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Nuovi tutor autostradali in vigore dal 25 luglio

 La Corte d’Appello di Roma aveva imposto il loro spegnimento. Dal 25 luglio entrano a regime i nuovi tutor autostradali, in via provvisoria e sperimentale lungo 16 tratte. L’obiettivo è estenderne l’utilizzo all’intera rete autostradale.sistema-safety-tutor

Avevano fatto discutere nei mesi scorsi, dopo che una sentenza della Corte d’Appello di Roma ne aveva imposto lo spegnimento. Ora, proprio mentre si avvicina il classico esodo estivo, rientreranno in vigore, seppur sotto un altro nome e soltanto in via sperimentale.

Dal 25 luglio saranno attivi i nuovi tutor autostradali che rimpiazzano quelli preesistenti. Per inciso, tolti a causa della nota vertenza tra Autostrade per l’Italia e l’azienda toscana Craft su una presunta violazione del brevetto. Il nuovo sistema di rilevazione di velocità media “SICVe-PM”sarà attivo soltanto in 16 tratte, ma l’intenzione sarebbe quella di estenderlo all’intera rete autostradale.

 Tratte sotto la lente d’ingrandimento.

Lo si apprende dal comunicato ufficiale sul sito dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps). “Dal 25 luglio verranno riattivate le prime tratte del sistema Tutor nuova omologa SICVe-PM con questi obiettivi: miglioramento prestazionale e indipendenza del software per il riconoscimento delle targhe”.

Le prime tratte su cui i nuovi tutor autostradali sono stati installati sono state individuate secondo determinati standard di sicurezza. Si tratta dell’autostrada A10 che collega Genova a Ventimiglia, la galleria di Base Direttissima A1 Milano-Napoli (l’Autostrada del Sole) e la A16 da Baiano ad Avellino.

Le scelte non sono affatto casuali: parliamo di “punti sotto osservazione”, in quanto risultano le tratte più affollate dagli italiani durante le vacanze. Sono interessati dall’esperimento anche i “tratti lungo le principali direttrici A1 e A14 con i più alti tassi di mortalità pre-tutor”.

 Meno rischi di errore.

I sensori saranno presenti sui 333 portali su cui erano in funzioni i vecchi tutor. Quanto al nuovo sistema, dal punto di vista pratico, cambia poco o nulla per il viaggiatore. Il nuovo sistema SICVe-PM dovrebbe offrire un’accuratezza maggiore nel riconoscimento delle targhe grazie al software PlateMatching, che permette di abbinare tra di loro le immagini verosimili in fase di rilevamento.

Prima accadeva infatti che la targa del veicolo in uscita non venisse letta correttamente e non si abbinasse alla targa in entrata e quindi che entrambi i fotogrammi fossero inutilizzabili. Cosicché si potrà risalire ai reali responsabili di un’infrazione e i conducenti avranno maggiori garanzie dal punto di vista della sicurezza.

Redazione MotorAge.it

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