MotorAge New Generation

Jaguar E-Pace D180 AWD: bella, veloce ma in sovrappeso

Impressioni di guida.

Il nuovo SUV compatto della Casa di Coventry diventerà senz’altro la Jaguar più venduta della storia, ha parecchie carte vincenti ma la massa di 1.843 kg, riferita alla versione D180 AWD provata, è superiore rispetto ai 1.767 kg fatti segnare dalla più grande F-Pace, a parità di motorizzazione.

Una missione apparentemente impossibile

Impiegare parecchi dettagli stilistici delle sportive F-Type per un SUV compatto come la Jaguar E-Pace, potrebbe sembrare irrealizzabile o quantomeno fuori luogo. Eppure il geniale Ian Callum, Responsabile Design Jaguar, ci è riuscito con estrema maestria. Infatti, il frontale, i gruppi ottici posteriori e l’abitacolo con tanto di ergonomica leva del cambio attingono pienamente alle supercar di Coventry. Il risultato è una vettura dalla fortissima personalità, riconoscibile immediatamente come Jaguar e che “strizza” l’occhio a un pubblico estimatore della sportività elegante. Concetto, questo, da sempre appartenuto ai modelli del prestigioso marchio britannico fondato da Sir William Lyons.

Alta qualità

Prima Jaguar nella storia costruita fuori dalla Gran Bretagna, più precisamente a Graz in Austria, la E-Pace mostra un livello generale molto elevato in termini di qualità. Infatti, la verniciatura della carrozzeria appare ben stesa e priva di antiestetici fenomeni “a buccia d’arancia”, così come gli accostamenti tra le parti non danno adito a luci eccessive. Ottimo anche il livello di assemblaggio dell’abitacolo, dove nella zona inferiore spicca una qualità percepita addirittura migliore rispetto a quanto propone la più prestigiosa F-Pace. Inoltre, l’eleganza e il tocco d’alto artigianato tipicamente Jaguar regnano sovrani, mentre il posto guida è quanto di meglio si possa trovare nel segmento per una condotta sportiva. Ottima l’abitabilità per quattro persone, mentre il quinto passeggero deve fare i conti con il tunnel centrale.

Questioni di architettura

Nel dettaglio, la Jaguar E-Pace D180 AWD automatica fa segnare il considerevole peso di 1.843 kg, accelera da 0 a 100 km/h in 9”3/10 e raggiunge 205 km/h di velocità massima. A titolo di confronto, la più grande Jaguar F-Pace 2.0d 180 CV AWD ferma l’ago della bilancia a 1.767 kg, scatta da 0 a 100 km/h in 8”7/10 e raggiunge 208 km/h di velocità massima. Il perché del peso superiore e delle prestazioni inferiori della E-Pace nei confronti della F-Pace, è presto detto. Il neonato SUV compatto della Casa di Coventry, infatti, adotta lo stesso telaio in acciaio della Range Rover Evoque, ottimo fin che si vuole ma con tutte le ripercussioni in termini di massa conseguenti.

La Jaguar F-Pace, invece, è realizzata sull’avanzatissima struttura in alluminio. Scelta in comune con la stragrande maggioranza degli altri modelli della Casa, che li avvantaggia in termini di peso. Ora non vogliamo addentrarci in discorsi sulla validità o meno di una soluzione piuttosto che un’altra sotto il profilo dei costi produttivi, ma detto francamente ci aspettavamo l’adozione della struttura in alluminio anche per la E-Pace. Senza contare che quest’ultima vettura, essendo basata sulla medesima piattaforma dell’Evoque, ne condivide anche l’impostazione trasversale del motore e la semplice sospensione anteriore McPherson. Invece la F-Pace adotta il layout longitudinale e i doppi quadrilateri deformabili. Soluzioni queste decisamente più vantaggiose sotto il profilo della precisione di guida nelle curve.

Motore brillante e comportamento sicuro

L’apprezzatissimo motore 2.0d Ingenium da 180 CV sfodera la sua consueta grinta a ogni regime, eseguendo il compito nella migliore silenziosità possibile. Tanto lo scatto da fermo quanto la ripresa sono più che soddisfacenti. Dando la dimostrazione di come il propulsore riesca a misurarsi efficacemente con il peso elevato della vettura. Riguardo il comportamento in curva, la presenza del semplice layout McPherson all’avantreno (ma al retrotreno figurano i bracci multipli) comporta un recupero di camber non ottimale, come invece avviene con i ben più sofisticati quadrilateri deformabili della F-Pace.

Infatti, rispetto a quest’ultima la E-Pace è meno immediata negli inserimenti in curva e più propensa al sottosterzo. Sottosterzo peraltro mitigato dalla trazione integrale che distribuisce la coppia sui due assali secondo le situazioni contingenti. Da dieci e lode lo sterzo per precisione, comunicatività e giusta pesantezza alle alte velocità. pPensiamo di non esagerare nel ritenerlo il migliore mai apparso su una Jaguar. In sintesi, la Jaguar E-Pace non avrà un comportamento sportivissimo (è anche piuttosto lenta nelle inversioni di rollio) ma in compenso infonde massima sicurezza in ogni condizione. Anche se  meno sofisticata di quella presente sulla F-Pace, la trazione integrale è un toccasana sui fondi difficili in termini di aderenza.

Cambio automatico preferibile “in automatico”

Il cambio è l’automatico ZF a 9 rapporti con convertitore di coppia studiato per i motori trasversali. Anche quando si va alla ricerca delle massime prestazioni, francamente è meglio utilizzare la modalità completamente automatica con il programma sportivo selezionato. Infatti, il setup manuale lascia un po’ a desiderare poiché non è “tagliente”. Diversamente di quanto avviene per l’automatico ZF8 dedicato ai motori longitudinali (presente sulla F-Pace, manco a dirlo). Pregevole, sempre riguardo la funzionalità manuale, la leva centrale che va tirata per salire di rapporto e spinta per salare “come fisica comanda”. Inspiegabile l’assenza delle levette al volante anche tra gli optional. E pensare che quelle della F-Type starebbero così bene!

Gian Marco Barzan

Exit mobile version