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Ferrari Portofino, massima espressione della GT italiana

Vi raccontiamo in dettaglio i segreti della nuova vettura di Maranello, che prende il nome di una delle località più suggestive della costa ligure. La Ferrari Portofino è il modello più versatile della gamma.


Alte prestazioni e comfort

La Ferrari Portofino, la nuova Gran Turismo V8 del Cavallino Rampante, si colloca al vertice del segmento grazie alla combinazione di performance pure e versatilità, alla quale si uniscono un divertimento di guida e un comfort a bordo unici sul mercato. Grazie ai suoi 600 CV, la Ferrari Portofino è la più potente convertibile a offrire contemporaneamente un tetto rigido retrattile, un baule capiente e una notevole abitabilità. Il tutto arricchito da due posti dietro utilizzabili per brevi percorrenze.

Ottimo il design del tetto RHT, dal disegno completamente rivisitato, che può essere aperto o chiuso in appena 14 secondi.  Adesso può essere azionato con l’auto in movimento a bassa velocità per migliorare la fruibilità della vettura. Grazie alla nuova sagomatura del bagagliaio, la Ferrari Portofino è inoltre in grado di trasportare due cabin trolley in versione spider oppure tre in configurazione coupé ed è dotato di vano passante per gli sci. Evidentemete idonea in ogni occasionie, la nuova Gran Turismo V8 Ferrari rappresenta un connubio ideale di design, tecnologia e prestazioni.

Tecnologie inedite

La Ferrari Portofino beneficia di una forte riduzione di peso complessivo, grazie all’adozione di nuovi componenti dal designo innovativo. Merito anche dell’utilizzo di inedite tecnologie di produzione. Questo, abbinato all’incremento di 40 CV rispetto alla precedente California T, porta a un sensibile miglioramento delle performance. Naturalmente con una corrispondente riduzione delle emissioni. Inoltre, benefici alla dinamica del veicolo derivano dall’introduzione, per la prima volta su questo modello, dello sterzo con servoassistenza elettrica. Senza dimenticare il differenziale elettronico di terza generazione E-Diff3 e le ultime evoluzioni dei controlli elettronici delle sospensioni SCM-E, integrati dall’ESP Premium 9.1.

Motore

Partendo dalla famiglia di turbo 8 cilindri a V, i tecnici della Ferrari hanno lavorato su più fronti per fornire un’erogazione di 600 CV a 7.500 giri/min., equivalenti a 156 CV/litro. Naturalmente è stata necessaria l’introduzione di nuovi componenti meccanici specifici e una taratura dedicata del software di gestione motore. La massima efficienza meccanica è garantita dai pistoni e bielle con geometria innovativa e realizzati in lega di alluminio ad alta resistenza, insieme ai condotti di aspirazione hi- tumble dalla forma speciale.

Le prestazioni lungo tutto l’arco dei giri sono ottimizzate dal sistema ion-sensing, dotato di controllo della detonazione adattivo cilindro per cilindro, e dalla funzionalità multi-spark. Le perdite di carico sull’impianto di aspirazione sono state ridotte tramite un nuovo percorso più diretto della linea di alta e bassa pressione. Mentre il sistema di scarico beneficia di nuovi condotti e di un nuovo collettore di scarico realizzato con una monofusione.

L’ulteriore miglioramento dell’efficienza meccanica è garantito dalla pompa dell’olio a doppio livello di pressione, in grado di limitare fino al 30% la richiesta di potenza idraulica rispetto ad una pompa classica. L’impiego di un nuovo intercooler in grado di incrementare il raffreddamento dell’aria e, allo stesso tempo, di minimizzare la resistenza fluidodinamica contribuisce al raggiungimento delle prestazioni del motore.

Nessun ritardo della sovralimentazione

Anche il motore della Ferrari Portofino è privo di turbo lag, con una risposta all’acceleratore sempre inferiore a 1 secondo. Questo in particolare grazie a una serie di soluzioni tecnologiche. Come l’albero piatto, che garantisce una maggiore compattezza e contenimento delle masse e migliora la fluidodinamica. Oppure le turbine compatte, meno soggette alle forze inerziali e dotate di tecnologia twin scroll che riduce l’interferenza delle onde di scarico fra i cilindri, aumentando il livello delle pulsazioni di pressione di ingresso al turbo.
In particolare il collettore di scarico monofuso, è dotato di condotti di eguale misura per ottimizzare le onde di pressione nella turbina. Inoltre, il motore della Ferrari Portofino impiega il Variable Boost Management, il software di controllo propulsore sviluppato da Ferrari che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata.

Al salire delle marce (dalla terza alla settima) viene aumentata la quantità di coppia disponibile, fino a raggiungere i 760 Nm nel rapporto più alto. Tutto ciò ha permesso di potere utilizzare nelle marce più alte dei rapporti più lunghi, utili a contenere consumi ed emissioni. Allo stesso modo e possibile adottare curve di coppia sempre crescenti nelle marce più basse, dando così una costante sensazione di spinta.

Sound d’autore

Nel pieno rispetto della tradizione Ferrari, ogni motore possiede un timbro di voce che lo rende unico. Così anche la Ferrari Portofino è caratterizzata da un sound specifico. Oltre alla nuova linea di scarico sono state adottate, per la prima volta in assoluto, le valvole bypass elettriche che danno vantaggi in termini di precisione e velocità di attuazione. Queste valvole garantiscono un sound differenziato nelle varie situazioni di utilizzo della vettura.

Più in dettaglio, all’accensione motore la valvola viene tenuta chiusa per ottenere un sound contenuto e moderato. Posizionando il manettino in Comfort, la valvola viene comandata per ottenere un sound più marcato e riconoscibile. Chiaramente ideale nei contesti urbani e nei lunghi spostamenti. Invece, in posizione Sport la valvola di apre e permette di ottenere un sound più coinvolgente e sportivo, dalla zona più bassa del contagiri al limitatore. La Ferrari Portofino è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 3”5/10, da 0 a 200 km/h in 10”8/10 e di raggiungere la velocità massima di oltre 320 km/h.

Indubbiamente performance superiori a quelle di ogni concorrente diretto. Il tutto assecondato da una serie di fattori che vanno dalle raffinate sospensioni ai controlli elettronici più evoluti. Senza dimenticare i freni carbo ceramici e soluzioni aerodinamiche strettamente derivate dalla Formula 1 che assicurano la massima deportanza.

Gian Marco Barzan

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