MotorAge New Generation

Vincere da teenager. La prima volta… non si scorda mai

 – Correre in auto è bello ma vincere… lo è ancora di più – Parola di teenager, pilota e aspirante giornalista. Parole di una giovanissima promessa del volante che MotorAge sta “allevando” anche come promessa nel ruolo di giornalista. Tra tanta passione, è arrivata la sua prima vittoria in gara. Felicità di una svolta, che merita di essere raccontata.

Mi chiamo Luca Bortot, ho 17 anni, vengo da Pieve di Cadore ed ormai da qualche mese scrivo per Motorage, alternando ciò alla mia attività come aspirante pilota (nonostante il poco budget) in Croazia e Slovenia, all’interno del Rally in Circuit Championship, campionato di rally in pista dove si sfreccia a grandi velocità tra chicane e tornanti…

Al mio fianco, sul sedile di destra, un altro giovanissimo: Il suo nome è Nicolò Lazzarini, viene da Padova ed ha compiuto da poco 18 anni.
Nonostante abbia iniziato da poco a correre (dopo un passato nelle regolarità turistiche), ha vinto la finale di Rally Italia Talent tra i Navigatori non licenziati Aci, mostrando grande talento ed elevata professionalità.

 Per i giovanissimi, l’inizio della magia.

 Lo scorso weekend, il 3 e 4 maggio, siamo stati impegnati nel secondo appuntamento stagionale, all’autodromo Raceland di Krko, dopo che a Febbraio una sfortunata foratura ci ha tolto da un sicuro podio di classe 500 Trophy.

Il trofeo riservato alle piccole di casa Fiat è una chicca del RIC, che permette con un budget di soli 1000 euro a gara la partecipazione a bordo di una Fiat 500 1.4 aspirata gestita dalla factory laziale P&G Racing, combattendo contro una folta schiera di veloci piedi “pesanti”, giovani e meno giovani.

Ormai è da circa un annetto che cavalco l’onda di questo campionato, avendo corso in svariate gare con Renault Twingo Lema Racing (in Slovenia decisamente avvantaggiate per la loro grandissima maneggevolezza) e Fiat 500 P&G, riuscendo a dimostrare ottime cose in vari frangenti. Purtroppo, per varie coincidenze sfortunate tra cui problemi tecnici e forature, mai concretizzate in podi finali.

A dirla tutta, quando ho debuttato a 15 anni, Febbraio 2018, non ero mai salito in una macchina da corsa, ma pian piano con il tempo sono riuscito a prendere il feeling. Cosa non facile a causa della non possibilità economica di fare corsi di guida avanzati o giornate di test, anzi. Invece siamo costretti a mettere a freno l’irruenza in gara per non rischiare esosi danni.

 Poco budget, ma tanta passione e forza di volontà.

 Detto ciò, per la seconda mia gara con Lazzarini, con il quale mi trovo davvero bene a correre, abbiamo cercato di prepararci in stesura note, lettura e conteggio giri anche grazie all’ausilio di Teamspeak e di un simulatore di guida, rFactor.

Bando alle ciance, l’elenco iscritti ci assegnava il “pettorale”, o meglio, numero di gara, 18, a fronte di iscritti nel trofeo capaci di prestazioni migliori.

Dopo il venerdì sera della “trasferta” italo-slovena, la mattina della gara, con grande anticipo, alle 7:40 eravamo già al circuito. Nervosi. Nonostante il team non fosse ancora presente, le vetture erano già lì ed abbiamo iniziato ad apporre gli adesivi degli sponsor. Cosa  importante, visto che è solo grazie a loro se possiamo metterci tuta e casco.

Dopo questa fase, giusto il tempo di attaccare i numeri e gli adesivi dell’organizzazione, per poi trovarci catapultati al briefing piloti con un imperativo: “Non bisogna sbagliare i giri”. “Giro in meno equivale a due minuti di penalità”, Intento non semplice visti i layout della pista prescelti ed il numero elevato di giri da percorrere.

 Ore 10: ricognizioni.

Si ritorna in macchina, finalmente! Dopo vari mesi, infatti, è stato davvero bello ritrovarsi avvolti dal sedile OMP, in procinto di prendere le “note” (in gergo rallystico) delle varie prove speciali.

Con le nostre usate Nankang semislick stradali ci siamo accorti subito del grip nullo della pista. Davvero non si stava in strada, con pioggia e freddo che avevano dato vita ad una patina all’apparenza quasi ghiacciata.

Dopo questa fase, disputata in “abiti civili” ed a velocità contenuta, è stato tempo d’indossare lo Stilo WRC Des e l’OMP Tecnica S per lo Shakedown, una fase in cui si provano le vetture da gara a velocità elevate senza però essere cronometrati.

Tre giri, e confidenza presa, pressione gomme affinata; andiamo con 2.0 all’anteriore e 2.1 al posteriore. Nemmeno il tempo di un caffè e la nostra gara è cominciata, con la PS1 di solo un Km per definire l’ordine di partenza.

Disastro! Ci accorgiamo che la pressione delle gomme è troppo elevata, la vettura instabile e due gomme sono molto, troppo usurate, tanto che vengono prontamente cambiate dal team. Peccato solo l’essere relegati a partire… quarti, ma comunque molto vicini come tempi ai tre di testa.

