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Buche stradali: manca il bitume per sistemarle

L’allarme è lanciato dalla Siteb: mancano le materie prime per sistemare le buche stradali. La denuncia arriva nel momento in cui i lavori sono sempre più in aumento (+18%) dal 2007 ad oggi.

Cresce la manutenzione ma non l’impiego di bitume per rattoppare le buche stradali. Questa la denuncia registrata dall’associazione Strade italiane e bitume (Siteb).

Il quadro, del resto, parla chiaro. Nei primi cinque mesi dell’anno i rattoppi delle buche stradali hanno registrato una crescita pari al 18 per cento, un record negli ultimi 12 anni. Tuttavia risulta ancora in calo la produzione di bitume, la componente principale dell’asfalto e indicatore fondamentale dello stato di manutenzione delle strade.

Un problema non di poco conto se si pensa che la stagione estiva è climaticamente la più propizia per mettere il cartello di cantieri in corso.

Aziende al palo e conducenti a rischio

Manca dunque la materia prima sul mercato per poter procedere alla sistemazione delle buche stradali. Ciò si riflette anche sulla sicurezza degli automobilisti, oltre che sulla manutenzione delle auto.

Di queste problematiche ne è consapevole l’associazione Siteb. «Oggi le nostre imprese vivono un paradosso – rileva il presidente di Siteb, Michele Turrini -. Da una parte sussistono condizioni di mercato favorevoli che non vedevamo da tempo. Finalmente dopo anni di blocco la domanda di lavori stradali è tornata a crescere, così come gli appalti banditi dalle pubbliche amministrazioni. Lo “Sblocca Cantieri” potrebbe portare ulteriori benefici in tal senso, sembrano ormai alle spalle anche gli effetti negativi legati all’entrata in vigore del Codice appalti. Dall’altra parte, però questa crescita è frenata da una carenza di materia prima (il bitume) che rischia di essere del tutto insufficiente per il mercato nazionale dei lavori stradali. Le nostre imprese sono pronte a operare, ma senza bitume resteranno ferme al palo».

Oltre al danno c’è anche la beffa

Ma oltre al danno c’è da registrare anche la beffa. Perché la scarsità della materia prima ha prodotto un’impennata dei prezzi del bitume che da gennaio a oggi ha subìto un incremento di oltre il 15 per cento.

Una complicazione in più che non fa che rendere ancora più amara la pillola da indorare.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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