International Engine Awards: i vincitori e le polemiche
Poche novità e tante, forse troppe riconferme. Anche quest’anno sono stati assegnati gli International Engine of The Year Awards. Spiccano (tra molte perplessità e qualche polemica) gli ennesimi successi di PSA e Audi, che hanno tirannizzato le categorie 1-1.4 litri e 2.5 litri di cilindrata. I motori Tesla sono invece riconosciuti come quelli più “ecologici”.
Sono stati assegnati anche quest’anno i premi internazionali per il Motore dell’Anno. La ventesima edizione della rassegna annuale, cui partecipano giornalisti e case automobilistiche da tutto il mondo, ha decretato dunque i suoi propulsori migliori nelle rispettive categorie.
La palma di vincitore assoluto è andata alla Ferrari 3.9 V8 Biturbo, montato sulle 488 GTB, Spider e Pista. Sbaragliata la concorrenza del 3 litri 6 cilindri di Porsche e del motore “fratello” Ferrari 6.5 litri V12 (vincitore della categoria oltre i 4 litri di cilindrata e del premio di Nuovo Motore), distanziati rispettivamente di 288 e 328 punti. Si tratta della terza vittoria consecutiva per il V8 italiano, che si è imposto anche nella categoria da 3 a 4 litri vincendo anche il riconoscimento di miglior Motore Prestazionale. Dunque, il Cavallino grande protagonista della competizione, con cinque statuette portate a casa. In una competizione che ha visto in verità moltissime riconferme, che ora andiamo a vedere nel dettaglio.
Mancano le alternative. O forse non le si vogliono trovare.
Due sono i casi più eclatanti da segnalare. Intanto per il quarto anno consecutivo il 3 cilindri turbo benzina PureTech 110 S&S e 130 S&S del gruppo PSA, risultato di nuovo il migliore nella categoria da 1.0 a 1.4 litri. Il propulsore è in grado di erogare una potenza da 110 a 130 CV a 5500 giri al minuto con coppia massima di 230 Nm.
Mentre sono addirittura nove i successi consecutivi del propulsore Audi 2.5 TFSI nella classe da 2.0 a 2.5 litri. Se non si può ancora definire un’egemonia, poco ci manca. In questo caso sono stati apprezzati i 400 CV del rinnovato motore di Audi RS3, disponibili a solo 1700 giri al minuto, con coppia di 480 Nm. Caratteristiche sono valse la palma di vincitore, secondo il parere dei 65 giurati chiamati a decidere. Giudizi che non possono tuttavia non sollevare qualche perplessità e far storcere il naso. Almeno ai detrattori del “eoty”. Lungi dal criticare la bellezza e gli indubbi vantaggi portati da questi due propulsori in termini di efficienza e riduzione dei consumi. Così come il grande lavoro fatto dai due costruttori nell’affinare questi due motori avvicinandoli alla perfezione. Né si vuole criticare l’autorevolezza e l’imparzialità dei giudici, ci mancherebbe.
Tuttavia noi stessi crediamo alquanto inverosimile che in tutti questi anni nessuna casa abbia mai creato una unità motoristica alternativa in grado di raggiungere gli stessi standard di qualità, o addirittura superarli. Di esempi ne potremmo trovare facilmente. Qualche dubbio se si tratti ormai di un riconoscimento per lo più “politico” è quindi quantomeno lecito porselo. Forse che in alcuni casi il nome del brand abbia un peso specifico maggiore del prodotto presentato?
Tra conferme e novità. Con Tesla grande Regina.
Conferme arrivano anche dal BMW 1.5 ibrido della i8, che ha vinto nella classe 1.4-1.8 litri. Mentre s’interrompe il dominio del Ford 1.0 Ecoboost, spodestato dal trono nella categoria sotto un litro, vinta dall’1.0 turbo di Volkswagen.
Tra le altre cose, c’è anche da segnalare il grande successo di Tesla nelle classifiche dedicate ai motori a zero emissioni. L’azienda di Elon Musk ha stravinto nelle categorie “Powertrain elettrico” e “Motore ecologico”, con vantaggi abissali sui rispettivi concorrenti BMW. Nella prima, il distacco ottenuto dal power-train elettrico montato sui modelli Tesla Model S, Model X e Model 3 ha raggiunto quota 127 punti. Nella seconda, il gap sull’ibrido 3 cilindri 1.5 litri aumenta a 138 punti di differenza. Un vero abisso.
Di seguito sono riassunti tutti i nomi dei vincitori.
Risultati International Engine of the Year Awards 2018
Motore internazionale dell’anno: Ferrari 3.9-litri biturbo V8
1-1.4 litri: PSA Peugeot Citroen 1.2-litri 3 cilindri turbo
1.4-1.8 litri: BMW 1.5-litri 3 cilindri ibrido
1.8 litri-2 litri: Porsche 2-litri turbo
2-2.5 litri: Audi 2.5-litri 5 cilindri turbo
2.5-3 litri: Porsche 3-litri 6 cilindri turbo
3-4 litri: Ferrari 3.9 litri biturbo V8
Oltre litri: Ferrari 6.5-litri V12
Powertrain elettrico: Tesla
Motore ecologico: Tesla (Tesla Model S, Model X, Model 3)
Nuovo motore: Ferrari 6.5-litri V12
Motore prestazionale: Ferrari 3.9-litri biturbo V8
Sotto 1 litro: Volkswagen 999cc 3 cilindri turbo
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro
Una risposta
[…] a tre cilindri sfrutta la sua piccola turbina in modo davvero efficace. Non a caso è un propulsore pluripremiato del gruppo […]