford Focus ma la personalità è quella di una lince in caccia: il musetto presenta due calandre (sopra e sotto) con maglia più grande per ricordare i grandi radiatori delle sportive Anni 50 e 60. 

Presenta superfici esterne più pronunciate, quelle laterali di stile “baffato” e più sportivo, che si raccordano stilisticamente con il piccolo spoiler e le prese d’aria laterali. Il cofano motore mette in mostra generose nervature che risalgono fino a incontrare gli specchi laterali. 

Sui fianchetti (nemmeno tanto allargati e decisi) si notano le ruote da 19” con razze brunite, incorniciate da pneumatici da 235/35. Contengono generosi dischi autoventilanti, da 330 mm di diametro davanti e 302 mm dietro. In coda lo scudo porta due generosi scarichi e ben si nota il grande spoiler in cima al lunotto. 

 Telaistica passata in techno-palestra

 Il corpo vettura è più basso di 10 mm dallo standard. Inoltre la rigidità degli ammortizzatori è maggiore del 20% davanti e del 10% dietro, con sospensioni dotate di sistema CCD (Continuosly Controlled Damping). Questi monitora l’altezza delle sospensioni, posizione della scocca, input di sterzo e frenata. 

Il differenziale elettronico a slittamento limitato  (eLSD) è scelto non consueta per una vettura a trazione anteriore. Sulla versione potenziata con motore EcoBoost le accurate tarature del team Performance promettono magie nell’ingresso in curva. 

Con i nuovi Drive Modes la telaistica è integrata con quattro modalità di guida: Normal, Sport (si attiva con il pulsante sullo sterzo), Slippery e WET. Se è equipaggiata con Performance Pack è presente l’ulteriore modalità Track. Questi setup agiscono su trasmissione, differenziale elettronico, servosterzo EPAS, controllo di stabilità ESC ed Electronic Sound Enhancement che gestisce il sound dello scarico. 

 Potenza subito 

 Entrambe le varianti di motore sono con trazione anteriore (con sistema Torque Vectoring Control collegato al sistema frenante) e possono essere equipaggiate con cambio manuale a 6 marce o automatico a 7 rapporti. Quest’ultimo ad autunno viene proposto per le 2.3 EcoBoost nella variante con sistema Adaptive Shift Scheduling. Ovvero, tramite la centralina valuta le sollecitazioni di guida (strada o pista) per adeguare meglio al risposta. 

La Ford Focus ST già potente monta il 4 cilindri 2.3 benzina EcoBoost, sovralimentato con turbo a bassa inerzia. Sviluppa 280 CV a 5.500 giri e 420 Nm di coppia max. tra 3.000 e 4.000 giri. 

Da annotare la presenza di una specifica tecnologia sviluppata per la supercar Ford GT e per il pick-up Raptor F-150. Serve a ridurre il ritardo di risposta e rendere l’erogazione di potenza più rapida nelle modalità Sport e Track. In sostanza il sistema tiene aperta la valvola di aspirazione anche quando viene rilasciato il pedale dell’acceleratore per mantenere alta la velocità di rotazione del compressore. Questo porta ad avere la pressione di spinta immediatamente pronta.

La Ford Focus ST si può scegliere anche in versione Turbodiesel, che ha il motore a gasolio più potente montato su una Focus.. Il 2.0 Ecoblue sviluppa 190 CV a 3.500 giri e sviluppa 400 Nm tra 2.000 e 3.000 giri, ma con 360 Nm disponibili a 1.500 giri. 

 Prestazioni e colpi magici 

La Ford Focus 2.3 turbo vola sullo 0-100 coprendolo secondo i dati in 5,7 secondi. La 2.0 Turbodiesel impiega 7,6 secondi. 

Di serie sono equipaggiate con Ford Co-Pilot che include: Adaptive Cruise Control, Speed Sign Recognition, Lane Centring, Adaptive Front Lighting System, Predictive Light System e Sight Base Light. 

Particolarità, la tecnologia rev-matching (presentata sulla nuova Ford Mustang), inserita nel Performance Pack in opzione per le ST 2.3 EcoBoost a cambio manuale.

Serve nelle scalate più rapide. La gestione elettronica del motore comanda un piccolo “colpo” di acceleratore quando viene selezionata una marcia più bassa, anticipando lo sprint alla marcia che viene inserita. 

MotorAge.it – Stefano Regina

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