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Formula E Roma: Evans è il nuovo re “elettrico” della Capitale

Fuochi d’artificio nella seconda edizione dell’e-Prix di Roma, che incorona Mitch Evans. Il neozelandese della Jaguar la spunta nel duello con Lotterer e si rilancia in un torneo che viaggia ancora sui binari dell’incertezza. Primo podio in Formula E per Vandoorne. D’Ambrosio torna in vetta al Mondiale. 
E-Prix Rome – start

Una delle gare più belle della stagione di Formula E, nella giornata più attesa dal pubblico italiano. La seconda edizione dell’e-Prix di Roma non ha tradito le aspettative, esattamente com’era accaduto lo scorso anno quando il Mondiale di Formula E aveva debuttato all’Eur con le sue monoposto elettriche.

La gara tra le strade romane ha incoronato il settimo vincitore diverso in altrettante sfide, confermando l’incertezza di un torneo senza padroni assoluti. I regolamenti e le tecnologie hanno esaltato lo spettacolo, e si è ben visto nell’e-Prix d’Italia.

La prima coppa di Jaguar

A spodestare dal trono Sam Bird, trionfatore della scorsa edizione, ci pensano Mitch Evans e la Jaguar Racing che ottengono entrambi la prima vittoria nella serie. 

Una grande soddisfazione per la scuderia inglese, arrivata dopo la rescissione consensuale del contratto con Nelson Piquet Jr. Una scelta motivata dai risultati poco brillanti ottenuti dal team in questo avvio di stagione. 

Il pilota neozelandese la spunta su André Lotterer della DS Techeetah e Stoffel Vandoorne su HWA

In classifica generale torna al comando Jerome D’Ambrosio, a +2 su Antonio Felix Da Costa, +3 su Lotterer, + 4 su Evans e +7 su Lucas Di Grassi.Cinque piloti in soli sette punti, a testimonianza di un equilibrio che ancora non accenna a spezzarsi. 

DS Techeetah si ritrova invece al comando della classifica dei Team, giusto prima di andare a correre in casa. Per il prossimo appuntamento bisognerà aspettare solo due settimane. Il 27 aprile si vola in Francia, a Parigi.

Per il titolo c’è un nuovo pretendente

 Il maltempo ha contribuito a rendere ancora più pazza la sfida. Nella Capitale ha smesso di piovere poco prima del via. Pronti via e Maximilian Günther (Geox Dragon) finisce a muro in un maxi tamponamento che coinvolge altri cinque piloti, tra cui Bird. 

Bandiera rossa e corsa sospesa per 50’ per permettere ai piloti di rimettere a posto i cocci. Si riparte da zero, annullando i primi due minuti di gara. 

È Lotterer, partito dalla pole position, a condurre le danze. Alle sue spalle Evans, voglioso di riscattare le qualifiche beffarde del mattino che lo avevano visto perdere la prima piazza all’ultimo, a vantaggio del tedesco.  

Il neozelandese è bravo a rimanere incollato alla ruota di Lotterer, superato nell’ultimo stint di gara con un sorpasso durissimo che ha portato le due monoposto a sfiorarsi. 

Le posizioni di testa restano così fino alla bandiera a scacchi, per una vittoria che consegna al torneo un altro protagonista da qui fino alla fine. In un campionato senza padroni, c’è spazio per sperare.

Gioiscono anche Vandoorne e la HWA, che completano il podio, il loro primo nella categoria elettrica. Quarto Frijns della Virgin che la spunta nel duello con la Nissan di Buemi. 

Top e flop in gara

Alle loro spalle finiscono fuori dai giochi gli attesi Edoardo Mortara e Felipe Massa, costretti al ritiro per problemi alle loro Venturi. Week-end difficile sopratutto per BMW i – Andretti Motorsport, che dopo le belle speranze, a Roma va in calo e si ritrova solo con il nono posto di Felix Da Costa e il 17° di Alex Sims.

Non è un fine settimana romano da ricordare neppure per il campione in carica Vergne. Il francese della DS Techeetah, finito 7° ma penalizzato e retrocesso in quattordicesima posizione, a causa di un sorpasso vietato in regime di bandiere gialle. Ne beneficia D’Ambrosio, scattato 20° in griglia e capace di risalire fino all’ottavo posto, dietro a Di Grassi.

Un piazzamento che, come detto, gli consente di tornare in vetta a una classifica che rimane comunque cortissima e ancora suscettibile di decisivi mutazioni. Del resto, la Formula E ci ha ormai abituato a tutto in questi anni, e così sarà fino alla fine.

MotorAge.it New Generation – Andrea Sicuro

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