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La Jaguar XJ festeggia i 50 anni a Parigi

Otto generazioni della lussuosa ammiraglia sono partite dallo stabilimento di Castle Bromwich e hanno raggiunto la capitale francese. Presente anche la versione speciale Jaguar XJ 50, realizzata appositamente per festeggiare i 50 anni.

Una vettura rivoluzionaria

1968, Salone di Parigi. Sir William Lyons, un nome che non ha bisogno di presentazioni, porta al debutto la Jaguar XJ. Si tratta della prima vera e propria berlina di lusso sportiva, con tenuta di strada e maneggevolezza degne di un coupé e perfino migliori rispetto a quanto propone la E-Type. La linea della XJ è modernissima, l’andamento del padiglione ricorda il mondo dei coupé ed eleganza e sportività convivono alla grande.

All’interno, non molto spazioso in verità, un trionfo di pelle Connolly e radica ma anche una completissima strumentazione che le auto di oggi si sognano. Non mancano le raffinate sospensioni a quadrilateri deformabili e l’equilibrio garantito dalla trazione posteriore, la XJ è molto precisa da guidare sulle curve veloci.
Due sono le motorizzazioni dello storico 6 cilindri in linea bialbero nato sulle leggendarie XK. Un 2.8, non molto brillante e propenso a bucare i pistoni come fossero “di carta velina” e il più riuscito 4.2.

Il successo della vettura è tale che saranno otto in totale le generazioni della Jaguar XJ fino a oggi, con stile sostanzialmente invariato ma evoluzioni impressionanti. Come motori 6 cilindri in linea, V12, V8 aspirato e sovralimentato, perfino dei V6 turbodiesel a partire dalla settima generazione XJ350. Inoltre un V6 a benzina e un 4 cilindri turbocompresso.

Il 4 cilindri, presente sull’attuale serie, offre performance eccezionali ma pare sia particolarmente gradita ad alcuni appassionati del modello. Ora la Jaguar XJ compie 50 anni e con otto esemplari di altrettante generazioni, ha viaggiato da Castle Bromwich (Regno Unito) a Parigi per festeggiare come si deve.

Dalla XJ del 1968 alla XJ50 del 2018

Le otto generazioni del convoglio che ha viaggiato dal Regno Unito a Parigi è stato composto da XJ Series (1968), XJ Series II (1973), XJ Series II Coupé (1973), XJ Series III (1979), XJ40 (1986). Poi la XJ X300 del 1994, probabilmente la generazione più riuscita di sempre insieme alla XJ X308 (1997) e la XJ X350 (2003, la prima con architettura in alluminio di derivazione aeronautica. In coda la XJ X351 del 2009 dal design rivoluzionato rispetto alle altre e la XJR575 2017 capace di raggiungere i 300 km/h in pochi secondi. Chiude il convoglio XJ50 2018, la serie speciale prodotta per i 50anni del modello.

e ha viaggiato dal Regno Unito a Parigi è stato composto da XJ Series (1968), XJ Series II (1973), XJ Series II Coupé (1973), XJ Series III (1979), XJ40 (1986). Poi la XJ X300 del 1994, probabilmente la generazione più riuscita di sempre insieme alla XJ X308 (1997) e la XJ X350 (2003, la prima con architettura in alluminio di derivazione aeronautica. In coda la XJ X351 del 2009 dal design rivoluzionato rispetto alle altre e la XJR575 2017 capace di raggiungere i 300 km/h in pochi secondi. Chiude il convoglio XJ50 2018, la serie speciale prodotta per i 50anni del modello.

Del resto suo Ian Callum, Direttore Design Jaguar ha affermato: “ Quella della Jaguar XJ è una storia ricca di stile, fascino e prestazioni, che negli ultimi 50 anni l’hanno trasformata in una vera icona del mondo automobilistico. Per questo è giusto renderle omaggio in un modo speciale. Quando ho iniziato a lavorare in Jaguar, la XJ era già un’icona stilistica, quindi far parte di una storia lunga oltre mezzo secolo è per me un privilegio assoluto. Nel reinterpretare le versioni moderne abbiamo sempre prestato la massima attenzione alle sue origini”.

In attesa della prossima generazione

A questo punto ci chiediamo: “Come sarà la nona generazione della Jaguar XJ?” Anche se, ovviamente, da Coventry non trapela nulla al proposito, possiamo immaginarla come un’evoluzione stilistica della serie attuale ma con qualche richiamo in più al passato. Ma la vera e propria rivoluzione, paragonabile quasi a quella avvenuta nel lontano 1968, potrebbe riguardare le motorizzazioni. Non è da escludere, infatti, una gamma al 100% elettrica. “E se il buongiorno si vede dal mattino, con i 400 CV della I-Pace…”

Motorage.it -La redazione

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