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Jaguar F-Pace SVR: con il V8 vado al massimo

Test drive del SUV Jaguar da 550 cavalli. Per la F-Pace SVR altissime performance e lo stile di sempre [VIDEO].

Numeri importanti

Il modello più sportivo del SUV a marchio Jaguar non è solo una vettura veloce. La Jaguar F-Pace SVR è un SUV certificato SVO, che significa garanzia di prestazioni, massime performances e non solo. Il motore 8 cilindri a V di 5 litri è sovralimentato mediante un compressore volumetrico che contiene l’esuberanza di 550 CV, 660 Nm di coppia, 0-100 km/h in 4”3/10 e raggiunge la velocità massima di 283 km/h.

Su strada

Una volta alla guida si fa ben presto a scoprire e apprezzare tutta l’esuberanza del motore, poiché basta sfiorare appena l’acceleratore per ritrovarsi alle prese con una spinta impressionante. Sulle strade normali, infatti, meglio mettere il cambio automatico in Drive e tenere il classico “filo d’acceleratore”, gustandosi tutta l’elasticità di marcia (anche nell’ottavo rapporto) che solamente un motore plurifrazionato e, per giunta, sovralimentato riesce a garantire.

Ma quando si spalancano i cancelli di un circuito, allora arriva il momento di spingere al massimo la F-Pace SVR, selezionando istintivamente i programmi di funzionamento più sportivi e utilizzando il cambio Quickshift in manuale. E finalmente ecco una leva centrale che va tirata per salire di rapporto, e spinta per scalare. Però, a voler essere proprio puntigliosi, le scalate della trasmissione Quickshift (è il nome dell’onnipresente cambio automatico ZF8) potrebbero essere ancor più veloci. Mentre nel salire di marcia l’immediatezza e anche una certa “botta” negli innesti, soddisfa appieno.

A suo agio tra i cordoli

Per rendere prestazionale un suv delle dimensioni e della massa di Jaguar F-Pace SVR sono necessari correttivi mirati sull’assetto. Nel realizzare questa vettura, la Divisione SVO (Special Vehicles Operations) ha rivisitato completamente l’autotelaio, partendo comunque da una base di assoluta eccellenza. Poi sono stati adottati nuovi gruppi molle ammortizzatori, con la rigidità aumentata davanti del 30% e dietro del 10% e i moti di cassa sono ridotti ai minimi termini. Tutto questo si rende evidente nelle staccate al limite, nelle forti accelerazioni dove tutti i 550 CV sono “chiamati a raccolta”. E ovviamente, quando si va alla ricerca della massima accelerazione laterale (1g) in assetto stabilizzato nelle curve.

La trazione integrale aiuta non poco il comportamento dinamico, grazie soprattutto al fatto che in condizioni normali di aderenza l’intera coppia è inviata al posteriore. Quindi, in pista l’agilità viene esaltata alla grande. Se poi aggiungiamo le sospensioni a controllo elettronico, e i layout a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente (schemi che assicurano un recupero di camber ottimale nelle curve) allora avremo il quadro completo della situazione. Senza dimenticare le qualità dello sterzo, diretto ma non direttissimo e caratterizzato dal giusto carico alle alte velocità.

L’estetica è rimasta pressoché simile a quella delle altre F-Pace. Peròsi distingue con paraurti specifici, estrattore d’aria e quattro “minacciosi” terminali di scarico Muscolose anche le prese d’aria sul cofano motore, gli sfoghi vicini ai passaruota anteriori e le ruote dedicate. Come dire il tipico understatement Jaguar, anche in presenza di 550 “scalpitanti” CV di un motore V8 che “urla come non ci fosse un domani”, è rimasto intatto.

Motorage.it – La redazione

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