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Motor Show: cambia tutto e diventa Festival

Il Motor Show di Bologna cede il passo al “Motor Show Festival – Terra di Motori”. Primo test in scena per quattro giorni a Modena, dal 16 al 19 maggio 2019. 

Ultima conseguenza delle difficoltà degli ultimi anni, il Motor Show di Bologna come lo conoscevamo alza le braccia. Bologna Fiere e Promotor anno deciso per un taglio completamente diverso, quello del Festival, nel cuore della MotorValley emiliana.

Un format probabilmente più passionale, sportivo, o meno legato agli umori delle Case automobilistiche, che ultimamente non rispondevano più in coro come un tempo. Come sappiamo si sono succedute assenze importanti. 

Tuttavia il Motor Show di Bologna, nelle sue leggere modifiche, era riuscito ancora ad avere numeri importanti di pubblico. Ma questo non è abbastanza, il marketing vuole altro e di più. 

 Il futuro nella Terra dei Motori. 

Così il direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone, alla conferenza a cui è intervenuta la stampa specializzata, ha reso l’annuncio ufficiale. Cioè il cambio di data, di location e format, anche come risposta ad altri Saloni europei.

Il futuro del Motor Show ricollocato nel cuore della ‘Terra di motori’, avrà un piano pluriennale che diventa piano di marketing e di sviluppo territoriale e turistico. Un nuovo progetto all’apparenza più agile e flessibile, un Festival più che un salone inteso in modo tradizionale.

 Perché Modena. 

Modena si trova a 30 minuti di distanza da Bologna, ugualmente legato a tutte le principali arterie di comunicazione. Inoltre, da non dimenticare che Gruppo BolognaFiere comprende anche ModenaFiere, con padiglioni e capacità allestitive notevoli. 

Modena ha un autodromo, a favorire spettacolo, performance dei veicoli e test drive. Il territorio, inoltre, conta già su un circuito museale straordinario che si connetterà al Motor Show, ed è considerato una specie di Università del mondo automotive. 

Dalla sua unione con l’Università di Bologna, Ferrara e Parma, ma anche con le più importanti realtà del settore Ferrari, Lamborghini, Dallara, Ducati, HaasF1Team, HPE COXA, Magneti Marelli, Maserati, Pagani, Scuderia Toro Rosso è nata la “Motorvehicle University of Emilia-Romagna”.

A differenza del salone bolognese, per Motor Show – Terra di Motori è stata scelta la primavera inoltrata, per permettere meglio al pubblico di godere degli spettacoli all’aperto. 

 La cultura dei motori avrà il suo peso. 

Il Motor Show che arriva a Modena, proverà a cambiare parecchio la sua formula, con la rassegna accompagnata da eventi sul territorio incluso un circuito museale regno dell’arte motoristica. Realtà sia pubbliche sia private che vanno dal Museo di Enzo Ferrari al Museo Ferrari a Maranello, dal Museo Pagani di San Cesario a quelli di Lamborghini e Ducati. fino alle collezioni di auto storiche di Righini nel castello di Panzano a Castelfranco e a quella di Umberto Panini. Ci sono già oltre 500mila visitatori annui calcolati per i due musei Ferrari di Modena e Maranello.

I programmi sono in definizione, e una nuova unità operativa che ora risponde a ModenaFiere (con amministratore delegato Paolo Fantuzzi), dovrà a breve sviluppare il progetto.

  Redazione MotorAge.it 

 

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