 Il Cronometro diventa amico…

Dopo questi aggiustamenti siamo stati subito catapultati nel secondo tratto cronometrato, di ben sei giri.

Il ritmo è stato ottimo, i rischi pochi e la prova…vinta! Ci troviamo subito primi di trofeo 500, con ben 20 secondi di vantaggio visto che gli altri concorrenti tra errori e giri sbagliati a causa dell’asfalto viscido si sono, per così dire, attardati!

Il terzo tratto, denominato Raceland B, è la ripetizione replicata della PS2, vale a dire il circuito intero ripetuto per sei volte, con le condizioni dell’asfalto leggermente migliori.

Noi non rischiamo, perché non vogliamo compromettere anzitempo la gara e il “tratto buono”.  Così dal 6:02.90 alziamo il tempo di quattro secondi, portandolo a 6:06.73, consci di riuscire comunque a gestire il vantaggio.

 La mente, oltre al piede…

 Alla fine il nostro tempo di PS2 viene abbassato solo di qualche centesimo, dimostrando che la nostra scelta ha pagato, non facendoci perdere quasi nulla.

Quarto tratto, cambia il percorso, e i giri diventano sette. Purtroppo perdiamo vari secondi per il traffico e far passare una vettura decisamente più potente.  E…scivoliamo di sette secondi, senza ovviamente prendere rischi, difendendo la nostra posizione.

Sulla PS5 stessa storia, rimaniamo “incastrati” tra gli altri concorrenti e smarriamo qualche secondo, senza però preoccuparci troppo, in quanto ancora 35 secondi ci rimanevano di vantaggio, ed un grande margine ancora da sfruttare.

 L’acqua come Colpo di Scena.

 Inizia a piovere, ed il tracciato diventa scivolosissimo: Non ci conviene andare a spingere come forsennati e rischiare di girarci o di fare cavolate peggiori. Piuttosto meglio andare con calma e prendere confidenza con la nuova realtà del fondo, man mano. C’è una vittoria in palio!

Forse 11 secondi persi sono troppi, ce ne accorgiamo. Abbiamo gestito forse eccessivamente, tanto che nella ripetizione abbassiamo enormemente il nostro tempo. Sempre andando con relativa cautela, e stavolta non perdendo quasi nulla, rimanendo con ancora 25 secondi di margine.

 Il momento di tornare adattaccare…

 Sinceramente, non siamo andati lì solo per gestire, e sulla PS8 è il momento di tornare ad attaccare!

L’inizio prova è promettente. Nei primi intermedi siamo in vantaggio su tutti, poi il nostro avversario principale, Didonè, commette un errore e ci troviamo con il secondo scratch parziale della gara. Risultiamo decimi nell’assoluta (su oltre 24 auto) consolidando la nostra posizione in vista dell’ultimo tratto.

Ci viene comunicato che i giri dell'”ultima “maxi-prova” sarebbero passati da 10 a 9, orientandoci di conseguenza nel calcolo giri.

La tensione è elevatissima, tanta la paura di un errore, di una foratura, di un guasto… Timore amplificato anche durante la speciale da un rumore sordo, un ”tonf” molto forte proveniente dall’anteriore, quasi fosse un possibile cedimento repentino del semiasse.

Lazzarini, ogni volta che passiamo su un cordolo, mi urla “non dobbiamo rischiare!”. I giri avanzano in uno spazio-tempo che sembra infinito. “Giro 2”, “giro 3”, “giro 4”, la prova sembra interminabile, i rumori improbabili aumentano ma…arriva l’ultimo km!

 Missione compiuta! E’ tutto vero!

 Curva a sinistra, ancora una sinistra che chiude, 50 metri e…..”ABBIAMO VINTO!” A bordo della vettura esplodono urla di gioia per quello che è appena accaduto; ce l’abbiamo fatta!

Una soddisfazione incredibile, la prima vittoria, la prima coppa “1° di classe”.  Qualcosa che non si scorderà facilmente, anche perché non abbiamo fatto né danni e nemmeno errori.

Eccoci dunque alla premiazione, a ritirare le nostre coppe del vittorioso 500 Trophy e della ottima nona posizione assoluta conquistata, facendo subito delle foto di “rito” con i trofei da archiviare.

Ed è qui che devo ringraziare La Regina del Poker, Driver TV, Epic Rally Tribe, ovviamente Nicolò Lazzarini, tutti voi che ci seguite e soprattutto la mia famiglia per supportarci in questa “pazza” avventura.

 E il sogno continua.

Ovviamente per noi non è finita, mancano ancora le gare RIC di Agosto e Dicembre.

Ma, ancora più importante, stiamo creando un progetto davvero molto importante nei rally in pista italiani per questo fine anno, con l’unico problema al momento rappresentato dal budget…

Insomma, la soddisfazione è incredibile, e l’aver fatto tutto da solo come “autodidatta” navigato da quasi un mio coetaneo aggiunge quel pizzico di magia…

Ci vediamo l’8-9 Agosto, nuovamente in gara per stupire ancora!

Grazie a tutti e seguiteci anche sulla pagina Facebook Luca Bortot, oltre che sui sempre mitici MotorAge.it e sui Social Motorage New Generation !

 Luca Luk Bortot

Exit mobile version