MotorAge New Generation

La nuova sfida di Alonso: la 24 Ore di Le Mans

 E’ ufficiale l’ingaggio del pilota spagnolo che gareggerà nel Mondiale Endurance con la Toyota. Ma sarà a bordo della McLaren anche nel campionato F1. Per conquistare la Triple Crown.

Come uno stacanovista, Fernando Alonso non lascia la Formula 1 ma raddoppia i suoi sforzi e rilancia le sue ambizioni. Nella prossima stagione lo spagnolo correrà nel Mondiale Endurance 2018-2019 con il team Toyota Gazoo Racing. Obiettivo la conquista della 24 Ore di Le Mans, senza dubbio la gara più prestigiosa in programma nel WEC.

Un impegno che non distoglierà le attenzioni dell’ex campione del mondo dal legame con la McLaren, riconfermato quest’anno dopo una stagione con più bassi che alti. La scuderia inglese ha deciso dunque di “accontentare” Alonso, favorito anche dall’elasticità dei calendari delle due competizioni che non si sovrapporranno mai tranne in una sola occasione. Alonso salterà infatti soltanto l’appuntamento di Fuji, che giunge in concomitanza con il GP di Austin, negli Stati Uniti, il prossimo 21 ottobre.

Insomma, una nuova sfida per il pilota di Oviedo, il cui futuro rimane comunque ancora da decifrare. Non è un caso infatti che il due volte iridato abbia manifestato l’intenzione di provare nuove corse, dopo un passato glorioso nel circus. Già lo scorso anno ha saltato il GP di Montecarlo per partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis, conclusa con un ritiro a bordo della McLaren Honda. Mentre più recentemente ha corso la 24 Ore di Daytona. Un’altra esperienza chiusa invero senza gloria: soltanto 38° sulla Ligier LMP2 del team United Autosports. Ma che molti interpretano come un chiaro segnale del fatto che Alonso possa decidere di abbandonare definitivamente la Formula 1, una volta concluso l’accordo con la McLaren.

 Obbiettivi: Hill e la Triplice Corona.

“Non è un segreto che vorrei vincere la Triplice Corona: GP di Monaco F1, Indy 500 e 24 Ore di Le Mans. Sarà una grande sfida, ma sono pronto e ansioso di battermi. Sono felice che la squadra abbia capito l’importanza che attribuisco a questa sfida che, lo ribadisco, non mi distoglierà dall’obiettivo principale che resta la Formula 1 ed essere competitivi in ogni GP. Sono convinto che non siamo lontani dal riuscirci”. Così Fernando Alonso ha commentato il via libera concesso dalla McLaren. Come confermato anche dal direttore generale del team britannico, Zak Brown, “Avevamo sempre detto che avremmo sempre considerato ogni opportunità singolarmente, caso per caso, e sappiamo entrambi che nel 2018 la priorità è ottenere il successo in Formula 1”.

La McLaren, va detto, va detto, ha mostrato grande signorilità non opponendosi a una legittima aspirazione professionale del proprio pilota di punta. Del resto, la conquista della Triple Crown è un’impresa riuscita soltanto a Graham Hill, che fece sue le tre corse tra il 1966 e il 1972. Eguagliare quel risultato non sarebbe un mero riconoscimento platonico ma darebbe ancora più lustro a una carriera che ha visto Alonso grande protagonista, con due titoli Mondiali conquistati insieme alla Renault. Ma senza fare alcuno sconto. Lo spagnolo guiderà la Toyota numero 8 con Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi, rilevando il sedile occupato fino allo scorso anno da Anthony Davidson che rimane il pilota di riserva. Ma soltanto per le gare non in conflitto con le corse di Formula 1.

 Una scelta romantica e azzardata.

Secondo una cera corrente di pensiero, sarebbe inevitabile pensare a un graduale disimpegno di Fernando dalla F1, dopo anni intensi sul piano nervoso e dopo aver vinto tutto ciò che si poteva vincere. Ma prima di tutto viene il professionista. Riscattarsi con la McLaren dopo un’annata non propriamente felice rimane infatti un obiettivo da non trascurare. Sarebbe il miglior regalo d’addio, in caso di divorzio tra le parti a fine stagione. Poi, come logico, viene l’ambizione che nel caso dell’ex campione del mondo è rimasta ancora intatta.

La sfida che gli si presenta davanti non è semplice, visto il calendario fitto di impegni che attende l’ex ferrarista. Nell’ordine, i test di Barcellona il 26 Febbraio, cui farà seguito a Marzo il GP inaugurale in Australia e il 5 maggio la 6 Ore di Spa-Francorchamps, che aprirà il WEC. La 24 Ore di Le Mans cadrà invece nel weekend del 16-17 giugno, nel mezzo tra i GP di Monaco e di Le Castellet, in Francia, che torna quest’anno a far parte del circus. Fondamentale sarà arrivare all’appuntamento nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche. Ma a un combattente come Alonso le sfide ad alto coefficiente di difficoltà piacciono e anche parecchio.

MotorAge.it – Andrea Sicuro

 

 

Exit mobile version