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La Maserati 3200 GT compie vent’anni

Storia del modello che ha inaugurato il rilancio del Tridente, riportandolo ai fasti di un tempo. Maserati 3200 GT ancora oggi incarna perfettamente la filosofia del marchio.


Un capolavoro di Giugiaro

Esattamente vent’anni fa la Maserati diffondeva le prime foto ufficiali della 3200 GT, modello che verrà poi presentato al Salone di Parigi nell’ottobre 1998. La vettura segna il ritorno della Casa di Modena nell’olimpo delle supercar, dopo anni di mediocri Biturbo e derivate. Lo stile, opera di Giorgetto Giugiaro, è semplicemente magnifico con forme classicamente morbide ma non sfuggenti, un’eleganza innata e tutta quella sportività cui è lecito aspettarsi da una Maserati.

Originali i gruppi ottici posteriori “a boomerang”, che rendono la vettura riconoscibile anche di notte e da una certa distanza. Altrettanto riusciti appaiono gli interni, disegnati dal Centro Stile Lancia, con un vero e proprio trionfo di raffinata pelle Connolly. Peccato che in tutto questo tripudio di lusso e buon gusto vi sia una caduta di tono, ossia le bocchette di climatizzazione prese direttamente da modelli Alfa Romeo molto meno costosi.

Nell’orbita della Ferrari

La 3200 GT nasce quando la Maserati è sotto l’egida della Ferrari, con la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo per entrambe le Case. Il percorso di rilancio del Tridente, fortemente voluto e ottenuto da Montezemolo, non passa solo per un nuovo modello, ma anche attraverso la ristrutturazione dello storico stabilimento di Via Ciro Menotti a Modena, nonché la riqualificazione delle maestranze. Entrambi aspetti che contribuiranno a far raggiungere un altissimo livello qualitativo delle vetture, francamente mai visto prima riguardo le Maserati.

Tecnica raffinata, prestazioni eccezionali

Nel dettaglio, la Maserati 3200 GT è un coupé a 4 posti caratterizzata dal motore V8 3.217 cc sovralimentato mediante due turbocompressori, erogante 370 CV di potenza massima. La trazione è rigorosamente posteriore e le sospensioni prevedono il meglio in quanto a schema, ossia a quadrilateri deformabili su entrambi gli assali. Inoltre, gli ammortizzatori sono a controllo elettronico, hanno due tarature (Nomale e Sport) e ben 14 livelli di smorzamento.

Quanto alle prestazioni, Maserati dichiara lo 0-100 km/h in 5”5/10, a fronte della velocità massima di 280 km/h. Riguardo il cambio, si tratta di un manuale a 6 rapporti, mentre a partire dal 1999 sarà disponibile la versione con l’automatico BTR a 4 marce. In questo caso l’accelerazione 0-100 km/h si compie in 5”7/10 e la velocità di punta è pari a 270 km/h.

Comportamento da intenditori

Fin quando l’ASR è inserito (l’ESP non è previsto), la Maserati 3200 GT rimane relativamente facile da guidare, fermo restando il fatto che gestire 370 CV tutti sulle ruote posteriori non è un “gioco da ragazzi”. Le cose cambiano quando dopo aver tenuto premuto per qualche secondo un apposito pulsante (della serie “sei proprio sicuro di quanto stai facendo?”), il suddetto controllo di trazione si disinserisce. A quel punto è necessaria una perfetta padronanza del controsterzo e dei riallineamenti, poiché la coda tende a “partire” con ben poco preavviso.

Personalmente a suo tempo ho provato due Maserati 3200 GT, una con cambio automatico e l’altra con il manuale di serie, tenendo sempre inserito l’ASR. Il risultato è stato un comportamento neutro, sincero e comunque redditizio in termini di guida sportiva, anche in un circuito come Jerez de La Frontera. Qui la 3200 GT ha rivelato tutta la sua anima di sportiva “purosangue”, trovandosi a proprio agio tanto nelle curve quanto nelle staccate al limite. E la progressione forte e costante del V8 3.2 sovralimentato ha sempre portato a velocità altissime, quasi senza accorgersene.

Il tutto accompagnato da un sound rabbioso e melodioso nel contempo, tanto da farmi domandare: “ma chi ha mai detto che i motori turbo sono troppo silenziosi?”

Gian Marco Barzan

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