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In giro per il mondo con Nissan Leaf

Dalla Polonia al Giappone, a bordo di una vettura 100% elettrica. Questa l’originale trovata di Nissan e dell’esploratore polare Marek Kaminski, che ha percorso 16 mila chilometri a bordo della Nissan Leaf.

Attraversare da solo i territori intercontinentali per un viaggiatore esperto può sembrare una passeggiata di salute, almeno per chi non è un addetto ai lavori.

Certo, se poi il tragitto in questione viene compiuto a bordo di un’auto elettrica, acquista quasi il significato di un’impresa.

Stiamo parlando del viaggio di 16 mila chilometri completato nei giorni scorsi dall’esploratore polare polacco Marek Kaminski, che ha guidato la Nissan Leaf dalla Polonia al Giappone.

L’iniziativa rientra nel progetto NoTrace Expedition, che mira a promuovere spostamenti ecosostenibili anche nelle lunghe percorrenze.

Per rendere l’idea dell’impresa in numeri, basti pensare che durante il percorso sono state effettuate in totale 53 ricariche. La distanza maggiore giornaliera è stata pari a 493 km per un’autonomia media di 250 km

L’impensabile diventa ordinario.

Il viaggio a zero emissioni è iniziato a maggio da Zakopane, in Polonia, e ha coinvolto in tutto otto Stati di due continenti.

Lituania, Bielorussia, Russia, Mongolia, Cina e Corea del Sud sono stati i Paesi segnati dal passaggio della Nissan Leaf, fino alla destinazione finale di Tokyo.

Mutate condizioni atmosferiche e di guida che di sicuro non devono aver reso agevole il compito di un pilota che nel 1995 è entrato nel Guinness dei primati per esser stato il primo uomo a d aver raggiunto da solo nello stesso anno entrambi i Poli Nord e Sud.

Marek Kaminski ora si appresta a rimettersi al volante per affrontare il viaggio di ritorno. Altri 16 mila chilometri per completare un’avventura partita con un duplice scorso, come spiegato dal diretto interessato.

“Questo viaggio non ha come unico obiettivo quello di arrivare a destinazione ma si propone di dimostrare le potenzialità della mobilità elettrica nell’ottica della maggiore sostenibilità. L’auto e le tecnologie come il ProPilot hanno dato prova di notevoli capacità anche in situazioni di guida difficili e persino in aree remote con infrastrutture minime siamo riusciti a mantenere Leaf carica e scattante”, ha dichiarato Kaminski.

Di certo per ora c’è la (riuscita) trovata pubblicitaria della casa nipponica che ha scelto un modo originale per far parlare di sé. Vedremo fino a dove la porterà.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro


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