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Corvette Stingray 2020: la rivoluzione del motore posteriore

Ora la nuova Corvette Stingray (C8) potrebbe diventare la bestia nera per le supercar blasonate, quali Ferrari, Lamborghini, Porsche, Audi, McLaren. Per la prima volta con il motore centrale posteriore, la “Vette” acquisisce una nuova struttura e un design ispirato ai caccia del cielo. Per un prezzo che si annuncia molto competitivo.

 Da oggi la nicchia delle sportive due posti non è più la stessa. Era il lontano 1953 quando iniziarono ad arrampicarsi le radici Corvette. Ai tempi in Europa le GT erano le dominatrici assolute della nicchia. Vedi Alfa Romeo 1900, Aston, Martin DB2, Fiat 8V, Ferrari 250, Lancia Aurelia B20, Jaguar XK 120, Maserati A6 G e Porsche 356. In America, nello sviluppo di una vera corrente di sportive, si tendeva ad ammirare la bravura dell’”Al di qua” dell’Atlantico. 

Una nuova sportiva (nemmeno qualificabile come una GT perché lei stessa non aveva l’ambizione di qualificarsi così) entrava in listino. La nuova Chevrolet Corvette, animata da un, tutto sommato “interessante” ma poco volitivo 6 cilindri 4.6. Motore utilizzabile per rinvigorire la meccanica in qualche “garetta” locale, che però diventava espressione della sportività americana. 

 Prestanza da “americani” 

 Nessun obbiettivo di vincere lo scontro con le “furiose” sportive del Vecchio Continente (altra pasta, altre emozioni, altre strade). Eppure la Corvette, almeno Oltre Atlantico, ha prosperato ed è diventata un mito. Almeno a quelle latitudini: limiti di velocità di tutt’altro tipo, asfalto di tutt’altro tipo (si ricorda un sogghignante Frank Ponciarello dei Chips divertirsi con la sua Camaro sopra Los Angeles in un pomeriggio di libertà. Ma non aveva certo l’atteggiamento di una Catherine Tramell che, con la sua Lotus Esprit, scappa divertendosi dal Detective Nick Curran in Basic Instinct). 

Per sessanta sei anni la Corvette ha avuto il motore anteriore. E’ cresciuto fino a diventare un otto cilindri, si è potenziato ma la minestra non è mai cambiata. Sulla C6 di una decina di anni fa arrivò la Z06 con un poderoso sette litri aspirato. Di fatto, la Corvette non ha mai avuto serie intenzioni di manifestare una logica “europeista”. Possente, veloce… ma tutto sommato sempre comoda, “paciosa”, pacioccona. Fino a oggi.

 Il motore al centro: dietro!

 Con la Corvette C8, o Corvette Stingray cambia tutto. General Motors introduce il nuovo 8 cilindri V8 LT2 da 6,2 litri. E’ sistemato in posizione posteriore-centrale, una rivoluzione per gli amanti della “Vette”. Il motore in quel nuovo layout ha permesso una nuova distribuzione dei pesi e di raggiungere un nuovo equilibrio. 

Eroga ben 495 cavalli, 640 Nm di coppia e ha permesso di avvicinare il pilota al frontale, molto più vicino alle ruote. Insomma, al volante questi ha una nuova visione dell’asfalto, con il musetto ora più vicino al suolo.

 Design da parallelepipedo

 La forma di carrozzeria, del resto, è cambiata. Mantiene uno stile leggermente geometrico ma ora questo parte con una forma minimalista sul frontale e, mano a mano, si allarga verso il posteriore fino a concludersi in una coda larga e possente. Ad esaltare i toni, le larghe prese d’aria per il motore e quattro generosi scarichi in coda. 

I volumi hanno un aspetto aeronautico, volutamente i spirato agli F22, F35 e altri jet da guerra.

 Il nuovo layout del motore ha implicato la riprogettazione del telaio con maggiore focus sull’area del tunnel centrale e della rigidità torsionale. Come sulla generazione precedente anche la Corvette C8 ha il tetto rimovibile. Inoltre, per la prima volta nella sua storia, è disponibile anche con guida a destra per i mercati anglosassoni. 

Il telaio in alluminio prevede un baule sia davanti, sia dietro. La struttura ha previsto anche paraurti posteriore in fibra di carbonio.

 Prestazioni e prezzo

 La trazione posteriore è abbinata a differenziale a slittamento limitato e cambio doppia frizione. Le prestazioni dichiarate vogliono per ora focalizzarsi sul poderoso scatto da 0 a 100 km/h: solo 2,8 secondi. 

Il costruttore annuncia che il prezzo, sul listino americano, sarà inferiore a 60.000 Dollari. 

A richiesta è disponibile l’allestimento Z51 Performance Package, che prevede assetto più sportivo, rapporti del cambio modificati, freni potenziati e piccoli ritocchi estetici. 

MotorAge.it – Stefano Regina

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